The circle : un ammonimento per il futuro ?
Privacy contro trasparenza totale. questo è il punto cardine di The Circle. Un film tratto da un opera letteraria di Dave Eggers uscita nel 2013 e adattata al cinema da James Ponsoldt ( The End of the Tour ), il fulcro di una vicenda che vede protagonista Mae una giovane determinata che raggiunge il posto lavorativo dei suoi sogni in The circle, una azienda leader mondiale di tecnologia e social media,ma scoprirà che l’equilibrio fra sogno e incubo è flebile.
Il fulcro principale di The circle è la sua trama, lo spettatore dev’essere preso da essa perché in fondo il film non ha altro da mostrare, non ha personaggi approfonditi o scene complesse e spettacolari, ha un quesito e su questo deve far ruotare il tutto.
Il problema è che forse il film è stato adattato vicino al tempo massimo. La tecnologia si è evoluta molto rapidamente e la diffusione massiva di Instagram stories, dirette facebook, Periscope, Snapchat e simili ha reso il mondo disegnato 4 anni fa da Eggers forse troppo simile al mondo di oggi per fare paura.
Aggiungiamo pure che la questione opprimente della privacy globale è stata già trattata in tantissime altre opere, Black Mirror per citarne una e che questo influenza sicuramente la perdita di “grip” che ho provato nei confronti di questa pellicola con il passare dei minuti.
Nel cast troviamo certamente i giusti nomi per fare un bel film, primo su tutti Tom Hanks nei panni di un novello Steve Jobs, ma altri nomi come la protagonista Emma Watson e John Boyega mi sono sembrati fuori ruolo, svogliati.
La protagonista dichiara nel film d’avere paura del potenziale inespresso, proprio il termine che userei per descrivere The circle, mi sarei aspettato molto di più di una semplice sufficienza viste le premesse.
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6/10