Extremity

Extremity, la rivelazione che non ti aspetti – Recensione L'analisi dell'ultima fatica di Daniel Warren Johnson

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Extremity

• La sceneggiatura: una partenza col botto

La trama di Extremity parte subito in quarta. Non sono trascorse nemmeno una decina di pagine che già il lettore si trova gettato nella mischia di una lotta senza pietà tra quelle che sembrano essere due fazioni nemiche. Il fumetto esordisce con l’assalto ad una città sospesa tra passato e futuro, durante il quale la madre della protagonista perde tragicamente la vita vittima dei soprusi di un esercito armato. Scopriamo essere un flashback, rispetto al quale veniamo riportati in avanti di qualche tempo, ad un momento in cui la nostra eroina, Thea, è determinata insieme al padre e al fratello superstiti a vendicare il loro lutto, alla guida di una nutrita compagine di sopravvissuti a quel nefasto giorno. Le prime tavole non inquadrano a dovere lo scenario che sta per modellarsi; sulle prime potrebbe sembrare una banale storia di vendetta. Eppure, c’è molto di più. In questo curioso mash-up tra antico e futuristico condito di bizzarrie, la suspence è palpabile ed avanza a spron battuto insieme alla caratterizzazione dei personaggi, delineati con maggiore puntualità tavola dopo tavola. A ciò si aggiunge uno scambio di battute sempre frizzante, condite di dialoghi semplici e senza fronzoli, che non  annoiano mai. Se da un lato, però, i singoli protagonisti vengono campionati compiutamente, vi è da constatare come ad alcuni dei loro rapporti interpersonali non sia dedicata eguale incisività; Extremity ce ne fornisce un quadro sbrigativo, ma confidiamo si tratti solo del primo colpo: se corregge il tiro, fa ancora in tempo a non imboccare la classica strada delle storie di vendetta fini a loro stesse, non rinnegando così le intriganti premesse gettate dall’incipit.

• I disegni: non tutti sono bravi a disegnare come Thea

Un tratto piacevolmente dettagliato scandisce le tavole di tutto il fumetto, dai drappeggi voluttuosi dei vestiti ai più truculenti campi di battaglia. Il character design di alcuni personaggi è a primo acchito godibile, salvo qualche scivolone causato da primi piani un po’ grossolani, che stampano in faccia a certi soggetti – penso, su tutti, al padre di Thea – smorfie da cartoon non proprio in linea con l’andamento generale delle vicende. Una tavolozza di colori caldi riempie ogni vignetta con la sensazione di star leggendo una storia rude, spigolosa: insomma, le tonalità scelte ben si prestano a calare il lettore nel contesto immaginato dallo sceneggiatore Daniel Warren Johnson.

• Commenti finali

È ancora presto per dare un giudizio complessivo e definitivo su Extremity. Chi ben comincia è a metà dell’opera. Staremo a vedere come proseguirà, ma consiglio di restare sintonizzati sulle vicende di Thea, perché all’orizzonte di profilano novità interessanti.

PRO

1) Permesse intriganti

2) Buona caratterizzazione dei singoli personaggi

3) Battute frizzanti, che invogliano alla lettura

CONTRO

1) Approccio sbrigativo a taluni rapporti interpersonali

2) Tratto grafico indeciso: fa un passo avanti e due indietro

3) Il rischio che sfoci nella classica storia di vendetta fine a sé stessa non è ancora scongiurato

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8.5/10

Il giudizio di Two-Face

Extremity si conferma un ulteriore prodotto Image di qualità. La sceneggiatura offre spunti interessanti, la caratterizzazione dei personaggi segue standard soddisfacenti ed il tenore dei dialoghi è buono. Insomma, una giocata niente male quella di Saldapress, che d’ora in avanti andrà doverosamente monitorata.

Two-Face

Un nickname per nulla casuale: due amici, due studenti di giurisprudenza, due appassionati di fumetti; nel tempo libero, gestori della pagina Facebook And comics for all.