Hollywood e gli ultimi lavori
Il suo curriculum annovera anche un excursus hollywoodiano, nel 2010 Mangia prega ama, di Ryan Murphy, con Julia Roberts. In un blog che ha tenuto per un certo tempo, Argentero ricorda così la sua esperienza:
“Mi sono trovato, da un giorno all’altro, seduto ad un tavolino, a recitare una scena con Julia Roberts […] Se ci fosse stata una telecamera fissa sulla mia faccia avrebbe sicuramente intercettato […] uno strano sorrisetto. Era l’espressione di un ragazzo che si chiede:” ma come è possibile?”.
Il suo ricordo continua con una non troppo velata critica all’eccessiva rigidità dei set americani
(“un assistente non può rivolgersi ad un caposquadra se non tramite un suo assistente […] manca un po’ di cuore, un po’ di sana convivialità, manca il prendersi un caffè con un amico macchinista”)
e ai disastri del doppiaggio.
Le sue ultime fatiche in ordine di tempo sono, sul fronte cinematografico, Il permesso – 48 ore fuori film noir del 2017 (diretto, scritto ed interpretato da Claudio Amendola) e, per la televisione, la miniserie fantasy Sirene (scritta dal bravo Ivan Cotroneo, diretta da Davide Marengo e trasmessa da RAI 1).
Oltre al cinema: teatro, tv, vita privata
Non di solo cinema si compone il ricco bilancio dei “primi quarant’anni” di Luca Argentero.
Vi si può includere anche, infatti, un’escursione – per il momento non ripetuta – a teatro, con l’opera Shakespeare, IN LOVe, messa in scena nel 2011, e diverse brevi capatine in ambito televisivo, dalla conduzione sempre nel 2011 de Le Iene al fianco di Ilary Blasi, alla partecipazione come giurato alle edizioni di Amici del 2013 – 2014.
Intensa pure la sua attività nel sociale: dal 2012 è vicepresidente e socio fondatore della ONLUS 1 Caffè, che si ripropone di supportare le piccole associazioni no-profit attraverso promozione e donazioni quotidiane, a partire dal simbolico 1 euro, costo di un caffè. Ogni settimana viene presentato un progetto, che è possibile aiutare direttamente tramite contribuzione libera attraverso facili modalità chiaramente spiegate sul sito stesso. Dal 2014 sostiene anche Never Give Up, associazione per lo studio e la cura dei disturbi alimentari.
