Finisce l’edizione 2018 del Festival di Cannes. Un’edizione differente, dell’era post-Weinstein, con proclami di #MeToo, con l’embargo per le produzioni Netflix, con novità nell’organizzazione interna che non hanno ricevuto troppi consensi (dal proibire i selfie, misura tutto sommato accettabile, ad impedire le foto sul red carpet a – e qui la polemica è stata alta – non permettere ai giornalisti di vedere i film in anteprima rispetto al pubblico, come era sempre stato).
La giuria, presieduta da una come sempre impeccabile ed affascinante Cate Blanchett, era composta anche dall’attore Chang Chen, da Ava DuVernay, regista (di Selma e del più recente e meno riuscito Nelle pieghe del Tempo), sceneggiatrice e produttrice, da Robert Guédiguian, regista (Le Nevi Del Kilimangiaro), sceneggiatore e produttore, da Khadja Nin, cantante e compositrice, da Léa Seydoux, attrice (La vita di Adele), da Denis Villeneuve, regista (Arrival) e sceneggiatore, da Andreï Zviaguintsev, regista (Leviathan) e sceneggiatore, e da Kristen Stewart, attrice (Twilight, Cafè Society, Into the Wild) che si è resa protagonista di un siparietto succulento per gli amanti del gossip facendosi beccare dall’obiettivo mentre guardava con sguardo lascivo la bella Cate.
La 71esima edizione di Cannes si è conclusa, come di consueto, con la cerimonia del Grand Théâtre Lumière.
Questi i premiati:
–> Palma d’oro: Manbiki Kazoku, (Un affare di famiglia) del giapponese Hirokazu Kore-eda
–> Grand Prix Speciale della Giuria: Blackkklansman, di Spike Lee
–> Prix de la mise en scène (Miglior Regista): Pawel Pawlikowski, per Cold War
–> Prix du scénario (Miglior Sceneggiatura): a parimerito Alice Rohrwacher, per Lazzaro Felice e Jafar Panahi, insieme a Nader Saeivar (co-scemeggiatore) per 3 Faces;
–> Prix d’interprétation féminine (Miglior attrice): Samal Yeslyamova, per il suo ruolo in Ayka
–> Prix d’interprétation masculine (Miglior attore): Marcello Fonte, per Dogman di Garrone
–> Premio della giuria: Capharnaum, della libanese Nadine Labaki
–> Camera d’or: Girl di Lukas Dhont
–> Palma d’oro al cortometraggio: All These Creatures di Charles Williams
–> Menzione speciale della giuria: On the Border di Wei Shujun
–> Palma d’oro speciale, con la motivazione “ad un artista che fa avanzare il cinema”, a Jean-Luc Godard, per Image Book – Le livre d’image

Grande trionfo quindi dell’Italia, con la vittoria di Alice Rohrwacher per la sceneggiatura e di Marcello Fonte per la migliore interpretazione maschile, in un film, Dogman di Matteo Garrone, che ha tutte le carte in regola per fare ancora molto parlare di sé. L’Italia è stata protagonista di Cannes 2018 anche in altri due momenti, uno piuttosto forte, quando, durante la premiazione per la migliore interprete femminile, Asia Argento ha ricordato di essere stata violentata proprio a Cannes nel 1997 da Harvey Weinstein, in un discorso molto intenso e molto applaudito.
Discours très fort et très applaudi de l'actrice d'Asia Argento en ce début de Cérémonie de Clôture avant l'annonce du prix d'interprétation féminine.
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E un momento più leggero, con il solito scoppiettante intervento di Roberto Benigni.
Le corps de Roberto Benigni est "en pleine tempête, en plein ouragan" tellement il est content d'être de retour à Cannes !
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Vedremo ora come si comporteranno i film premiati al botteghino e se passeranno la prova del 9: il giudizio del pubblico.