Il personaggio di Harley Quinn interpretato da Margot Robbie è stato uno dei pochi punti di luce individuati dagli spettatori nell’oscurità quasi totale di Suicide Squad. Ecco perchè la Warner Bros ha deciso di puntare nuovamente sul personaggio, allontanandolo dal precedente franchise (che tornerà con il prossimo film di James Gunn) e dalla storia con il bistrattato Joker di Jared Leto, mettendola al centro di una nuova storia, quella di Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) nel film diretto da Cathy Yan.
Proprio come era lecito aspettarsi – anche grazie al sottotitolo (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) – Birds of Prey è un vero e proprio Margot Robbie show, dove l’attrice è al centro della scena in una pellicola che – in linea con i dettami del nuovo mondo cinematografico DC Comics – sembra non preoccuparsi per nulla dell’universo condiviso, ma solo di intrattenere gli spettatori con uno spettacolo piacevolmente chiassoso e colorato fatto di voci fuori campo, linguaggio sopra le righe e leggera violenza che richiamano in più di una scena quella di un altro cinecomics di successo – Deadpool.
Birds of Prey sfoggia una componente action ben coreografata e dal taglio “moderno” simile a quello di John Wick o, per rimanere nel mondo delle pellicole più femminili , Atomica Bionda ; mettendo in risalto lo stile acrobatico e caotico della protagonista che salta e rotea a destra e sinistra dello schermo colpendo i suoi nemici e catturando lo spettatore in sala .
La trama è volutamente semplice, a dargli vita sono i personaggi sullo schermo, tutti perfettamente calati nei loro panni di scena e credibili nei loro ruoli, meriterebbe sicuramente maggiore spazio la Cacciatrice di Mary Elizabeth Winstead , personaggio interessante del quale vorremmo vedere nuove avventure. Ottimo risultato anche per il villain Black Mask\ Ewan McGregor che con la sua caratterizzazione riesce a catalizzare l’attenzione della telecamera quando entra in scena. Meno interessanti, ma ben riuscite anche le performance Jurnee Smollett-Bell e Rosie Perez
A livello estetico ci troviamo davanti a un cinecomic ben curato, con uno stile tutto suo costruito attorno alla narrazione in prima persona di Harley Quinn, liberà così di spaziare in ogni modo all’interno di questo mondo fra scritte in sovrimpressione e momenti di ballo e canto
Birds of Prey è un film totalmente riuscito, Margot Robbie continua a essere uno dei casting più azzeccati del mondo DCEU regalandoci un personaggio divertente e folle, del quale non possiamo che sperare di vedere ancora qualcosa nei prossimi anni.
Il finale potrebbe lasciare aperte addirittura due ipotesi, la prima lascia intravedere un possibile nuovo progetto solitario per l’anti-eroina, il secondo una pellicola sequel stand-alone dedicata al gruppo che da il titolo al film, magari senza la presenza dell’istrionico personaggio che in questo film ha fatto da vero e proprio traino.
Se l’intenzione era allontanarsi dal vecchio Suicide Squad, obbiettivo centrato al 100%