Troll : la recensione del film di Roar Uthaug

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Nella remota montagna di Dovre, una gigantesca creatura intrappolata per migliaia di anni si risveglia distruggendo tutto ciò che incontra sul suo cammino verso la capitale della Norvegia. Come fermare qualcosa che dovrebbe esistere solamente nel folklore norvegese?

Da qualche tempo nell’immenso catalogo di Netflix è presente il film Troll, pellicola made in Norvegia girata da Roar Uthaugnoto al grande pubblico per l’ultima pellicola dedicata a Tomb Rider – e che trasporta di fatto il genere monster movie in una nuova terra, diversa da quella Americana o Asiatica, quella del nord Europa.
Ovviamente un progetto di questo tipo ha subito attirato l’attenzione di chi come noi adora i film con protagonisti indiscussi Kaiju e ogni altra sorta di mostrone, soprattutto perchè molti quando pensano alla figura del Troll hanno in mente quella piccola chicca che è stata Troll Hunter di André Øvredal, ma sarà stati all’altezza delle nostre aspettative?

 

 

Diciamo che se vi aspettate un blockbuster hollywoodiano stile i recenti titoli su Godzilla, qui la situazione è un po’ diversa. In qualche modo il film torna sulle vibes del re dei Kaiju, ma lo fa andando a pescare mani bassissime dalla pellicola di Roland Emmerich del 1998 e portando quella struttura in un mix con uno stile più europeo\ nordico. Il risultato è sicuramente degno di nota per certi aspetti, tra cui vi è da riconoscere l’intenzione del tutto non banale di rinnovare questo genere sempre amato, realizzando un B-Movie adattissimo al mondo Netflix e che intrattiene, pur non essendo esente da difetti.

Il potenziale della pellicola di Roar Uthaug è altissimo, dal punto di vista visivo Troll funziona alla grande, peccato che accetti fin troppo di buon grado la sua dimensione televisiva adagiandosi su territori già battuti, su passaggi al limite del fuori tempo massimo e già visti, certamente funzionanti però privi di guizzo creativo. Avremmo forse preferito un po’ più di coraggio da affiancare a belle scene e messaggi ambientalisti.

Se siete appassionati di creature giganti e mostroni però  rimane assolutamente un film da mettere in watchlist per una serata di divertimento

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD