Elf Games: Little Briar Rose

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portfolio-3Simpaticissimi, anche loro. Direi più che simpatici, di una simpatia allegra, contagiosa. Anche loro incredibilmente entusiasti di essere li a Retrofuturo, ma so che non era la prima volta che si mettevano sotto ai riflettori dell’ambiente videoudico milanese. In modo del tutto simile a “We Are Muesli”, Il team di Elf Games composto da Fabiola Allegrone e Piero Dotti, è riuscito ad attirare l’attenzione di molteplici personalità grazie a videogiochi di stampo narrativo dallo stile grafico semplice e ad impatto. In occasione di Retrofuturo, l’allegro binomio ha portato a noi milanesi la fiabesca bellezza di Little Briar Rose, avventura grafica punta e clicca ispirata alla fiaba de “La Bella Addormentata nella sua interpretazione moderna in chiave Disney, con la sola variante di essere completamente raccontato tramite vetrate colorate. La tecnica del Cloisonnisme, tanto cara a Gaugain, torna in grande splendore sotto forma di fiabesco videogioco che vede un principe nel tentativo di salvare la propria principessa dalle grinfie di una terribile bestia (proprio come nella fiaba, insomma). Il titolo, creato nel 2014, è nato come partecipante all’IGMC 2014 ( Indie Game Making Contest), riuscendo ad acchiappare l’attenzione dei giudici piazzandosi al terzo posto. Successivamente, i due simpatici ragazzi hanno voluto riprendere in mano il progetto rifacendolo da capo, con il tipico stile a vetrate che oggi giorno fortunatamente possiamo ammirare. Sicuramente l’idea di utilizzare un linguaggio grafico così particolare è risultata vincente, tant’è che nel piccolo tavolo in cui i due concentravano le loro postazioni Pc, del merchandising ci ricordava quanto fosse effettivamente bella l’arte del trattare il vetro come tela da dipingere. Little Briar Rose vuole quindi a tutti i costi essere visto come un piccolo arteficio fiabesco e ci riesce effettivamente alla grande. Il tutto punta ovviamente sulla componente narrativa, portando il giocatore a conoscere le vicende del mondo in cui la storia si ambienta livello dopo livello. Il punto di vista dei principi “erranti” è inedito anche per la fiaba (solitamente raccontata descrivendo le vicende della principessa), ma è interessante notare la meccanica “roguelike” per cui se un principe fallisce il ritrovamento della Bella, subito subentra un nuovo donzello per continuare la ricerca della fanciulla dal punto in cui il principe precedente è spirato. Tuttavia, Elf Team ci tiene a ribadire che il tutto non va a favore del giocatore che coccolato non va mai a perdere la partita, bensì possiede una logica tutta sua all’inportfolio-2terno del gioco svelata però durante il racconto dello stesso. Oltre a essere intrigato dalla scelta di utilizzare flotte di principi per ritrovare la principessa (questo e altro per conquistare l’unica bella ragazza del regno!), è anche giusto ribadire che tutto lo splendore tecnico è stato ottenuto grazie all’utilizzo dello Unity Engine, motore grafico libero sempre più utilizzato dagli sviluppatori indipendenti per via della sua malleabilità e relativa semplicità d’uso, sicuramente una scelta vincente per tutti coloro che vogliono essere sicuri di poter creare esattamente quello che vogliono (e sembra che Elf Team ci sia riuscito alla grande.

Per quanto riguarda invece la direzione artistica, la scelta di utilizzare il vetro piuttosto che altri materiali non è riconducibile alla volontà di trasmettere al giocatore un messaggio che possa in qualche modo combaciare con l’idea per cui tutti noi siamo diventati degli insensibili pezzi di vetro, bensì va ricercata proprio nel cartone animato Disney “La Bella e la Bestia”, la cui introduzione a vetrate ha ispirato il simpatico duo alla creazione di questo splendido videogioco. In ogni caso, il titolo sarà disponibile nelle prossime settimane, presumibilmente su Steam dove potrà essere acquistato e giocato con serenità. L’intera produzione punta ad acchiappare l’attenzione di tutti coloro che sono cresciuti a pane e Monkey Island e le immagini del gioco sparse per la pagina vi avranno sicuramente suggerito la bontà del progetto. Se volete contattare gli sviluppatori, di seguito i link giusti da seguire e ricordatevi di supportare il progetto di Fabiola e Piero: se lo meritano.

 

Little Briar Rose: http://www.littlebriarrose.com/

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Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.