Un mercato sano è un luogo fisico/virtuale in cui due o più aziende si interfacciano a un pubblico di persone creando prodotti simili nell’ottica di permettere al consumatore finale di acquistare il bene che più gli aggrada grazie alla naturale differenziazione di prodotti creati dai diversi operativi imprenditoriali. Il mercato hardware PC ha goduto di questo status di grande sanità solo in passato, ove diverse aziende, tra cui Commodore, Apple, IBM, HP e chi più ne ha più ne metta, se la battevano all’ultimo bit nella corsa al computer più prestante e al costo minore.
IL PRINCIPIO
A partire dal 1985, Amiga (successivamente acquisita da Commodore), riuscì a distruggere la concorrenza grazie a un computer incredibilmente potente e prestante: il Commodore Amiga 1000. Basato su un Sistema Operativo proprietario che permetteva l’esecuzione di file multimediali su un monitor a colori con interfaccia grafica WIMP con la possibilità di utilizzare un potente ed efficace multitasking, Amiga 1000 era letteralmente imbattibile. Venduto a un prezzo concorrenziale era impossibile non esserne attratti: e chi voleva un Apple Macintosh se potevi avere di meglio a un minor costo?

La potenza di Amiga 1000 e Amiga 500, permise a milioni di videogiocatori di preferire il Pc alle console casalinghe nonostante i pessimi porting ripresi da quest’ultime (alla fine in 30 anni non è cambiato molto), ma proprio lo stradominio di Amiga nei confronti del Pc gaming, convinse un’altra azienda statunitense a fare di meglio e così nacque Windows 95. L’avvenuta del sistema operativo che decretò Bill Gates come l’uomo più ricco del mondo fu importante per noi giocatori in quanto “Finestre 95” permetteva ai possessori Pc di utilizzare una vasta gamma di processori diversi e soprattutto di acquistare e montare nel proprio Pc nuovi chip mai visti prima: le schede grafiche e le schede audio.
Che rivoluzione!
Che siano state schede grafice Matrox, 3DFX (la Vodoo 2 la considero la miglior scheda grafica di sempre), ATI o quelle infamate di Nvidia Geforce, il mercato Pc ha ben compreso uno status di concorrenza perfetta, ove macchine End-to-End se la battevano con sistemi operativi che giravano anche su Pc a valvole degli anni ’50 in cui, nonostante tutto, aziende di terze parti se la dibattevano nella ricerca della tecnologia perfetta al minor costo. Una vera gioia per i consumatori, i quali potevano vantare progressi tangibili ogni sei mesi e prodotti man mano sempre migliori ed entusiasmanti. La fine degli anni ’90 fu uno spettacolo per i Pc gamer.

LA MORTE DI 3DFX E L’INIZIO DI UNA NUOVA ERA
Nvidia, all’epoca appena nata, inizio una serie di iniziative legali contro tutti i produttori di schede grafiche nel tentativo di promuovere i suoi prodotti a suon di urla disperate, un modo per dire “Ehi, quella tecnologia che tutti utilizzano dapprima che Nvidia fosse fondata l’ha creata Nvidia!“. Le ridicole cause intraprese dall’azienda “verde”, le diedero un forte vantaggio in ambito Marketing, riuscendo a battere sul tempo Vodoo 5 con l’immissione nel mercato dapprima di Geforce 2 (pubblicizzata da Bungie in Halo con un video creato ad-hoc) e successivamente con Geforce 3 decretando il fallimento di 3DFX ed eliminando l’unico rivale che ormai si intrometteva contro il naturale avversario di Nvidia: ATI.
La ATI RADEON FURY MAXX, nome tra le altre cose ripreso da AMD con la recentissima Fury X, fu immessa nel mercato nel 1999 e risultava essere la GPU più veloce al mondo con caratteristiche che avrebbero fatto scuola nei successivi 5 anni di mercato videoludico, tant’è nel 2004 riusciva ancora a far girare Half Life 2 senza problemi grazie all’implementazione dello standard AGP. Nvidia non ebbe mai effettivamente speranza contro i chip grafici di ATI, che con la serie X700 XT e X800 non ebbe effettivamente rivali.
Il colpo di grazia ad Nvidia venne dato con la serie X1900, la quale fu premiata dalla critica come la scheda grafica più potente del 2006 e ATI riuscì a spuntarla anche sulla mitica Nvidia 8800 con la serie HD 2000, ma qualcosa nel frattempo era cambiato. La guerra delle GPU andava avanti a perdifiato e una Nvidia corrotta e umiliata inizio a investire così tanto denaro in marketing che nonostante nel quinquennio 2005-2010 non riuscì effettivamente a tenere il passo rispetto alle soluzioni ATI, creò una campagna di promozione così imponente da decretare il successo del marchio e non delle proprie architetture. Grazie a partnership potenti con quasi tutte le software house e i publisher del mondo videoludico, offrendo loro pacchetti di ottimizzazione per schede grafiche Nvidia, l’azienda di Santa Clara riuscì a convincere il pubblico che le schede grafiche Geforce erano le migliori del mercato.
Fa niente se la top di gamma del 2007, la Geforce 8800 dovette essere rivista più volte per riuscire a battere l’indomabile HD 2900 XT, dapprima con Geforce 8800 GT, successivamente con 8800 Ultra e dopo ancora con 8800 GTS, fa niente se le soluzioni Nvidia consumavano quanto un carro armato e scaldavano quanto un forno nazista nel campo di concentramento di Dachau (cogliete l’analogia), l’operativo di Santa Clara riuscì nell’impresa di rinnovare l’immagine dell’azienda nella mente dei consumatori rendendo la serie Geforce 2xx come la miglior soluzione per il proprio computer, pompando così tanto la Geforce GTX 295 la quale, nonostante specifiche tecniche inferiori rispetto alla HD 5970, riuscì a spuntarla grazie a una ottimizzazione incredibile di quasi l’intrero scenario software nei confronti di Nvidia battendo su vendite e reputazione ATI dopo ben 10 anni di dura lotta.

AGEIA INVENTA LA FISICA: ARRIVA IL PhysX
Nel frattempo l’azienda canadese venne acquisita da AMD, la quale inizialmente non badò nel modo corretto al suo acquisto. AGEIA nel 2006 creò una tecnologia rivoluzionaria alla quale ATI ne era prettamente interessata: il PhysX. Nonostante molti credono che i Physics Processing Unit siano stati processori creati da Nvidia, la tecnologia PhysX venne acquistata da Nvidia soltanto nel 2008 successivamente alla perdita di interesse di AMD nei confronti della nuova tecnologia di AGEIA, ritenuta come “inefficace e senza futuro” dall’ordinativo di Sunnyvale. Un grave errore.
Nvidia acquistò AGEIA e di conseguenza le sue tecnologie, implementando lo stesso motore fisico in una moltitudine di videogiochi i quali in modo beffardo iniziarono a perdere a vista d’occhio performance su schede grafiche AMD. L’introduzione del PhysX nei videogiochi successivi al 2008 (uno dei primi scandali fu Mirror’s Edge di EA Games), rese letteralmente impossibile la vita di possessori di schede grafiche concorrenti poiché sprovviste dei chip proprietari di AGEIA acquisiti da Nvidia. Pertanto, nonostante una minor potenza nominale, grazie all’ottimizzazione garantita dagli stessi sviluppatori per videogiochi Pc e all’inserimento di tecnologie invasive, Nvidia riuscì a convincere sempre più persone che le proprie schede grafiche offrissero la miglior esperienza possibile in ambito gaming Pc. Ciò si tradusse con la necessità di creare schede grafiche potenti il doppio da parte di AMD solo per ottenere risultati simili alla controparte Nvidia, tentando di risolvere la malaottimizzazione dei videogames con la forza bruta, peccando tuttavia in risparmio energetico e form factor: Nvidia era riuscita a vendicarsi di 10 anni passati al secondo posto.

CONCORRENZA SLEALE
La concorrenza sleale di Nvidia iniziata nel 2008 inizia a dare i suoi frutti nel 2011, ove nonostante un’architettura prestante, versatile ed equilibrata quale è la Graphic Core Next, grazie al finanziamento di Youtubers, web star di facebook e twitter e omaggi alle più celebri testate giornalistiche internazionali, il mondo dimentica le soluzioni AMD percependole come mal create, poco potenti e inutili per godere la miglior esperienza visiva su Pc, anche a causa di programmi benchmark creati per dare un punteggio più alto alle schede grafiche “verdi”.
AMD va in rosso. Nonostante i grandi miglioramenti avuti con GCN e agli enormi investimenti per la creazione della serie HD 7xxx, il pubblico rimane ancorato all’idea che nonostante le soluzioni Nvidia siano più costose, sono le migliori. Il tutto accade anche quasi per una coincidenza di mercato non voluta e imprevedibile. L’uscita di Battlefield 3 su Xbox 360 e Ps3, diede inizio una grande migrazione di massa verso il Pc, piattaforma che nel frattempo, nonostante l’incredibile traguardo tecnologico raggiunto, stava letteralmente per fallire per i pochi ricavi generati dal pubblico appassionato (causa pirateria e alti prezzi di produzione). Inizia così la discriminazione delle console e contemporaneamente il movimento “Pc Masterrace” inizia a divenire sempre più forte e massiccio rivitalizzando nel bene o nel male, l’intero settore videoludico dedicato al Pc gaming.
Proprio a causa dell’arrivo di tantissimi nuovi giocatori che mai avevano giocato su Personal Computer, Nvidia ebbe strada libera per una campagna di marketing assai sleale, volta letteralmente a cancellare gli oltre 30 anni di storia videoludica su Pc per il proprio profitto facendo pensare ai nuovi giocatori che Nvidia fosse l’unica possibilità per giocare su Pc. E ci riuscì.
Alla fine, sono i vincitori a scrivere la storia..giusto?
IL RISVEGLIO
I veterani sono duri a morire. Durante l’E3 2015, nonostante la Graphic Core Next fosse implementata nelle console di nuova generazione e capaci di renderizzare videogiochi quali The Order 1886 (il quale rasenta il fotorealismo), Killzone: Shadowfall e inFamous: Second Son (senza contare che grazie a GCN Ps4 poteva costare 399 euro), AMD forte della volontà di far comprendere al pubblico quanto le sue creazioni siano realmente valide, annuncia una serie di schede grafiche che da lì a breve sarebbero entrate immediatamente nella leggenda:
AMD Fury e AMD Fury X
Il nome, già utilizzato nel 1999, viene ripreso per far capire a tutti quanti che AMD è tornata e vuole fare sul serio. Fa niente se non ha dalla parte sua gli sviluppatori, fa nulla se si è lasciata sfuggire il PhysX: il mondo dell’hardware Pc ha bisogno di concorrenza ed è ora che i consumatori inizino a capire quanto sia fondamentale la presenza dell’azienda di Sunnyvale.
AMD Fury X implementa le memorie Ram HBM, così veloci da risultare imbattibili. La scheda raggiunge le prestazioni della Geforce 980ti, ma costa di meno ed è più potente nella renderizzazione di videogiochi in 4K. Fury X convince tutti, anche me stesso che ormai quasi del tutto privato della speranza di un ritorno a un mercato sano, mi stupii per la forza con cui all’E3 2015 AMD riuscì a imporsi senza nemmeno troppa fatica.
A un anno di distanza il mercato è in fibrillazione. Può sembrare strano, ma in un solo anno AMD è riuscita a restaurare gran parte della sua reputazione, tanto che forse in futuro ritornerà il marchio ATI per indicare le future GPU che saranno immesse in commercio. L’architettura Polaris sembra promettere bene, con consumi drasticamente ridotti e una potenza di calcolo maggiore, mentre Nvidia, zitta zitta, sembra aver compreso di rimboccarsi le maniche poiché, se non altro, avrà da lavorare per difendere il suo scettro da capolista slealmente ottenuto.

IN THE CONCLUSION
Nonostante non lo possa sembrare, non metto in vantaggio nessuna delle due aziende. Ho vissuto in prima persona l’evoluzione dell’hardware Pc in ambito grafico e ho voluto scrivere questa breve storia senza dettagli tecnici per renderla più romanzata e comprensibile a coloro che non masticano i dati tecnici, spesso oggetto di malintesi. La mia volontà è quella di trasmettere a voi lettori la bellezza di un mercato sano, fatto da sana competizione e progresso tecnologico poiché la concorrenza non può fare altro che migliorare la vita di noi consumatori. Nvidia ha abbassato i prezzi di 300 euro su tutte le sue schede grafiche e mai si erano viste schede così potenti e innovative a prezzi così bassi: non è difficile trovare la Geforce 980ti e la Fury X a poco più di 600 euro.
Una concorrenza giusta e senza colpi bassi è una concorrenza entusiasmante e la mia speranza è che altre aziende in futuro entrino nello scenario delle GPU. Non si sa mai che ritorniamo allo status di perfezione economica come quello vissuto negli ani ’90. Accidenti: lì si che il Pc gaming faceva sognare.
Ottimo articolo, che oltre ad essere storicamente puntuale trasmette in termini molto fruibili un concetto altrimenti piuttosto complesso: il bisogno del mercato di essere lasciato libero di svilupparsi, lontano dall’ingessamento del monopolio e guidato dalla “Mano Invisibile”, come la chiamava Adam Smith.
Ho notato anche io la ribalta di AMD negli ultimi anni, e ora che Polaris è alle porte promette di crescere ancora di più; il fatto che una major come Sony abbia deciso di supportarla pare essere una sorta di “apristrada” per tutte le altre, e visto che la nuova GPU mostra strabilianti passi avanti nell’ottimizzazione dei consumi, forse sarà ora per questa casa di ricevere l’ottimizzazione software e il supporto driver che merita.
Nvidia, allo stesso modo, invece di sperperare soldi in marketing (o perlomeno, non come prima) sembra essersi resa conto dei propri punti deboli, e ha iniziato a produrre schede grafiche con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Sono ancora piacevolmente sorpreso da quanto possa offrire la mia GTX 750ti in relazione al suo prezzo! Forse è stata appunto la contaminazione della userbase console con quella PC ad aver giovato, proprio come hai accennato. E la qualità (insieme alla competizione intestina) nei prossimi anni non può fare altro che salire. Tutto a beneficio di noi consumatori, ovviamente.
Ho sempre simpatizzato per nVidia
Cosa ti piace di più di Nvidia?
Agos ottimo articolo veramente, io ti seguo già da tempo e sapevo già della vicenda di AMD e della concorrenza sleale. Però a mio parere AMD ancora non si è ripresa, a livello di qualità prezzo sono ottime le schede grafiche AMD, però un sacco di miei amici che per risparmiare hanno preso AMD hanno avuto problemi successivamente. preferisco spendere 40 euro in più, però ho la sicurezza che la scheda non mi darà mai problemi.
Posso confermare che l’azienda di Sunnyvale abbia perso molte volte ghiotte occasioni perdendosi in un bicchiere d’acqua. Di positivo c’è che la GTX 970 costa quanto una AMD 380, il che è davvero fantastico. Solo 2 anni fa, una GTX 760 costava di più rispetto a una 970 odierna, segno che la concorrenza sta facendo davvero il suo dovere. Per quanto mi riguarda, spero che AMD comprenda l’importanza dei driver e soprattutto delle partnership con publisher e distributori (le quali permettono una assistenza precisa e puntuale)