Quanto ci mancano, al giorno d’oggi, i bei vecchi film d’azione?
Quelli ignoranti, pieni di sangue, esplosioni, pallottole, cazzottoni e pistole.
Quelli senza un briciolo di trama, ma zeppi di parolacce e battute a sfondo sessuale fatte esclusivamente da personaggi sopra le righe, eccessivi al limite del fastidio fisico!
E basta con queste pellicole noiose piene di dialoghi stucchevoli, dove non viene mai mostrato neppure un bel paio di tette!
Per fortuna, cari i miei amanti del cinema trash, ci penserà HARDCORE! ad esaudire i vostri sogni nostalgici.
Noi di Project Nerd l’abbiamo visto e analizzeremo per voi pro e contro dell’ultimissima fatica di Ilya Naishuller.
Disclaimer: per tenere fede allo spirito del film, saremo altrettanto esagerati e politicamente scorretti nel raccontarvi la trama.
TRAMA
Ti svegli all’improvviso in una vasca sottovuoto piena d’acqua. Ti guardi intorno solo per scoprire che hai dei tubi che ti spuntano da tutto il corpo: dalle gambe, dal petto, dal cu… insomma, ci siamo capiti!
Ti tirano fuori dalla vasca. Una voce ti chiama: “Henry?”.
Sei in un laboratorio immacolato e davanti a te si trova una bionda mozzafiato che, dopo essersi assicurata che sei cosciente, ti strappa brutalmente i tubi dal cuore, ti avverte che hai perso ogni memoria della tua vita precedente e ti rivela di essere tua moglie.
Ti accorgi di essere muto solo perché hai provato ad articolare le parole:”Cazzo, se fossi sposato con una così me ne ricorderei!”, ma non ti esce un fiato.
La versione maggiorata di Jennifer Lawrence ti spiega senza battere ciglio che ti hanno pescato mezzo morto da chissà dove e l’unico modo per farti sopravvivere era quello di portarti al laboratorio in cui lavora e farti diventare un ibrido cyborg full-optional.
Solo che il modulo vocale te lo devono installare “gli esperti del suono”.
Inspiegabilmente, i formidabili scienziati esperti del suono, sono due sfigati che, invece di lavorare, cazzeggiano con una chitarra. Mentre vi divertite a scegliere la tua nuova voce, qualcuno fa irruzione nel laboratorio.
Si tratta una specie di albino malaticcio di nome Akan, dotato di poteri telecinetici e di un taglio di capelli orribile. Da come ti parla, è evidente che vi conoscete già, ma in cinque minuti buoni di monologo snervante, non si riesce a capire bene cosa voglia da te.
Fatto sta che rapisce tua moglie.
Da questo momento in poi, il film diventa una corsa contro il tempo per cercare di sottrarre la bionda alle grinfie del disagiato malvagio. E no, non ha alcuna rilevanza il fatto che tu la conosca da meno di mezz’ora.
Tuttavia, come diceva l’antico anonimo cinese, la strada per la fica è lastricata dei corpi dei tuoi nemici.
Dovrai trucidare qualunque forma di vita ti passi davanti per arrivare all’obiettivo e avrai a disposizione un intero arsenale per farlo: dalla banale pistola semi-automatica, al kalashnikov, ai coltelli da caccia, le granate, le molotov, un mini-gun e perfino un RPG. Semmai dovessi finire le munizioni (cosa che comunque accade di rado) puoi sempre usare le mani: hai un braccio bionico fatto di non so quale metallo che riduce i brutti musi dei tuoi avversari in poltiglia!
Ad aiutarti nell’impresa, ci sarà Jimmy: un uomo con le rotelle decisamente fuori posto e più cloni della pecora Dolly. Ogni clone di Jimmy ha uno spiccato senso dell’umorismo, è sprezzante del pericolo ed è affetto da evidenti disturbi della personalità.
Jimmy ti istruirà su Akan e la sua fantomatica organizzazione di super-cyborg, dei quali vuole servirsi per fare del pianeta il suo impero. Non vorrai mica che uno con delle meches così brutte diventi il leader incontrastato della Terra e si fotta pure tua moglie?
E allora venga la fine del mondo!
TECNICA
Fin qui, abbiamo parlato del protagonista come se fosse uno di voi. Infatti la particolarità del film che più ha incuriosito il pubblico (e forse anche l’unico motivo per cui la gente se l’è filato) è che è stato completamente girato in prima persona con l’ausilio di telecamere Go-Pro.
Il protagonista del film non ha volto: si vedono di lui solamente le mani e porzioni del corpo dal petto in giù, in modo da creare l’illusione che sia lo spettatore (sì, tu, proprio tu che stai dando fondo da solo a quella confezione maxi di popcorn) a vivere l’azione.
Ilya Naishuller aveva già usato questo espediente in passato, per il video musicale di Bad Motherfucker dei Biting Elbows, band di cui Naishuller stesso è il frontman.
Avendo lavorato anche alla realizzazione del first person shooter criminale Pay Day 2, il regista russo è riuscito a infondere pienamente al film quella sensazione adrenalinica che solo i videogiochi sanno regalare.
SCENEGGIATURA
Che l’intento di questo film fosse prevalentemente quello di mostrare il susseguirsi ingiustificato di scene d’azione e violenza gratuita traspare chiaramente dai dialoghi ridotti all’osso: gli unici personaggi ad articolare qualcosa di simile a un discorso sono Jimmy e il cattivo. E non sempre ciò che dicono risulta utile ai fini della trama.
In effetti, il grosso problema di questa pellicola non è la quasi totale assenza di parlato, ma la sceneggiatura eccessivamente grossolana. La vicenda, anche quando ci si avvicina alla conclusione, resta opaca e appena accennata.
Ad esempio, nessuno fornirà al povero Henry la benché minima spiegazione di come Akan abbia fatto a costruire un esercito con il benestare della polizia russa e delle mafie, del perché tutti lo conoscano,di cosa c’entri sua moglie con l’organizzazione di Akan oppure cosa gli sia successo prima del risveglio.
Non starete mica pensando che la scelta di un protagonista muto derivi dagli enormi crateri presenti nella trama? Maliziosi.
Eppure, trattandosi fondamentalmente di un film su intelligenza artificiale e super-poteri, le tematiche da affrontare avrebbero potuto essere tante…
PERSONAGGI
Non riescono a fare chiarezza sulle origini del protagonista neppure gli unici due flashback del film, entrambi inutili e fuori luogo.
Nel primo, si vede Philip Roth che parla col protagonista bambino e lo chiama fighetta.
Nel secondo, Henry sogna, da svenuto, la sua elegantissima moglie a cavalcioni su di lui. In fondo, come fai a chiamare un film Hardcore e a non inserire neppure una scena di sesso?
La scarsissima caratterizzazione dell’eroe lo rende piatto, la pedina sacrificabile di un gioco fine a sé stesso.
Nonostante ciò, il premio come peggior personaggio del film lo vince a mani basse Akan. Lo scopo iniziale degli sceneggiatori era probabilmente quello di costruire un cattivo in linea con la moda dei tempi: misterioso, folle e megalomane.
L’unica cosa che sono riusciti ad ottenere è una pallida imitazione di un cantante grunge sciroccato.
Il personaggio più intrigante risulta a tutti gli effetti Jimmy, grazie soprattutto all’interpretazione di Sharlto Copley.
Non a caso, proprio Jimmy sarà protagonista dell’espansione di Pay Day 2 dedicata ad Hardcore Henry annunciata lo scorso marzo.
COLONNA SONORA
Degna di nota la colonna sonora del film, che mescola grandi successi del rock alle canzoni di band emergenti (come i Biting Elbows) e alla musica tecno.
CONCLUSIONI
Nel complesso, siamo di fronte a un film che provoca sensazioni contrastanti: da un lato, la tecnica innovativa e la godibilità dell’azione pura e sanguigna, dall’altro la trama inconcludente e i personaggi dimenticabili.
Lo consigliamo agli appassionati dei videogiochi first person shooter e dei film d’azione degli anni ’80 e a quelli che vanno al cinema principalmente per vedere roba che salta in aria senza farsi troppe domande.
Se vi piace il cinema d’autore, invece, risparmiatevi i soldi del biglietto. Ma fatelo a vostro rischio e pericolo: Hardcore! è già un cult.
Che sia un cult di qualità o meno è un’altro paio di maniche.













Non sono ancora andato a vedere Hardcore al cinema, anche se sinceramente sono intrigato. Ok: sembra palese che sia un film dove spegnere il cervello e aprire gli occhi al massimo, ma l’idea mi sembra carina ^.^