No game no life

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NO GAME NO LIFE

Oggi parliamo di “no game no life”, un altro anime con tema di ragazzi che si sentono in un mondo che non è il loro. I nostri protagonisti stavolta sono Sora e Shiro, un fratello e una sorella , conosciuti nell’ambiente con lo pseudonimo di Blank ,  letteralmente “vuoto” , questo soprannome viene dato ai due dagli altri videogiocatori di NEET (Not in Education Employment or Training)  poiché, nello spazio apposito dove inserire il nome non c’era alcun nickname. I due fratelli sono imbattibili in qualunque tipo di gioco, tant’è che considerano la vita solo un gioco scadente. Un giorno ricevono la sfida a scacchi di un giocatore che si fa chiamare Tet, come prevedibile i due vincono, ma qualcosa di strano accade dopo la partita, i due ricevono un’email in cui gli viene chiesto se avessero la possibilità di nascere in un nuovo mondo che cosa farebbero. I due rispondono che se fosse possibile lo farebbero immediatamente. Nello stesso instante in cui spediscono l’email vengono teletrasportati in un mondo parallelo, dove ogni conflitto deve essere risolto tramite un qualsiasi gioco. Vengono a scoprire in seguito che il fantomatico Tet è il dio di quel mondo dove vigono dieci comandamenti, da lui stesso istituiti, volti a vietare ogni forma di violenza tramite l’imposizione dell’utilizzo di giochi per la risoluzione di qualsiasi questione all’interno dei differenti regni, così come per la regolamentazione dei rapporti tra i sedici Exceed, le diverse razze che popolano il pianeta. I fratelli diventano quindi l’ultima speranza della razza umana (Imanity), che è in possesso della più piccola regione e che risulta essere l’ultima classificata tra tutti gli Exceed per l’incapacità di utilizzare la magia. I due fratelli non si tirano indietro e intendono riportare la razza degli Imanity al giusto posto che spetta loro e infine sfidare il dio Tet per dimostrare ancora una volta che il team Blank non può perdere neanche contro il dio dei giochi. Avvincente “No game no life”… no?

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