Sono in molti a pensare che Intel e AMD siano le massime espressioni in termini di tecnologia informatica. Mi dispiace per costoro, ma il mercato consumer è indietro anni luce rispetto a quello professional/enterprise e soprattutto scientific. Il fatto è che i prodotti per la massa devono per definizione essere prodotti di scarsa qualità, poiché devono generare il maggior profitto al minor costo.
Ciò si ripercuote nella vita di tutti i giorni in qualsiasi settore economico: che siano processori o schede grafiche, automobili, televisori o smartphone, il progresso tecnologico degli stessi sarà sempre frenato da una economia capitalistica che impone la differenziazione e il rallentamento dell’immissione in commercio delle tecnologie ricercate.
Bel mondo del cavolo.
In ogni caso, la ricerca tecnologica è instancabile e ogni giorno sforna meraviglie. Un gruppo di ricercatori dell’Università della California è infatti riuscita nell’intento di creare un processore record: 1000 core di potenza per 110 miliardi di operazioni al secondo con un consumo di 0.7 Watt.
Il Kilocore, così è stata chiamata la creazione, è stato sviluppato in collaborazione con IBM a un processo produttivo di 32 Nanometri. Possiede 621 milioni di transistors ed è capace di eseguire un massimo di 1,78 trilioni di operazioni al secondo. Ognuno dei 1000 core è però indipendente e capace di gestire l’energia elettrica in modo intelligente, fino a gestire 110 miliardi di operazioni al secondo con soli 0.7 Watt, possibile grazie allo spegnimento dei core inutilizzati.
Ovviamente non destinato al mercato consumer, si può prevedere una sua applicazione in campo scientifico (calcoli astronomici), o anche matematico/finanziario, sebbene per sfruttare la sua efficienza energetica da record nonché la sua potenza è necessario scrivere software dedicati che riescano a gestire tutti i 1000 core presenti in Kilocore.
Il progetto di ricerca del Kilocore fu comunque ideato anni addietro, anni in cui si ipotizzava la creazione di un processore a 1000 core con una efficienza tale da rendere inutili altre soluzioni. Ai tempi però si ipotizzava l’impossibilità di creare hardware di questo tipo, ma grazie alle moderne tecnologie e al progresso ricerca in campo tecnologico compiuto negli ultimi anni dalla Silicon Valley (nonché alla necessità di potenza a basso voltaggio), si è potuto raggiungere questi risultati.
Per quanto riguarda invece il campo “consumer”, è giusto citare il progetto di AMD riguardo a un processore a 7nm a 48 core destinato alle Workstation, opera tecnica che dovrebbe essere commercializzata vero la fine del 2018. E’ giusto però sottolineare come Workstation e simili siano molto diverse da quanto offre il mondo del Pc Gaming, in ogni caso molto più costoso in rapporto prezzi-potenza.
Chissà se con 1000 core riuscirei finalmente a far girare Crysis a Ultra..
