Vecchi utenti tornano a giocare a World of Warcraft

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L’MMO di Blizzard ha conosciuto una crisi davvero dilagante. L’azienda statunitense conosciuta per creare videogiochi capaci di esercitare una forte dipendenza all’uso per la loro bellezza e relativa semplicità, con alcune mosse false aveva messo davvero a repentaglio la vita di una delle sue creature più longeve: World of Warcraft.

Nonostante al suo lancio avvenuto nel 2004 successivamente alla pubblicazione del terzo e purtroppo ultimo capitolo di Warcraft (che ebbe comunque una espansione), furono in molti a giudicare come “senza futuro” l’MMO di Blizzard, evidentemente sbagliandosi. Sta di fatto che sono molti a concordare col fatto che da Cataclysm in poi, Blizzard abbia cercato di rinnovare il titolo ponendo al centro dell’attenzione un obiettivo davvero discutibile: la ricerca estenuante di casual gamer per aumentare il numero di abbonati.

Inutile dire che la scelta ebbe un esito disastroso.

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Cataclysm poneva i continenti di WoW in una inedita forma devastata e l’introduzione dei Worgen e dei Goblin. Tutto bellissimo da vedere, molto meno da giocare.

 

la volontà di Blizzard si scontrò inevitabilmente con coloro che possedevano un account da oltre sei anni i quali, provocati dalle nuove politiche”causal” dell’azienda, decisero in gran parte di abbandonare il titolo e così effettivamente fu. Tutti noi abbiamo un amico invasato di Wow che ha smesso di giocarci proprio successivamente all’uscita di Cataclysm, con un danno stimato di oltre sette milioni di giocatori persi. Davvero tantissimi.

Le cose andarono un po’ meglio con Myst of Pandaria, che in ogni caso fu concepita ancora una volta come “Casual” per il semplice fatto che riprendeva a grandi linee quello che era “Kung Fu Panda” al cinema. Il marketing sbagliato fu una delle maggiori cause dello scarso successo della pandosa espansione che comunque rimase godibile e risolse alcuni gravi problemi di Cataclysm.

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Seppur con le sue limitazioni, Myst of Pandaria era comunque godibile

 

In questo momento abbiamo 10.1 milioni di abbonati, ben di più degli otto delle settimane passate, ma è difficile capire cosa accadrà in futuro. World of Warcraft si trova coinvolto in una rivalità interna con Overwatch ma credo sia ancora possibile raggiungere i dodici milioni di abbonati. Tom Chilton

 

Il Lead Designer di Blizzard Tom Chilton, ha evidenziato una situazione di “guadagno” per l’MMO per antonomasia, esprimendo riguardo nei confronti di un effetto collaterale dovuto all’uscita di Overwatch, il quale sembra aver creato conflitto nella gestione delle risorse interne nei confronti dei due titoli.

Se Overwatch ha attirato milioni di casual gamers, è pur vero che l’ultima espansione di WoW, chiamata “Legion” ha sorbito l’effetto contrario. La qualità dell’ultimo lavoro Blizzard è infatti ammirevole, mentre la scelta di far tornare il titolo a uno status simile a quanto accaduto con The Burning Crusade, la prima espansione uscita nel corso del 2006, si è rivelata assolutamente azzeccata e capace di convincere i giocatori di lunga data a ritornare a giocare nei server Blizzard.

Quale può essere il futuro per WoW? Difficile affermarlo: è un gioco che ha ben 12 anni sulle spalle, è diventato enorme e ha commesso i suoi sbagli, ma ora sembra essere maturato. Penso che puntare sui giocatori più “anziani” sia la cosa più giusta in quanto difficilmente un prodotto come World of Warcraft potrebbe attirare nuovo pubblico tra i giovani giocatori, fin troppo abituati a grafiche fotorealistiche e a gameplay molto basilari.

Se volete ricominciare a giocare, questo è il momento giusto. Ma sappiatelo: una volta iniziato, difficilmente smetterete di nuovo (o almeno fino all’uscita della prossima espansione).

 

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.