In coda al negozio per l’iPhone? No: per il MINI-NES

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In questo momento Nintendo si starà mangiando le unghie. Non si tratta di un evento prettamente negativo, ma il fatto di aver sottostimato le vendite del MINI NES è sicuramente un motivo di pentimento per il direttivo di Kyoto. Sembra quasi che Nintendo pensi quanto il passato della sua azienda sia stato dimenticato e soprattutto non più apprezzato, motivo per cui ha deciso di dare l’ordine di assemblare una quantità relativamente piccola della fedele riproduzione in miniatura della prima vera console pensando che non avrebbe mai avuto chance di diffusione.

Si sbagliava e anche di grosso.

Il Mini NES è infatti andato in Sold-Out in quasi in tutto il mondo nel giro di poche settimane e non è difficile comprenderne il motivo. Il piccolo gioiellino riprende le forme del primo Nintendo Entertainment System e soprattutto dona la possibilità ai giocatori più giovani di tastare in prima persona l’esperienza che un tipico giovincello poteva vivere alla fine degli anni ’80. Il tutto è condito da una nuovissima porta in Alta Definizione con presa HDMI, pad miniaturizzato fornito in dotazione e una raccolta dei titoli migliori della leggendaria console.

Che cosa volere di più dalla vita? Un Lucano, certo.

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Il Mini NES è il sogno di ogni retrogamer che si rispetti

Secondo i possessori del piccolo hardware, me compreso, il Mini NES è composto prevalentemente di aria tanto si dimostra leggero tra le mani. Tuttavia vi sono ancora moltissime mani che attendono ancora di maneggiarlo e sembrano essere tantissime, soprattutto negli Stati Uniti. Nel mercato statunitense Nintendo è riuscita a piazzare ben 200’000 Mini NES in pochi giorni, praticamente superando le vendite di Wii U nello stesso periodo. Successivamente alle alte vendite Nintendo informò i consumatori del fatto che nuove forniture sarebbero arrivare in leggero ritardo data l’alta domanda di acquisto e così è stato.

Proprio in questi giorni la catena Best Buy, celebre per offrire prodotti di ogni tipo con una assistenza al cliente mediante lavoratori pagati in cioccolatini (nel senso che gli stipendi sono molto bassi), ha annunciato di esser entrata in possesso di un lotto di produzione di Mini NES che da lì a breve sarebbe stato smerciato (si, come la droga), nei vari negozi Best Buy. La notizia ha ovviamente fatto il giro dei social e coloro che attendevano con ansia l’arrivo di nuove scorte si sono precipitati all’entrata del negozio.

Alle 4 del mattino.

 

 

NES Classic be like… #Nintendo #NESClassic #NintendoGuy #Gamer #Throwback

Una foto pubblicata da @teamtim87 in data:

 

Le foto qui sopra divulgate su Instagram fanno riferimento alle lunghe code proprio fuori ai Best Buy. Come si può ben notare il pubblico sembra essere composto da coloro che negli anni ’80 erano poco più che fanciulli e la loro trepida attesa fuori dalle mura del negozio ha sorpreso tutti, commessi inclusi. Immediatamente sono stati forniti numeri sequenziali per formare una fila ordinata e pacifica, ma ci sono stati comunque casi di tentativi di Mini NES rivenduti a 100 dollari subito dopo l’acquisto (il prezzo di vendita è di 50 dollari) a coloro che non volevano più attendere in fila.

Il fatto che al di fuori di questi negozi vi sia stata una lunga coda per acquistare il MINI NES piuttosto che un nuovo smartphone mi fa davvero specie, ovviamente in positivo. E’ incredibile come una console abbia lasciato un segno indelebile nel cuore di moltissime persone le quali sembrano essere disposte a tutto per rivivere le gioie del passato. Certamente fare la fila fuori dal negozio è una follia tutta americana: sinceramente non mi fare una nottata al freddo per acquistare il prima possibile il mio prodotto preferito, ma questo fa anche capire come in America il Nintendo Entertainment System sia ancora ben voluto, percepito e celebrato.

Nintendo ha comunque comunicato di aver iniziato il processo di potenziamento delle proprie linee produttive e che nuovi rifornimenti arriveranno in un tempo minore rispetto a quelli appena arrivati.

Bene o male, tanto io ce l’ho già. E voi invece? Lo avete acquistato o lo avete chiesto a Babbo Natale?

 

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.