La mia famiglia a soqquadro – Intervista a Gabriele Caprio

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Esce il prossimo 30 Marzo il nuovo film del regista Max Nardari, talentuoso cineasta reduce da esperienze e collaborazioni in tutto il mondo (il suo primo lungometraggio è una produzione italo-russa con protagonista Giancarlo Giannini).
Realizzato nel 2016 dalla Reset Production e partecipante celebre di grandi concorsi internazionali come lo Skip City International di Tokyo e il Bahamas Film Festival americano (in cui ottiene il podio assieme ad altre 3 produzioni italiane), La mia famiglia a soqquadro poggia le sue basi comiche e stravaganti sul concetto di famiglia rivisto ed aggiornato al nostro periodo storico.
In un mondo dove tutti i genitori (o quasi) tendono a separarsi consensualmente o meno, il punto di vista di un bambino i cui genitori sono invece d’amore e d’accordo rischia di far crollare tante certezze, tutte opportunamente divertenti.
Protagonista della pellicola è Martino, un ragazzino i cui genitori di cui sopra vivono in pace ed armonia tra loro a differenza della quasi totalità di quelli dei compagni di scuola del ragazzo che da perfetti genitori separati ricoprono i figli di doppi regali, doppi viaggi e doppie attenzioni.
A questa cosa Martino non ci sta e per uniformarsi al gruppo decide di fare l’unica cosa possibile: far separare i suoi genitori con ogni mezzo possibile, ma questo ce lo dirà anche il nostro intervistato speciale.
In occasione dell’uscita del film abbiamo raggiunto Gabriele Caprio (Martino), figlio dell’attore e doppiatore Mino Caprio (la voce di Peter Griffin ne I Griffin) per sottoporgli qualche domanda.
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Manuel. Grazie Gabriele per il tempo che ci hai dedicato, allora, parlaci di “La mia famiglia a soqquadro”
Gabriele. Il film parla di Martino ( 11 anni) personaggio che io interpreto nel film , iscritto con sacrifici dei suoi genitori in una scuola media si trova davanti a una nuova realtà. Tutti i suoi compagni,al contrario di lui, hanno i genitori separati e in conseguenza di ciò ricevono doppi regali e trascorrono doppie vacanze in posti esotici. Lui ,che non possiede neanche un cellulare , sentendosi diverso dagli altri , decide di far separare i suoi per poter godere pure lui degli stessi vantaggi come tutti gli altri.
M. Tu nel film interpreti Martino, il protagonista che vuole far separare i genitori, come è stato lavorare a questo progetto?
G. E’ stata per me la prima esperienza cinematografica dopo numerose fiction per la TV alle quali ho preso parte con dei ruoli quasi sempre impegnativi.E’ stato un mese di riprese molto intenso ma anche molto bello. Ho trovato molti amici e in genere è stato divertente .
M. Questo lungometraggio non è la tua prima esperienza davanti alla cinepresa, anche se è forse la prima commedia brillante che ti ha portato al cinema, prima di questo hai recitato in thriller ed in un film drammatico. Che cosa puoi dirci della differenza tra questi generi? C’è una preparazione ed un tono diverso da dare alla recitazione?
G. Nelle fiction ho quasi sempre interpretato ruoli drammatici e comunque seriosi . Ne “La donna che ritorna “ accanto a Virna Lisi facevo un bambino malato di cuore, in “Rosso San Valentino” avevo l’asma ed ero una bambino rapito da una famiglia. Soltanto la fiction “ Cugino & Cugino “ che è stato il mio primo impegno da coprotagonista nel 2010 accanto a G. Scarpati e N.Frassica con la regia di Vittorio Sindoni era una commedia. . Sul set de “La mia famiglia a soqquadro “ – mi sono trovato molto bene a recitare in molte situazioni simpatiche e divertenti e credo di essermela cavata
M. Come il papà Mino (Caprio) sei anche tu un doppiatore ed hai preso parte proprio con tuo padre al lungometraggio animato di Pinocchio di Enzo D’Alò. La vita di un giovane doppiatore come te come si sviluppa? Quale è stata la sfida più grande per te finora?
G. Il doppiaggio l’ho cominciato che avevo 5 anni .”Pinocchio “ di Enzo d’Alò è stato tra i primi film che ho doppiato come protagonista. I consigli di mio padre , che doppiava Geppetto, sono stati molto utili per la mia formazione di doppiatore. Ho avuto dei riconoscimenti per questo film al Gran Gala del Doppiaggio 2014 al Romics. E’ stato un lavora lungo è faticoso perché ero agli inizi. Da lì ho interpretato ruoli da protagonista fin ad arrivare a “Jurassic World” per il quale ho ricevuto un premio come miglior voce -giovane l’anno scorso.
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M. Nella tua (ancora breve ma sicuramente proficua) esperienza come attore hai recitato accanto a nomi come Virna Lisi, Terence Hill (Mario Girotti), Elena Sofia Ricci e molti altri, di quali conservi un ricordo particolare nella tua esperienza sul set?
G. Prima di tutto mi ricordo di Virna Lisi , una persona molto riservata con gli altri ma con me si è dimostrata molto affettuosa. Mi ricordo i consigli che mi dava sul set. Poi è stato molto bello , anche se un periodo lungo è faticoso , sul set di “Cugino&Cugino” , con Giulio Scarpati e Nino Frassica si era creato un ambiente molto divertente . Con Nino giocavo tanto e facevamo tanti scherzi. Lui è cosi divertente sempre. Con Terence Hill mi ricordo i giorni passati a Gubbio. Poi mi ricordo i momenti difficili di alcune scene. . Un incendio in “Una buona stagione” , d’estate con 40 ° e io dovevo stare in mezzo al fuoco . La scena è durata 5 ore ed non è stato semplice. Poi mi sono divertito in una scena di inseguimento in “Rosso San Valentino” in cui ero rapito dalla mia matrigna. Le scene di inseguimento in macchina, poi per i campi, lo sbandamento della macchina, per finire in acqua. Divertente anche se , ripeto, faceva molto caldo fuori.
M. Nel tuo futuro c’è un particolare film che vorresti interpretare? Un ruolo che avresti davvero piacere di avere?
G. Non c’è un personaggio specifico o particolare , ma sicuramente mi piacerebbe recitare in una commedia brillante. Film come “ Smetto quando voglio” e “ Perfetti sconosciuti” mi sono piaciuti tanto e spero di recitare pure io in questo genere di film quando sarò più grande.
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M. Come doppiatore hai preso parte a ruoli in Jurassic World, Paddington, Belle & Sebastien, Una Notte al museo e come già detto Pinocchio e anche il film di Snoopy e i Peanuts. Da qui la domanda: ti piace adattare e ti “trovi meglio” a dare la voce a personaggi animati oppure a ragazzi attori come te?
G. Sicuramente i cartoni animati mi danno la possibilità di caratterizzare di più i personaggi .Per quello che riguarda gli attori reali devi seguire il loro modo di interpretare i personaggi. E’ importante seguire le emozioni che manifestano loro sullo schermo. Però alla fine non c’è una preferenza assoluta.
M. La tua voce si ritrova anche in prodotti televisivi come Mom (sei il piccolo Roscoe) e The Americans (come Henry Jennings), i ritmi richiesti dalle serie televisive per un giovane doppiatore sono più duri (o stressanti) rispetto un progetto cinematografico?
G. Una serie come “Mom“ è meno impegnativa rispetto a un film. Puoi anche avere più righe sul copione da doppiare ma di solito le serie sono meno faticose. Il film invece , diviso in più turni di doppiaggio , è sempre molto più curato e spesso capita di ripetere le battute finché il direttore ti dice “Buona questa!”. Ricordo il monologo finale di “St.Vincent“ con Francesco Vairano come direttore .
M. Torniamo a “La Mia Famiglia a Soqquadro”, Martino vorrebbe far separare i genitori per ottenere il doppio tra regali, viaggi e altro. Gabriele in che rapporti è con Mamma e Papà?
G. Sicuramente il personaggio che interpreto in “La mia famiglia a soqquadro”si trova in un contesto nuovo e si lascia preso dall’ invidia verso i suoi compagni pensando che facendo dividere i suoi genitori e ricevendo più regali sarà la soluzione di tutto. Ma alla fine capisce che non è cosi . E’ più importante il calore di una famiglia. Io sono contento di avere una famiglia unita e dopo questo film ho riflettuto su tante cose intorno a me. Anche nella mia scuola ci sono tanti ragazzi con i genitori separati .
M. Come forse saprai, Project Nerd è un portale che tratta di tutto quel mondo geek e appunto “nerd” tanto caro a molti giovani adulti e non solo. Se segui i supereroi o hai mai letto qualcosa su di loro, quale personaggio ti piacerebbe essere e che poteri vorresti? (Chissà che magari un giorno non lo diventerai davvero davanti la macchina da presa).
G. Di solito è mio fratello Teo che è molto appassionato di questo genere di film . Segue “Star Wars” , “X -men “ ,“Harry Potter” e in genere tutti film di fantascienza. . Io ho letto molti fumetti su Capitan America e mi sono piaciuti tanto.

The_Leunam

Infermiere di giorno (e di notte, e nelle feste, e nei weekend) e giustiziere blogger di notte. Si diletta nella scrittura di libri e fumetti con spruzzate di sceneggiatura.