Ps5 nel 2018 è poco strategico secondo Goodman: Ms e Nintendo troppo forti

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Da tempo affermo come la pubblicazione di Playstation 5 nel 2018 potrebbe davvero mettere in crisi “Sony”. O meglio: potrebbe mettere in crisi il mercato stesso di Sony, che vede in Playstation 4 come l’unica soluzione per videogiocare, un po’ come accadde per Ps1 e la fortunatissima Playstation 2.

Playstation 4 ha avuto tantissima fortuna, a partire da quell’ E3 2013 dove riuscì a sfruttare a tutti gli effetti il suicidio mediatico di Microsoft e di Don Mattrick. E’ però giusto ricordare che Xbox 360 e Playstation 3 hanno ottenuto vendite pressapoco paritarie, segno che nella settima generazione, la guerra tra console, quella vera fatta di giochi ed esclusive, è stata davvero feroce. E se Microsoft non avesse compiuto gli errori nel corso di quel folle E3, probabilmente i dati di vendita di Sony sarebbero stati dannatamente diversi.

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La conferenza di Ms all’E3 2013 fu un vero disastro?

La storia è però già stata scritta, ma nessuno può prevedere quello che accadrà in futuro. Nessuno tranne chi ne capisce davvero. Secondo l’analista di mercato Michael Goodman di Strategy Analytics, far entrare nel mercato Playstation 5 nel 2018 equivarrebbe ad azzoppare le straordinarie vendite di Ps4, sia hardware che software. Nonostante le informazioni leakate nei mesi scorsi facevano presagire un Shuhei Yoshida ben propenso al lancio del suo quinto monolite per il prossimo anno, sempre secondo Goodman è molto più probabile che Sony stia a guardare le mosse degli avversari prima di fare il suo primo vero passo. Peccato però che gli avversari, questa volta, siano molto diversi da quelli presenti nel 2013.

Vi ricordate la mia tesi per cui Xbox One e Playstation 4 fossero nientemeno che Xbox 360 e Ps3 2.0? Bene, scordatevela, perché dalla metà del 2016 in poi è cambiato tutto. Dallo scorso anno l’industria così come i consumatori che l’alimentano hanno cambiato marcia e preferenze, andando quindi a ricercare esperienze molto più variegate e soprattutto di qualità. Uno scenario che tanto mi ricorda la situazione economica del settore videoludico del 2007-2008, ove i consumatori, ben attenti a spendere il loro denaro, chiedevano videogiochi di grande calibro e soprattutto ben fatti. Ecco: l’industria sembra esser tornata a quei regimi ma, soprattutto, sembra che l’ottava generazione sia appena iniziata.

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Esperienze di grande qualità vendute tantissimo: uno scenario simile a quello del 2007/2008

Questo concetto è stato completamente assimilato da Microsoft che non a caso ha proposto al suo pubblico il programma “Xbox Play Anywhere“. Microsoft ha bisogno di una nuova console, ma sa benissimo che questa generazione ha ancora moltissimo da dire, soprattutto considerando il fatto che il pubblico non vuole acquistare nuovo hardware. Che cosa ha fatto per ovviare al problema? Semplice: la sua console di “nona generazione” sarà fusa letteralmente con la sua attuale console, motivo per cui Xbox One leggerà tutti i giochi proposti su Scorpio e viceversa. Con questa strategia Phil Spencer si è accaparrato i favori di moltissimi giocatori  che attualmente attendono Xbox One X come l’avvenuta del Messia, un po’ come nel 2005 con Xbox 360. Con tutta questa attesa, il ritorno di Microsoft sulla scena dell’industria videoludica come azienda nuovamente influente è tutt’altro che poco probabile.

Stessa cosa per Nintendo. Con il lancio di Switch sembra che Nintendo abbia effettivamente concretizzato quello che Sony voleva compiere con Ps Vita: proporre un prodotto simile ai dispositivi mobile, dal basso costo di produzione e dall’alta resa economica, che potesse convincere i giocatori da smartphone a giocare su un nuovo hardware. La differenza tra Ps Vita e Switch, è che quest’ultima sta totalizzando più vendite dell’hardware di Sony in poco più di tre mesi della sua uscita. Non solo: la particolare architettura hardware della console ibrida della Grande N permette a tutti gli sviluppatori di esprimersi in modi mai visti prima d’ora in una console sia casalinga che portatile, il che ripone Nintendo sulla grande onda dell’innovazione, o così definita. Impossibile dire quanto questa ondata di entusiasmo durerà, ma di una cosa ne sono certo: Switch piace tantissimo anche a me e io stesso non vedo l’ora di scoprire i nuovi giochi in uscita (sempre in trepida attesa di quelli già annunciati).

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Switch vende tantissimo, molto di più di quel che si poteva immaginare

Considerato che nel 2013 Microsoft si autodistrusse a suon di annunci al limite dell’assurdo e considerato che Nintendo nel 2013 offriva una Wii U davvero povera di carisma e di “futuro”, è impossibile non notare come le cose, in questi quattro anni, siano cambiate. Playstation 4 vende tantissimo e Sony ha bisogno delle vendite del suo hardware di punta, letteralmente. I dati finanziari hanno più volte sottolineato quanto Sony poggiasse gran parte del suo business sul settore gaming, pertanto non può proprio permettersi di fare errori e dato che Playstation 4 continua a vendere spropositatamente tanto, può essere davvero rischioso proporre una nuova console al pubblico, soprattutto perché i videogiocatori potrebbero semplicemente scegliere altro.

Creare una console è un processo lungo e costosissimo. Certo: nel caso di Ps4 e X1 le cose sono state un po’ diverse, ma questo non cambia che anche per le attuali console siano stati stanziati centinaia di milioni di dollari. Ps5 è ovviamente già in sviluppo, ma l’incognita ora non è soltanto capire quanto farla potente, ma soprattutto come farla piacere ai videogiocatori. La potenza a quanto pare non è il segreto: Ps4 PRO sta vendendo pochissimo, tant’è che Sony non ha ancora recuperato gli investimenti fatti per la console “potenziata” (probabilmente a causa di un pubblico che si è sentito “tradito“), pertanto Sony dovrà impegnarsi moltissimo questa volta per convincere il mercato, semmai decidesse davvero di promuovere Playstation 5 per il 2018.

Per lei questa volta sarà tutto in salita, a meno che se la giocherà bene con le sue esclusive di punta e son sicuro che sarà proprio così.

All’E3 2017 sapremo la verità.

 

 

Marco Masotina

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.