I diritti di Tolkien: la Warner bros trova un accordo
Per i tantissimi fan di Tolkien sparsi per il mondo oggi è un giorno di festa, infatti dopo cinque anni di battaglia legale, la causa legata ai diritti inerenti alle opere di J.R.R. Tolkien è giunta ad una conclusione.
La causa riguardava i diritti sugli 80 milioni di dollari su Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, e si è concluso con un accordo che vede protagonista la Warner Bros.
Il Signore degli Anelli
è stata un opera che ha riscosso un grande successo facendo amare il genere fantasy al mondo intero. Il film conclusivo della saga, Il Ritorno del Re, ha ricevuto 11 Oscar e i tre film in totale hanno incassato 3 miliardi di Dollari. La realizzazione di un’opera cinematografica di tale portata è stata di entità mastodontiche ma ogni sforzo è stato pienamente ripagato.
Le vicende del Signore degli Anelli sono state seguite dalla trasposizione cinematografica dell’opera prequel, intitolato Lo Hobbit, che narra le vicende di Bilbo Baggins e di come sia arrivato ad impossessarsi dell’Unico anello, non senza qualche peripezia e avventura.
Ma nel novembre 2012, la proprietà dello scrittore e l’editore HarperCollins hanno presentato una denuncia dal valore multi-milionario contro Warner Bros. La denuncia riguardava il suo controllo sui diritti della società sussidiaria New Line, su Lo Hobbit e su Il Signore degli Anelli, di cui è titolare Saul Zaentz Co., sulla Terra di Mezzo, segnalando una violazione del diritto d’autore. Una violazione che investiva, inoltre, lo sfruttamento di videogiochi, slot machine online ed altri mercati digitali.
Infatti, proprio mentre usciva Lo Hobbit, la Warner progettava la realizzazione di una slot machine online ispirata alla saga de Il Signore degli Anelli, un progetto che evidentemente non era consentito dalle norme giuridiche riguardanti il diritto d’autore. Il progetto è stato quindi contestato, e con esso tutto il materiale inerente al progetto.
Dato che la New Line e Saul Zaentz Co., pur essendo società indipendenti, sono entrambe sotto la gestione della Warner Bros, inevitabilmente la casa cinematografica è stata la protagonista assoluta degli eventi giudiziari.
La sentenza del giudice è stata la seguente:
La richiesta presentata contro Warner Bros e contro Saul Zaentz Co. è stata interamente respinta, con il pregiudizio per tutte le parti in causa, in quanto prende atto di un deposito nel tribunale federale, fatto dagli avvocati di entrambe le parti al termine della scorsa settimana. E nessuna parte ha il diritto di recuperare eventuali oneri e costi
Ci possiamo quindi aspettare in futuro qualche novità direttamente dalla Terra di Mezzo, il mio sogno nel cassetto sarebbe la realizzazione di una trasposizione cinematografica de “Il Silmarillion” e il vostro?