Xbox One X costa troppo: i giocatori sceglieranno le console standard

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Sembra che ultimamente Micheal Patcher stia assumendo strane sostanze poiché mi sto davvero meravigliando delle sue recenti affermazioni. Dopo le sue uscite al quanto interessanti riguardo al futuro di  Playstation 5, in queste ore ha divulgato il suo verbo nei confronti di Xbox One X, giudicando senza mezzi termini la console di Microsoft come troppo costosa.

Nel limitare del 2016, lo stesso Patcher aveva affermato che Xbox One X avrebbe fatto successo solo e soltanto se Microsoft avesse abbassato il suo prezzo a 399 dollari, secondo l’analista un “prezzo onesto“. Le cose però non sono andate così e l’azienda di Redmond ha deciso di piazzare sul mercato la sua console potenziata a un prezzo di 499 euro. A tal proposito il nostro amicone celebre per fare previsioni al contrario, si è espresso con le seguenti parole:
Xbox One X costa troppo. E’ troppo cara, 500 dollari sono tanti. I consumatori sono disposti a pagare circa 300 dollari per una console: Xbox 360 costava 400 dollari al lancio e PlayStation 3 ben 600 dollari e sappiamo tutti come andò a finire. PlayStation 4 aveva un prezzo di lancio di 399 dollari, ma il suo prezzo è sceso rapidamente a 299. Credo fermamente che gli utenti vogliano pagare questa cifra per una console, 300 dollari è un giusto prezzo ma 500 no, sono troppi. Xbox One S e PlayStation 4 Slim costano 249 dollari, il valore percepito dai giocatori è questo. – Michael Patcher
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Valore Percepito“, un concetto molto importante. Il valore percepito non è altro che quell’indicatore che valuta quanto i consumatori pensano che sia giusto spendere per un determinato prodotto. Nel caso delle console per videogiochi, secondo Patcher il valore percepito di questi prodotti è di 250/300 euro, il che vuol dire che i consumatori osservano questo prezzo come ottimale: nè troppo alto e nemmeno troppo basso.

Per avvalorare la sua tesi, Patcher va a riprendere quanto accaduto con Playstation 3, il cui prezzo alto fu determinante per il successo di Xbox 360. Egli paragona l’episodio di Sony a quanto sta per compiere Microsoft con Xbox One X, il cui prezzo è di 200$ più alto rispetto al valore percepito. E’ quindi interessante notare come Phil Spencer stia cercando in tutti i modi di giustificare questo suo aumento di prezzo sottolineando i dettagli unici della sua nuova console: potenza devastante, materiali di qualità e dissipatore a vapore (che solo quello vale 200 dollari).

Ma 500 dollari sono davvero tanti per l’acquisto di una Xbox One X? Se si prende in considerazione l’ingegneristica della macchina così come le sue potenzialità tecniche, si può ben capire come 500 dollari non siano affatto così tanti come si potrebbe pensare. Voglio dire: i consumatori sono disposti a spendere anche migliaia di euro per uno smartphone da tenere un anno, perché mai una console simile a un Pc da Gaming di fascia medio-alta a metà prezzo sarebbe sconveniente? La risposta è semplice: utilità.

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Non sono l’unico a pensare che la corsa alla potenza sia una corsa inutile e che nemmeno i consumatori vogliono. Tutto è partito quando un gruppo di giocatori console ha iniziato a emigrare verso il Pc Gaming affermando come le console fossero fin troppo poco potenti. Questo è accaduto a fine 2011, quando il divario tra X360/Ps3 e Pc Gaming venne a galla a causa di Battlefield 3. Il titolo DICE evidenziò la netta differenza di potenza delle varie piattaforme e così un gruppo sempre più folto di giocatori iniziò ad acquistare Pc da Gaming per joinare il regno della Masterrace. Tale pensiero condizionò anche il mercato di Ps4 e Xbox One, tant’è che quest’ultima fu letteralmente bullizzata dai possessori Ps4 a quanto pare entusiasti della potenza della loro console (fa niente se poi giocavano soltanto a CoD).

La questione è diventata così calda e così asfissiante, che sia Sony che Microsoft sono corsi ai ripari per creare nuovi Hardware più potenti che potessero, in qualche modo, mettere la parola fine a questa migrazione di massa. La cosa ironica è che nel momento in cui queste console sono state presentate, il pubblico ha iniziato a far capire alle rispettive aziende che alla fine non era tanto la potenza quella “cosa” che cercavano, bensì giocare a ottimi titoli a supporto dell’hardware già esistente. Così Ps4 PRO ha iniziato a vendere pochissimo e Xbox One X non è desiderata da nessuno.

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Ps4 PRO vende pochissimo

Quindi, ricollegandoci alle parole di Patcher: 500 euro per Xbox One X sono tanti? Per quello che offre, no: non sono tanti. Il valore percepito dai consumatori rispetto alle normali console non può essere considerato per un prodotto di Elitè come la nuova console di Microsoft: stiamo parlando di Hardware all’avanguardia e di materiali di grande qualità. Piuttosto, 500 euro sono tanti per quello che realmente la nuova console può offrire. Voglio dire: Xbox One X non è una console di nuova generazione, bensì un enorme upgrade di quella già presente sul mercato. Considerato che i titoli che usciranno per la versione “X” di Xbox One saranno presenti anche sulla versione base, si può ben capire come Scorpio sarà utile semplicemente per videogiocare a 4K nativo ai propri videogiochi preferiti, una condizione che a tutti gli effetti non vale l’esborso di 500 euro.

Tuttavia è difficile fare previsioni: Phil Spencer si è detto fiducioso della sua console, anche perché a detta sua rimarrà per molto tempo sul mercato. Considerando anche l’idea che Xbox One X potrebbe diventare comodamente una “Windows Machine” e che Microsoft possiede ancora degli assi da giocare, è impossibile prevedere con certezza il futuro della console potenziata americana.

Tuttavia, ad essere sincero, non sembra che Xbox One X goda di un’ottima reputazione: speriamo che Phil ne incentivi l’acquisto proponendo ottimi giochi.
Speriamo: soprattutto per lui.

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Riuscirà Phil nella sua impresa?

 

Marco Masotina

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.