In un mondo cinematografico spesso povero di idee uno dei più grandi desideri e timori di un amante della lettura è che la macchina da presa si accorga della sua opera preferita, in questo caso l’occhio sembrerebbe essere caduto sul padre della fantascienza cyberpunk,il primo romanzo ad aggiudicarsi tutti i maggiori premi letterari dedicati alla science-fiction: Premio Hugo, Nebula e Philip K. Dick Award.
Stiamo parlando del Neuromante, opera uscita nel 1984 scritta William Gibson e parte iniziale della Trilogia dello Spawl che comprende anche Giù nel ciberspazio e Monna Lisa Cyberpunk .
Neuromante parla di hacker, di cyberspazio, di intelligenze artificiali, di multinazionali il cui potere supera quello dei governi in un romanzo che i suoi 30 anni li porta benissimo e che quindi si potrebbe prestare ad una ( non ) facile trasposizione.
Il lungo cammino del Neuromante
In realtà il progetto di trasformarlo in un film è nella mente di Hollywood da molti anni, partendo dal tentativo del 2007 con Joseph Kahn alla regia e Milla Jovovich nel cast passando poi per quello con Vincenzo Natali di The Cube e Splice.
Il nome scelto dalla produzione per girare il film è quello di Tim Miller, il regista di Deadpool e nome alla regia del futuro rilancio di Terminator, un pochino da storcere il naso il fatto che non abbia esperienza sci-fi, ma mai giudicare un libro dalla copertina.
Fonte : Deadline