5 film sull’olocausto per la Giornata della Memoria È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo. "Anna Frank"

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Il 27 gennaio è una data che fa parte del collettivo della storia recente, ovvero la Giornata della Memoria (Shoah). La redazione di PJN suggerisce 5 film da rivedere in questa giornata, per non dimenticare una triste pagina del passato, per far si che la morte di milioni di ebrei non venga mai dimenticata.

Schindler’s list (1993)

Diretto da Steven Spielberg, viene ricordato per la scelta di essere stato girato in bianco e nero a parte per alcune scene, come quella del cappotto rosso. Il film ispirato dal romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally è basata sulla vera storia di Oskar Schindler (Liam Neeson), un imprenditore tedesco che sfrutta il divieto imposto agli ebrei di avere attività commerciali, per cercare di avere un’azienda che producesse tegami e pentole per l’esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale. Assiste impotente alla costruzione di un campo di concentramento e alla morte di tanti ebrei, finchè non riesce ad evitare una strage. E’ poi costretto a fuggire dopo l’arrivo delle truppe sovietiche in quanto risultava ancora membro del partito nazista. Un film molto forte e coinvolgente accentuato dal bianco e nero della pellicola.

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La vita è bella (1997)

Siamo in Italia nel 1939. Guido Orefice (Roberto Benigni) , italiano di origine ebraica, incontra una giovane maestra elementare Dora (Nicoletta Braschi). I due si sposano e nasce Giosuè e il giorno del suo compleanno padre e figlio vengono catturati dai nazisti e deportati in un campo di concentramento. Guido, per non far vivere al piccolo Giosuè l’orrore della guerra e dell’olocausto, fa credere al bambino di vivere in un gioco fantastico in cui si devono affrontare prove dure per poi vincere un bel premio. Un film che a tratti strappa dei sorrisi senza mai perdere di vista la storia del periodo. Credo che la parola che ho detto di più durante la visione del film sia stata “incredibile” perchè riuscire a fare dell’ironia su uno dei periodi più bui della storia recente è davvero incredibile.

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Storia di una ladra di libri (2013)

Tratto dal libro omonimo di Maruz Zusak, questo pellicola racconta la storia di Liesel, una ragazza che vive con la sua famiglia adottiva tedesca durante il regime nazista.  Nutre una grande passione per i libri e la lettura, che all’epoca del nazismo venivano messi al rogo, e condivide questo amore con i rifugiati ebrei che il patrigno nasconde a casa loro.

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Il  bambino con il pigiama a righe (2008)

Bruno è un bambino di Berlino di otto anni, il cui padre è un ufficiale nazista. Per motivi di lavoro la famiglia deve trasferirsi in campagna, nei pressi di un campo di concentramento. Bruno fa amicizia con Shmuel, un bambino ebreo internato suo coetaneo, dal quale è separato dal filo spinato. Il legame tra i due cresce a tal punto che Bruno deciderà di aiutarlo, anche a costo della sua vita.

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Il diario di Anna Frank

Ci sono stati diversi adattamenti cinematografici tratti dal diario di Anna Frank, la ragazza ebrea di Francoforte che si rifugiò con la sua famiglia ad Amsterdam, fino a che non vennero presi e portati al campo di concentramento di Bergen-Belsen, dove Anna morì nel 1945. La prima pellicola è del 1959 e venne presentato al 12° Festival di Cannes, vincendo tre Oscar; l’altra è una miniserie del 2001 della durata di circa tre ore.

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Fraffy

Appassionata di serie tv, videogiochi e boardgames