Quando torno a casa da intense giornate di fiera, sono solito controllare i profili Social degli organizzatori delle medesime. E’ sempre bello leggere commenti di gratificazione e di ringraziamenti da parte di chi, per primo, ha creduto nel progetto. Ma è ancora più bello poter leggere e condividere le congratulazioni per la buona riuscita dell’evento. Questo è quanto accaduto alla fine di Cartoomics 2018 perché, diciamocelo subito: l’edizione di quest’anno è stata davvero la miglior Cartoomics di sempre. Parliamo di un salto di qualità concreto ed evidente dalla già fantastica edizione 2017 che, a quanto pare, è stata fondamentale per l’affermazione di quella appena svoltasi nei grandi padiglioni di RHO-PERO. E per capire bene come mai Cartoomics 2018 si è rivelata così piacevole, non si deve far altro che leggere quanto segue.
TRE IS MEGL CHE UAN
Così recitava un vecchio sporto di H3G con protagonista forse Panariello (o qualcuno di simile non ricordo). La grande novità di Cartoomics 2018 è stata sicuramente l’introduzione del terzo padiglione, tanto atteso e tanto voluto dagli oltre 75’000 visitatori degli anni passati. Noi di Projectnerd.it abbiamo sempre sostenuto quanto un terzo padiglione avrebbe sicuramente migliorato le cose in fatto di viabilità e infatti così è stato. Il padiglione 12, allestito in toto per accogliere tutte le maggiori manifestazioni dedicate ai cosplayer, ha funzionato come avrebbe dovuto. Certamente qualcuno ha sollevato dei dubbi riguardo alla sua reale “utilità”, sottolineando come questo potesse essere scomodo da raggiungere in quanto esterno ai due grandi padiglioni centrali della fiera. Dubbi, reali a quanto pare, sollevati soprattutto da condizioni meteo che certo non hanno aiutato i visitatori a percorrere i pochi metri che separavano il Padiglione 16 dal Padiglione 12.
A mio modo di vedere tali critiche, seppur lecite, non dovrebbero in assoluto essere indirizzate agli organizzatori di Cartoomics. Innanzitutto era difficile prevedere che proprio questo weekend avrebbe piovuto come dio comanda e in secondo luogo non si possono di certo fare magie se l’architetto di RHO-Fiera ha deciso di creare l’impianto fieristico più grande e importante d’Italia con un disegno a due padiglioni per modulo. Insomma: se avete osservazioni in merito, sollevatele verso Fieramilano. Di fatti, il terzo padiglione è risultato fondamentale per la corretta fruizione della fiera. Constatando un numero enorme di visitatori, aver avuto il grande palco cosplay in uno dei padiglioni centrali avrebbe creato i tipici ingorghi di persone che solitamente si generano vicino a un palcoscenico attivo. Insomma: se il padiglione di supporto non ci fosse stato, la vita sarebbe stata molto più difficile sia per il pubblico, che soprattutto per i cosplayer che avrebbero dovuto andare in scena facendosi strada tra una marea di persone. Una marea di persone infinita dato che Cartoomics quest’anno è stato preso letteralmente d’assalto, in tutti i sensi. E se il terzo padiglione ha reso la fiera più grande e spaziosa in modo adeguato, la selezione dei contenuti ha di sicuro portato Cartoomics 2018 a un livello superiore.
UNA RICETTA PERFETTA
Negli anni scorsi avevamo suggerito agli organizzatori della fiera Comics più importante di Milano di puntare tutto sui contenuti da portare in fiera. In un evento di questo tipo, la parola “contenuto” si traduce nei più disparati modi. Tendenzialmente è però sempre cosa buona e giusta permettere agli appassionati del settore di incontrare i loro idoli preferiti di persona. Pertanto, invitare grandi autori, personaggi celebri della cultura fumettistica ed editoriale italiana e internazionale, nonché autori e attori dai cast delle più celebri serie tv, è sempre qualcosa che renderebbe felice qualsiasi visitatore. Se penso alla Cartoomics di cinque anni fa, vedo una fiera tendente al generico utile per fare acquisti e scambiare pareri con grandi appassionati. Una fiera molto diversa a quella che si è dimostrata essere l’edizione 2018. Tale infatti, non è stata soltanto l’edizione con il numero di ospiti più alto mai registrato dalla manifestazione milanese, ma è anche stata l’edizione con il più grande numero di conferenze e learning pool probabilmente della stagione. Parliamo di numerosi spazi conferenze sempre pieni di ospiti pronti a raccontare la storia dietro alla loro carriera o consegnare in anteprima i loro futuri prodotti con un rateo organizzativo di circa una conferenza ogni ora. Un ritmo serrato, quasi forsennato, ma sicuramente positivo perché ha permesso a tutti coloro che lo volevano, di incontrare le personalità di spicco dell’industria comics italiana prendendo parte ad attività stimolanti e coinvolgenti.
E se alle badilate di ospiti unite ad altrettante conferenze si aggiungono una vasta selezione di associazioni e autori self decisamente promettenti, quello che si ottiene è un impasto perfetto fra tradizione e innovazione. Perché se le conferenze sono soprattutto dei “seminari del sapere” operati da persone mediamente molto conosciute, Cartoomics 2018 è stata anche l’opportunità per associazioni e autori self-publishing di mettersi in mostra e quindi farsi conoscere. Ho apprezzato moltissimo quanto gli organizzatori abbiano fatto in modo che soprattutto questi ultimi potessero risaltare in tutta la fiera. Perché se può essere scontata la presenza di grandi nomi dell’industria comics italiana, è altrettanto giusto lasciare spazio ai più giovani volenterosi di portare avanti l’eredità fumettistica italiana. Dopotutto parliamo di un esercito di autori di nuova generazione che un giorno saranno il punto di riferimento dell’intera industria, già crepitanti di far conoscere al mondo il loro talento e che proprio a Cartoomics hanno ottenuto, a mio dire, la visibilità che meritavano. E’ infatti un periodo molto proficuo per la cultura indipendente italiana e poter osservare con i miei occhi diversi banchetti di autori self con il cartellino “Sold Out” mi ha davvero riempito il cuore di speranza. L’italia è un grande paese culturalmente avanzato e spesso molto sottovalutato. E’ facile criticare quando le cose vanno male, ma se tali non sembrano migliorare, il segreto è proprio dare visibilità e fiducia a coloro che, con un pensiero diverso e tanta voglia di migliorare sè stessi e ciò che hanno attorno, possono fare la differenza.
UNO ZOMBIE TIRA L’ALTRO
Come prima citato ho apprezzato molto la presenza di numerosi associazioni all’interno della fiera. Mi sono piaciuti moltissimo gli spettacoli a tema medievale e ancor di più gli spettacoli a tema Fantasy. Ho adorato le esposizioni di prodotti esotici e di artigianato rigorosamente “made in italy” ( o meglio “Made in House”), e ho ben gradito l’entusiasmo con cui tutti si sono presentati al pubblico. Ma tra tutte le lodi che vorrei fare, vorrei sottolineare quanto caspita siano diventati grandi quei pazzi maniaci dell’Umbrella Corp. Italian Division. Lo dirò sempre: sono stato tra i primi a donare loro le prime monetine nel gioco della “pesca dei gadget”. All’epoca il loro stand era un fazzoletto di spazio composto da qualche cosplayer zombesco e del finto sangue sparpagliato un po’ dappertutto. Oggi sono invece una potenza italiana e internazionale, con oltre 340 tesserati e un arsenale spaventoso. Divise perfettamente ricreate, gadget di ogni forma e desiderio, un elicottero e perfino un carro armato leggero. Insomma: l’Umbrella Italian Division è una vera forza d’Invasione e non mi sorprenderebbe se un giorno facesse un qualche colpo di stato. Ma ironia a parte volevo assolutamente congratularmi con loro: la presenza al cartoomics del grande gruppo cosplay italiano dedicato a Resident Evil è ormai storica e mi fa sempre un gran piacere osservare come siano capaci di investire tempo e risorse in qualcosa di sempre più sorprendente e gigante. Complimenti a loro!
UNA LODE A TUTTI VOI
Se però devo essere sincero, il vero protagonista di Cartoomics 2018 siete stati tutti voi. O tutti noi, dato che alla fine anche io ho fatto parte del pubblico della fiera. La mia osservazione non vuole essere una leccata di sedere, bensì un inno a quanto accaduto in fiera. Nella tre giorni milanese si è respirata una energia vibrante e frizzante, che in qualche modo ha convinto tutti gli ospiti e tutti gli autori a dare il massimo. Il pubblico ha infatti partecipato con entusiasmo a tutte le attività proposte in fiera riempendo tutti i posti disponibili nelle conferenze, prendendo parte attivamente a tutte le attività proposte e soprattutto sostenendo tutti gli autori presenti in fiera con dozzine di acquisti. Quest’anno ci siamo comportati tutti davvero egregiamente, tant’è che mi sono divertito davvero molto. La positività si percepiva al tatto e è stato molto bello interfacciarsi con altri appassionati del settore in totale libertà e senza i soliti pregiudizi tipici delle fiere italiane. Ecco: Cartoomics in tal senso non è solo maturata dal punto di vista pratico e materico, ma soprattutto è maturata in mentalità. Una migliore organizzazione ha avuto come risultato un pubblico migliore che ha ripagato ogni singolo stand presente in fiera. E tra chi è stato più fortunato e chi invece ha vissuto una esperienza magari un po’ meno piacevole, spero tanto che questa maturità possa continuare a evolversi nel tempo. Sempre in positivo.
ULTIME OSSERVAZIONI
Non voglio entrare nel dettaglio, ma sono stato piuttosto felice del contest cosplay, così come sono stato felice della bontà dei costumi portati in fiera. Non essendo però riuscito a intervistare qualche partecipante, non ho potuto effettivamente constatare se l’esperienza cosplay di Cartoomics 2018 sia stata davvero positiva o meno. Da esterno della situazione tutto è sembrato andare discretamente secondo i piani. Nonostante siano però in molti a definire l’attività Cosplay come in declino, io sono del pensiero che oggi, scremata quella grande parte di popolazione che aveva frainteso il cosplaying e che oggi non porta più avanti tale attività, partecipare a contest e gare dedicate stia diventando sicuramente più piacevole rispetto a qualche annetto (per non dire mesetto), fa.
Ad ogni modo, se devo esser sincero, non ho più suggerimenti per migliorare il Cartoomics. I feedback che avevo divulgato negli scorsi anni sono stati tutti ascoltati e sono davvero felice che i suggerimenti miei e di tantissime altre persone che nel tempo hanno segnalato ai capaci organizzatori come migliorare la fiera siano stati ascoltato e messi in pratica nel migliore dei modi. Al proposito non posso far altro che complimentarmi con l’organizzativo dell’evento milanese, nella speranza che i prossimi anni tutto possa andare sempre meglio, cercando di invitare sempre più autori, sempre più contenuti senza mai dimenticare gli autori di Self- Publishing motore del futuro.
IN THE CONCLUSION (si è scritto sbagliato, ma mi diverte scriverlo così)
Cartoomics 2018 è stata l’edizione più grande, densa e migliore di sempre. L’evento comics milanese più importante si è svolto in una tre giorni di grande impatto e che sicuramente non ha deluso chi voleva partecipare a un evento positivo e rinfrescante. Tonnellate di contenuti, un sacco di persone nuove e un pubblico gioioso hanno reso questa edizione qualcosa di unico e indimenticabile, che spero possa essere riproposto in forme sempre più ottimizzate anche nelle prossime edizioni. L’introduzione del terzo padiglione è stata fondamentale per offrire la massiccia presenza di autori e associazioni, mentre la viabilità ottimizzata e spazi più ampi hanno sicuramente reso l’atmosfera più godibile e piacevole (anche se qualche ingorgo c’è comunque stato).
Cartoomics 2018 è quindi la conferma e il punto d’arrivo del mastodontico rinnovamento della fiera che in pochi anni è passata dall’essere una “fiera-mercato”, a una vera fiera di settore. La mia speranza è che Cartoomics possa diventare sempre più grande e positiva e chissà che un giorno non possa competere anche con le grandi fiere internazionali. Dopotutto le carte in regola per avere rilevanza internazionale le ha tutte: basta giocarle a dovere.
In breve
Mi sento di promuovere a pieni voti questa edizione di Cartoomics. A mio dire è stata l’edizione migliore di sempre e spero che il futuro della fiera milanese dedicata ai comics per eccellenza possa puntare sempre più in alto