Oblivion

Oblivion Song #1 – La recensione La brezza, le creature in lontananza, gli insetti..Tutto questo si fondeva insieme. Un suono che non avevo mai sentito prima..era una specie di musica. Io lo chiamo..il Canto di Oblivion.

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Oblivion

Dieci anni fa, all’improvviso, 300.000 abitanti di Philadelphia sono scomparsi, misteriosamente trasportati nella dimensione battezzata dagli scienziati col nome di Oblivion. Dopo numerosi tentativi di recuperare i dispersi, il governo ha infine deciso di sospendere le ricerche. Nathan Cole, invece, ogni giorno rischia la propria vita per cercare di riportare a casa chi ancora vive nell’inferno apocalittico di Oblivion. E se, invece, Nathan cercasse qualcos’altro? Ma, soprattutto, perché non riesce a resistere al richiamo del canto di Oblivion?

Noi di Project Nerd abbiamo avuto l’onore e la fortuna di poter leggere Oblivion Song in anteprima e possiamo assicurarvi che è una storia di livello altissimo. Il team artistico è composto da Robert Kirkman ai testi e due talenti nostrani. Troviamo difatti ai disegni (e co-creatore) Lorenzo De Felici mentre la colorazione è stata affidata a Annalisa Leoni.

La storia entra subito nel vivo catapultandoci fin dall’inizio nella dimensione di Oblivion senza darci nessuna spiegazione su dove si trovi il protagonista, Nathan, e cosa stia facendo. Le spiegazioni non tardano ad arrivare ma vengono centellinate nel corso di questo primo albo spiegandoci cosa è successo alla “nostra” Terra e perchè Nathan continui a passare da una dimensione all’altra.

Oblivion

La storia è ricca di azioni, scontri e adrenalina ma quello che più mi ha colpito è stata la caratterizzazione dei personaggi a livello puramente umano. Ho trovato interessante e geniale sviluppare le difficoltà dei sopravvissuti di Oblivion salvati da Nathan. Dimenticare i versi dei mostri, il silenzio dei rari momenti di tranquillità e tutte le paure provate nella dimensione dei mostri non è facile..neanche quando sei salvo da anni.

Per quanto riguarda i disegni non c’è molto da aggiungere perchè parlano da soli mentre per i colori ho trovato ottima la scelta di utilizzare colori cupi e scuri quando ci viene mostrata Oblivion. Una scelta che ho apprezzato perchè il mix testi-disegni-colori si è rivelato perfetto.

Oblivion

Durante l’ultima edizione di Lucca Comics & Games l’autore statunitense si espresso così nei riguardi della sua nuova creazione:

Con Oblivion Song, mi piace pensare di aver dato vita a un nuovo genere narrativo, che potremmo definire ‘prossimi all’apocalisse’. La storia vede trecentomila abitanti di Philadelphia catapultati non si sa perché in un’altra dimensione, battezzata per l’appunto Oblivion. Lì si dovranno confrontare con una nuova realtà, popolata da mostri e creature aliene di ogni tipo. Nel frattempo, sulla nostra Terra, al posto degli scomparsi compare una porzione di Oblivion, ma la minaccia viene rapidamente neutralizzata e tutto torna alla normalità. Uno scienziato di nome Nathan Cole scopre il modo di viaggiare da una dimensione all’altra e forma una squadra per salvare i trecentomila poveretti e ricondurli a casa. Con il passare degli anni, però, inizia a trovare sempre meno sopravvissuti su Oblivion, finché il governo americano sospende i finanziamenti necessari per le missioni. Ma Nathan non si arrende e, da solo e senza alcun supporto, continua la sua opera, recandosi ancora su Oblivion alla ricerca di persone da salvare”.

Questo primo volume si è rivelato molto bello ed interessante ed ora le mie aspettative sono davvero elevate ma, sono certo, che non verranno deluse. Se manterrà per tutta la saga questo livello ci troveremo difronte ad un nuovo capolavoro targato Kirkman.

Il 9 marzo uscirà in fumetteria e libreria, non esitate..compratelo subito! Fin dalle prime tavole vi innamorerete di questa storia spettacolare.

  • DISEGNI
  • TRAMA
  • DIALOGHI
4.7

Andrea Patruno

Nerd certificato dal 1991, ha imparato a leggere con Topolino e romanzi storici. Tutt'ora divora libri, fumetti, film e serie TV. Laureato in comunicazione e marketing, con specialistica successiva in comunicazione, con una tesi dal titolo "Nuovi media e comics nella multicanalitá: la modernità semantica emergente del fumetto".