Ping Pong di Taiyō Matsumoto: La perfetta metafora della vita Ping Pong, la perfetta fusione tra lo sport e la vita

Ping Pong è una delle opere più influenti ed importanti del maestro Taiyō Matsumoto, infatti quest’ultima ha avuto un grande effetto sugli appassionati che hanno avuto modo di ammirare ed apprezzare una perfetta fusione tra lo sport e quello che ne comporta a livello umano, insieme alle conseguenze, ovviamente.

Ping Pong  è un manga di stampo seinen, del maestro Taiyō Matsumoto pubblicato sulla rivista Big Comic Spirits di Shogakukan nel periodo che va dal 1996 al 1997, e raccolto in cinque volumi. Nel 2002 l’opera fu trasposta in una pellicola cinematografica, e successivamente in una serie anime, prodotto da Tatsunoko Production e diretto da Masaaki Yuasa. In Italia i diritti dell’anime sono stati acquistati da Dynit, che lo ha trasmesso in streaming in versione sottotitolata su VVVVID, mentre l’edizione italiana del manga è stata annunciata a febbraio 2017 dall’etichetta Hikari di 001 Edizioni che l’ha pubblica a partire dal 22 febbraio 2018.

le vicende raccontate nel manga, si concentrano su Tsukimoto (‘Smile’) e Hoshino (‘Peko’), due amici di vecchia data che stanno affrontando insieme l’adolescenza ed un obiettivo comune: il ping pong. Lo sport in questione porterà a raggiungere obiettivi difficili e complicati da parte dei protagonisti, che in maniera diversa e contrapposta affronteranno la crescita e i problemi dovuti a tale periodo della vita, che in questi disegni e vignette distruggeranno con un pugno diretto in faccio lo spettatore e i personaggi della storia.

 

La potenza visiva e distruttiva di ping pong non ha eguali, uno spokon/slice of life che non ha nulla da invidiare al resto delle tantissime produzioni a tema che concorrono, visto e considerato che l’autore ha tirato fuori dal cilindro una serie di tematiche importanti ed incisive, lanciandole in un calderone gigantesco, ed ha saputo preparare e mescolare il tutto in maniera particolare e singolare se vogliamo, visto che ping pong ha un mondo ed un ottica che appartiene solo a se stesso.

Le difficoltà della vita vanno affrontate sempre e ovunque, con qualsiasi metodo e situazione, questo si sa, e tanti periodi hanno difficoltà ed azioni diverse da compiere, comprese scelte e rifiuti che formeranno la persona che saremo in futuro, sopratutto se si è giovani e dispersi in quella che è il “buco nero” dell’esistenza. Nulla si sa, nulla è compiuto. La vita non va programmata o scritta su un’agenda, visto che gli imprevisti sono tanti, troppi ed imprevedibili. Matsumoto ricalca questo tema, e lascia al pubblico un pezzo di storia imponente, insieme ai tantissimi messaggi forti, crudi e diretti che lancia, che ci sbatte direttamente in faccia, in faccia a quel pubblico che sa cosa sta leggendo, ed ha provato direttamente sulla sua pelle.

Questo è il messaggio di ping pong, il succo sintetico di un’opera maestosa. Ora possiamo parlare dei disegni, tratti particolari e netti che hanno contraddistinto l’autore in tutto il Giappone, tratto azzeccato in maniera pregiata che si amalgama alla perfezione alle vicende narrate in ping pong. I volti dei protagonisti in questione, sono sporchi, rozzi e sintetici proprio come le loro esistenza in questo preciso momento. La realizzazione del ping pong intesto come sport nel manga omonimo, possiede dei livelli artistici importanti, di fatto le vignette e le tavole presentate non lasciano nulla al caso, e i vari incontri che si fanno a mostrare sono sempre fedeli allo sport trattato, che fanno ingolosire anche chi non è particolarmente amante del tennis da tavolo, e questo dovrebbe far capire tantissime cose al riguardo.

 

In sintesi quindi, ping pong è un manga di forte impatto emotivo, che raggiunge anche livelli drammatici e riflessivi altissimi ed imponenti. Insieme alla scrittura e all’impostazione delle tavole, il lavoro di Matsumoto regala una perla di pregiata fattura ai fan, ed al vasto pubblico di appassionati, che apprezzeranno questo manda anche se non sono amanti del tennis da tavolo.