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Il 18 maggio è sbarcata su Netflix la nuova stagione di Tredici, il teen drama acclamato dalla critica per aver raccontato la storia di Hannah Baker.
Nella season scorsa viene mostrato a pieno schermo il suicidio dell’adolescente (Kathrine Langford), generando enormi critiche verso gli sceneggiatori. Una parte del pubblico non ha gradito immagini così forti: non ci sono censure durante l’incisione dei polsi e la morte stessa.
Mostrare la realtà nuda e cruda è l’obiettivo principale di Tredici, che lo raggiunge con il minimo sforzo.
Non è una sorpresa, quindi, che anche la seconda mandata di episodi non sia da meno. L’ultima puntata (intitolata “Addio“) mostra un’impressionante atto di bullismo verso il personaggio di Tyler (Devin Druid).
La scena dipinge Montgomery che, in preda alla rabbia, ferisce senza ritegno il giovane fotografo, per poi violentarlo con il manico rotto di uno spazzolone una volta chino sul gabinetto.
La violenza mostrata in questi pochi fotogrammi è quasi totalmente inaspettata, data la velocità del susseguirsi delle azioni.
Naturalmente, sono diversi gli utenti che hanno definito gli sceneggiatori persone di “poco gusto“, trovando difficile superare quei pochi minuti. Lunedì, Vulture ha parlato con il creatore Brian Yorkey, che dichiara:
“Il nostro principale obiettivo è quello di raccontare storie reali, che gli adolescenti vivono, nella maniera meno romanzata possibile. Capiamo perfettamente che questo rende alcune scene difficili da guardare. Credo che Netflix abbia fornito agli spettatori tutti gli strumenti necessari per capire che lo show non è per chiunque, e risorse per chi decide di guardarlo e ha bisogno di aiuto.
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Il fatto è che, per quanto possa essere intensa, e per quanto le reazioni possano essere forti, la scena non si avvicina minimamente al dolore provato da chi queste cose le vive. Quando definiamo qualcosa “disgustoso” o difficile da guardare, spesso significa che stiamo provando vergogna per quella esperienza. Preferiremmo non confrontarla. Tenerla lontano dalla nostra coscienza. E’ il motivo per cui queste violenze non vengono denunciate. E’ il motivo per cui le vittime faticano a trovare aiuto. Crediamo che parlare di queste cose sia molto meglio che tacere.”
Yorkey ha affermato di aver svolto ricerche, insieme all’intero team, sui tipi di violenza sessuale maschile. Sia Netflix che Paramount hanno approvato l’inserimento delle immagini, solo dopo importanti discussioni.
“Quando abbiamo effettuato le ricerche, siamo rimasti basiti da quante volte sia successa, questa disturbante storia di un atleta liceale che violenta uno studente più debole con uno strumento come spazzoloni e mazze da biliardo.”
Yorkey ha anche fatto notare come la stessa scena, ma mostrata su Hannah e Jessica nella scorsa season, non abbia causato lo stesso tipo di indignazione da parte degli utenti della piattaforma.
“Pare che l’intensa scena del suicidio di Hannah abbia oscurato il fatto che Hannah stessa e un’altra ragazza siano state violentemente assalite nella prima stagione. Se questa scena è risultata “disgustosa” e “difficile da guardare”, dimostra che dobbiamo parlare di più del fatto che queste cose succedono. Che sia, in qualche modo, più disgustoso di quello che è successo a Hannah e Jess… Sono shockato, ma non sorpreso.”
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