Sono passati cinquant’anni esatti. Si dice ’68, ma s’intendono molte cose diverse: la protesta studentesca, il pacifismo, la richiesta globale di nuovi diritti e la Guerra del Vietnam. ’68 è anche una serie a fumetti di culto, che racconta tutte queste cose, rileggendole alla luce di una variabile impazzita: i non-morti.
È disponibile in edicola e in fumetteria il secondo numero ( qui la recensione del primo) della nuova edizione mensile di ‘68: il cuore dellazione è ancora la giungla vietnamita, ma viene arricchito da una nuova storyline ambientata negli USA.
Il tenente Blake, Bronto, Cerotto, Borbotto, Bonnie, il capitano Duncan, Doc, Yam, Nerone e i soldati della Base Aries, oltre a tutti gli altri personaggi che entreranno a far parte del cast devono fare i conti con un nemico imprevedibile e non contemplato, che accomuna il loro destino e quello del nemico: famelici cadaveri che tornano in vita, che non riconoscono più gli schieramenti e che hanno come unico scopo quello di divorare i vivi. E non importa più che siano esseri umani vivi che appartengono al proprio schieramento o a quello avversario.
La morte non rispetta nessuno, prevale su tutto, anche sulle manifestazioni pacifiste.
Il mondo immaginato da George Romero con La notte dei morti viventi, film di culto girato proprio nel 1968, trova nella serie scritta da Mark Kidwell e disegnata da Nat Jones il proprio compimento: il mondo è preda del terrore e nel secondo numero della nuova edizione mensile il mondo è ancora più grande.
Appuntamento in edicola, in fumetteria e nello shop online del sito saldapress.com