Per Johnny Depp questo è sicuramente un momento estremamente delicato della sua carriera, costretto a rassegnare le dimissioni dal ruolo di Gellert Grindelwald nel franchise di Animali Fantastici (ma per cui incasserà comunque l’intero cachet per aver già iniziato le riprese) in seguito alla sconfitta nella causa intentata contro il tabloid britannico The Sun per averlo definito “wife beater“, ovvero “picchiatore di mogli”. Sconfitta, questa, che ha in un certo senso confermato le accuse di violenza domestica mosse dall’ex moglie Amber Heard, e che potrebbe giocare un ruolo chiave nel prossimo processo che si svolgerà negli Stati Uniti nel 2021 e in cui Depp ha chiesto un risarcimento di 50 milioni.
In un periodo storico in cui certi comportamenti portano a un quasi immediato allontanamento forzato dalla scena, l’immagine di Johnny Depp è ancora molto forte e sembra stia reggendo l’urto, soprattutto grazie a una fanbase estremamente attiva nel supportarlo, al punto da arrivare a mettere mano al portafogli. Nonostante il clamore mediatico dell’ultimo mese, infatti, Dior ha riconfermato la star come testimoniale del dopobarba Sauvage (di cui Depp è il volto dal 2015), ed evidentemente i fan devono aver apprezzato particolarmente la scelta dell’azienda, ripagando la fiducia data all’attore recandosi in massa a comprare il dopobarba e facendo schizzare alle stelle le vendite del prodotto. Nessuno, però, si aspettava di trovare un nuovo spot pubblicitario per Sauvage proprio durante la finale di Great British Bake Off, e la cosa ha scatenato una nuova, ennesima bufera.
A quanto pare alcuni fan dello show non hanno gradito la cosa, al punto da arrivare a sporgere diversi reclami nei confronti dell’emittente. Un portavoce dell’Advertising Standards Authority ha infatti dichiarato che l’ente ha ricevuto un totale di 11 reclami per lo spot, giudicando che Johnny Depp non dovrebbe comparire nella pubblicità a causa dei dettagli riguardanti la causa contro il Sun. Stando alle ultime notizie, infatti, a Johnny Depp è stato imposto il pagamento delle spese legali del processo per una cifra monstre di £630.000 sterline (poco più di 700.000 euro), e un giudice ha anche negato la sua richiesta di appello in quante le prove presentati non sarebbero sufficienti a portare a un eventuale ribaltamento del verdetto.
Sulla questione si sono esposti in molti, tra cui l’esperto di pubbliche relazioni Mark Bokowski, collaboratore, tra gli altri, del compianto Michael Jackson e di American Express, il quale ha dichiarato che secondo lui “per Dior sarebbe ragionevole tagliare immediatamente i ponti con Depp“. Tuttavia alcuni numeri sembrano smentire tale ipotesi. Dal momento della trasmissione dello spot, infatti, i social sono stati bombardati dall’hashtag #Justiceforjohnnydepp, con messaggi di supporto verso l’attore e verso Dior. Le ricerche internet del prodotto Sauvage sono inoltre aumentate del 23%, secondo il sito specializzato “Comsetify“. Secondo Bokowski potrebbe trattarsi di una sorta di scommessa da parte di Dior, che evidentemente sta ripagando e portando in frutti sperati. Bokowski ha spiegato che brand di alta moda come Dior sono abituati a “vivere in una bolla, come nel film Il Diavolo veste Prada, vivono in un mondo in cui sono abituati a fronteggiare controversie“. In questo senso ha poi ricordato un caso molto simile, ovvero quello inerente allo scandalo legato al consumo di cocaina da parte di Kate Moss nel 2005 (che all’epoca era tra l’altro compagna di Depp). Sebbene Kate Moss fu licenziata da brand importanti come Burberry o Chanel, lo scandalo nel complesso non fermò la sua carriera, ma contribuì invece a darle nuova linfa vitale creando l’immagine della “ragazza non di alta moda che se ne frega degli scandali“.
Interrogata sulla possibilità di proseguimento del rapporto lavorativo tra Johnny Depp e Dior, Lauren Sherman, editrice del sito specializzato The Business of Fashion, ha dichiarato che secondo lei molto dipende dal periodo: “Nel passato, nel periodo pre-social media, ci avrei scommesso. Oggi c’è molto da perdere, è possibile ma è rischioso“. Secondo la giornalista, quindi, Dior avrebbe assunto la posizione “ogni tipo di pubblicità è buona pubblicità“. Ha infine aggiunto che “Brand come quello tendono a guardare a lungo termine. Le persone si dimenticheranno delle associazioni negative di Depp col tempo, ma non dimenticheranno facilmente il nome di Sauvage“.
Dior non ha ancora rilasciato commenti a riguardo.