The Mandalorian criticato per la sua rappresentazione delle donne Il fandom a sostegno delle critiche ha ricevuto altrettanto dissenso

470 0

Tra le figure che criticano la rappresentazione delle donne in The Mandalorian compareAnita Sarkeesian, elemento centrale in Gamergate, la campagna focalizzata sulle molestie online e che è costata a Sarkeesian diverse minacce di morte e stupro, unitamente a diversi allarme bomba e minacce di sparatoria presso eventi da lei organizzati. Per questo motivo, la donna non è stata particolarmente sorpresa nel ricevere tweet abbastanza negativi dopo il suo commento su The Mandalorian.

Dopo aver visto il primo episodio della serie, Sarkeesian ha twittato chiedendo se fosse troppo stanca per notarlo, oppure se di fatto mancassero scene in cui una donna parlasse. L’indomani, il suo tweet avrebbe raggiunto oltre 7 mila commenti.

Tra questi: “Forse dovresti vedere qualcosa tipo The Real Housewives of Beverly Hills… di sicuro lì troverai molte cose con cui potrai rapportarti…” oppure “Non mi stupisce che tu sia stanca. Dicono che bisognerebbe stiracchiarsi prima di fare certe tirate, specialmente alla tua età, ha commentato un altro, raggiungendo più di 1400 likes.

Sarkeesian ha dichiarato ad Insider: “E’ ironico. Donne, specialmente femministe, vengono accusate per essere emozionali e arrabbiate e tutte queste accuse arrivano quando quello che diciamo è semplicemente ‘Hey ho notato questa cosa. Ed è una sorta di problema, penso che sia molto sbagliato per la nostra società’”. Aggiunge: “Se non avessero replicato al tweet, questo sarebbe semplicemente scomparso. Ne hanno fatto una faccenda enorme”.

Nel primo episodio di The Mandalorian figurano un personaggio femminile che parla indossando una maschera e due personaggi donna in totale, insieme ad alcune altre presenti negli extra e nel background delle scene. Ma nei prossimi episodi le donne avranno ruoli maggiori, quindi non c’è bisogno di allarmarsi.

Sarkeesian ha aggiunto: “Anche volendo dare allo show il beneficio del dubbio dicendo che c’è dietro una giustificazione in arrivo nell’episodio 7, sembra sbagliato che gran parte dei personaggi che popolano questo mondo sia identificato da uomini o personaggi che si identificano come tali”.

Critiche a Star Wars sotto questo profilo non sono novità, infatti le stesse attrici Daisy Ridley e Kelly Marie Tran dell’ultima trilogia hanno recentemente lamentato aspetti negativi della community. La prima ha deciso di chiudere i suoi account di Facebook e Instagram per molestia, mentre Tran ha subito insulti misogini e razzisti in quanto prima donna di colore a prendere parte al franchise di Star Wars.

L’attrice ha aggiunto “Non si tratta delle loro parole, ma del fatto che io abbia iniziato a credervi. Le loro parole sembravano confermare quello che già avevo appreso crescendo come donna di colore: che appartenevo cioè ai margini e a spazi, validi solo come un personaggio minore nelle loro vite e storie”.

Una donna che ha criticato The Mandalorian si e’ rivolta a Insider in anonimato denunciando di aver ricevuto molestie e messaggi violenti anche attraverso l’e-mail professionale del suo website per abbonarsi alla newsletter del business. Tra questi, uno che afferma: “Le persone come te non meritano di avere una f*****a opinione, ma sono felice del fatto che tu possa averla. Questo non mi impedisce comunque di chiamarti f*****a rit****ta per la tua misandria. COME C***O CI SI SENTE C*****NA? Spero che tu muoia e non abbia mai figli”.

Sarkeesian ha concluso sostenendo: “Questa è una strategia che questa specie di cyberbulli anti-progressivi, o meglio regressivi, hanno usato per anni. Cercano di usare un linguaggio di giustizia sociale contro di noi quando solleviamo determinate questioni, ma è così evidente e ovvio quello che cercano di fare minando i nostri punti. E’ davvero cattiva fede”.

Le minacce raggiungono anche uomini che sostengono la causa di donne quali Sarkeesian, quali lo scrittore David Ely. Egli afferma: “Parte della risposta sembra provenire dal pensiero che Star Wars non abbia bisogno di essere ‘politico’, ma solo all’insegna dell’intrattenimento. Star Wars è un universo ‘confezionato’. Se non c’è uguaglianza di genere lì, o avviene di proposito, oppure i pregiudizi del creatore non intendevano che venisse notato. In ogni caso, è politico”.