Da qualche tempo è disponibile su Netflix L’ultimo Mercenario, film action comedy made in Francia diretto da David Charhon
Una pellicola che può vantare in copertina il nome di Jean-Claude Van Damme, attore che nel momento magico del genere d’azione ha fatto parte della Serie A con gente come Arnold Schwarzenegger, ma che che con il passare degli anni come tutti loro è sceso di categoria, ma ha guadagnato la capacità di giocare con la sua stessa figura, facendo largo a una sorta di seconda vita attoriale più “ironica”
Van Damme nel film è Richard Brumère, una leggenda del mondo degli agenti segreti e dei mercenari. La sua “routine” viene scombussolata dalla notizia di un accusa per traffico d’armi e di stupefacenti a carico di suo figlio, con il quale non ha contatti da anni. Il ragazzo è infatti al centro del mirino di governo e mafia e il padre decide di approfittare della situazione per tirarlo fuori dai guai e cercare l’occasione giusta per riconciliarsi con il giovane.

Bastano pochi minuti del film per capire il registro della pellicola, L’ultimo Mercenario non ha assolutamente intenzione di prendersi sul serio e gioca ripetutamente con gli anni’80 e con il passato del suo protagonista, facendo citazioni e inside joke. Un mix che ci ha richiamato alla mente la serie intitolata Jean-Claude Van Johnson, dove l’attore aveva già sfruttato la sua vena ironica per mettersi in gioco in maniera simile a questa, ma che in questo caso forse ci ha convinto in maniera maggiore, nonostante la pellicola di David Charhon manchi un po’ di originalità e di spunti alla regia .
Al netto di tutto si tratta di un film estremamente godibile – solamente grazie a JVD sia chiaro – ancora di più se siete amanti del cinema action e dell’attore, sapendo quindi cogliere i moltissimi riferimenti sparsi nella trama e nelle battute, lasciandosi cullare dall’effetto nostalgia. Se invece siete alla ricerca di un film d’azione serio, ecco forse in quel caso rimarrete un po’ delusi.

