She-Hulk: Attorney at Law – La recensione in anteprima dei primi 4 episodi dello show Disney +

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A embargo scaduto possiamo finalmente parlarvi – come sempre rigorosamente spoiler free –  dei primi 4 episodi della serie MCU dedicata a She-Hulk, che dal 18 sarà disponibile (1 episodio alla settimana) su Disney + per una durata totale di 9 episodi.

She-Hulk: Attorney at Law segue le vicende di Jennifer Walters (Tatiana Maslany) – un’avvocata specializzata in casi legali che vedono coinvolti i superumani – mentre cerca di affrontare la complessa vita da trentenne single che, oltretutto, è anche una Hulk verde alta più di due metri e dotata di superpoteri.

 

Il mondo Marvel prosegue la sua espansione aggiungendo sempre più personaggi nel suo roster, ma anche giocando con diverse vibes nei suoi prodotti, è così che dopo una serie dal taglio molto teen come Ms.Marvel ci troviamo a parlare di una serie che invece accarezza corde più da legal comedy, con risultati che per ora possiamo dire funzionare alla grande.
In maniera similare al prodotto con protagonista la giovane Iman Vellani, anche in questo show gli uomini di Feige hanno costruito qualcosa di apparentemente nuovo per il Marvel Cinematic Universe, ma riuscendo a calare alla perfezione le vicende all’interno delle maglie di questo universo narrativo, aggiungendo al cast composto da Jameela Jamil, Josh Segarra, Ginger Gonzaga, Jon Bass , Renée Elise Goldsberry e altri, anche dei veterani come Ruffalo, Roth e Benedict Wong, oltre a numerosi easter egg che pescano dal mondo cinematografico e da quello comics. 

She-Hulk: Attorney at Law mette in mostra i giusti tempi comici, Tatiana Maslany è allo stesso tempo una Jen e una Hulk riuscitissima dal punto di vista del personaggio,  dimostrandosi in grado di muoversi agilmente tra le sue due nature. Gestita alla perfezione (almeno negli episodi che abbiamo avuto il piacere di visionare in Anteprima) la rottura della quarta parete, un espediente che spesso può rivelarsi un’arma a doppio taglio, ma che qui viene utilizzato con il contagocce e nei momenti giusti, per non diventare troppo oppressivo.

 

Non si può dire forse lo stesso di alcuni personaggi ricorrenti, in molti pensavano che la presenza di Ruffalo all’interno della serie potesse finire per essere un problema, in realtà Smart Hulk potrebbe avere un ruolo più marginale di quello che si poteva pensare e anzi, lo show coglie l’opportunità per risolvere alcune questioni in sospeso sul suo personaggio e probabilmente prepararlo per nuove avventure. Il problema però è la presenza di quello che ormai è il Nick Fury della fase 4, prezzemolo Wong, personaggio che tutti amano alla follia e che qui in questi 4 episodi finisce forse per divorare un po’ troppo la scena nel momento in cui appare a schermo, tuttavia è un difetto da poco conto su cui passare oltre non è difficile.

La CGI continua a non far urlare al miracolo, ma il resto di She-Hulk: Attorney at Law , secondo noi di ProjectNerd.it , funziona a meraviglia regalandoci una serie divertente e fresca, che non vediamo l’ora di continuare.

PS: gli episodi hanno delle scene post-credit che non dovete perdervi .

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD