Kojima ha chiuso con Konami

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Nonostnate alcune voci di corridorio affermassero che il rapporto tra Kojima e Konami fosse già cessato nel mese di Agosto, in realtà per supportare il lancio di Metal Gear Solid 5, Kojima è comunque rimasto in azienda per supportare lo studios.

Nonostante Kojima non è una figura che io apprezzo proprio a causa di un autocelebratismo davvero asfissiante, è pur vero che il designer giapponese abbia portato al successo Konami nel mondo videoludico che conta e sicuramente la sua figura rappresenta un marchio interpretato come “prestigioso dal pubblico videoludico.

Hideo Kojima arrives at Spike's 10th Annual Video Game Awards at Sony Studios on Friday, Dec. 7, 2012, in Culver City, Calif. (Photo by Richard Shotwell/Invision/AP)
Kojima è un giapponese di stampo tradizionalista, un vero stakanovista. E’ però dannatamente autocelebrativo ed è pur vero che ha sempre trattato i suoi pari con molto sgarbo.

Sta di fatto che i rapporti tra Hideo e Konami sono cessati il 9 ottobre scorso con una sontuosa cerimonia a cui hanno partecipato oltre 100 impiegati del colosso giapponese, in puro stile Zaibatsu. In Giappone, le grandi aziende sono considerate come grandi famiglie e l’abbandono di un impiegato è pari al distacco di un figlio dal suo nucleo familiare natio.

Alla cerimonia, comunque ultima manifestazione di grande autocelebratismo di Kojima, non hanno partecipato il Presidente di Konami Hideki Hayakawa e l’amministratore delegato Sadaaki Kaneyoshi. Per quanto mi riguarda, Kojima è sempre stato molto bravo a farsi chiamare “genio” per un motivo che i giocatori attribuiscono all’idea che il Designer sia riuscito a trascendere l’idea di videogioco sviluppando i videogames fuori dai canoni classici di sviluppo, ma magari può aver avuto davvero una cattiva influenza sull’azienda, motivo per cui i dirigenti hanno deciso l’abbandono. Alla fine Kojima si è sempre dimostrato un investimento sicuro: ritengo strano il suo repentino abbandono.

In ogni caso, la tesi ufficiale vuole che Konami abbia buttato fuori a calci nel sedere Kojima per il semplice fatto che il celebre programmatore esigeva budget troppo alti per i propri progetti mettendo a rischio l’intero capitale aziendale.

mgsv
Konami considera il mondo videoludico ad alto budget troppo rischioso

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.