Warcraft l'inizio

Warcraft: L’inizio, online le recensioni dell’anteprima

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In Italia il film di Warcraft uscirà il 30 Maggio e online sono arrivate le prime recensioni di chi ha assistito all’anteprima chiusa del nuovo film di Duncan Jones tratto dal noto franchise nato nel 1993.

Se siete deboli di cuore vi consiglio di non leggere oltre…

Kotaku

Anzichè avventurarsi nel bizzarro nucleo che si trova al centro di un gioco di come World of Warcraft e lo rende interessante, il film vuole essere cruento e realistico, non centrando l’obiettivo. Semplicemente, non funziona. La mitologia di Warcraft è troppo esagerata. Si tratta di un mondo nel quale l’incantesimo più popolare di un mago trasforma i suoi nemici in pecore, e invece il film sembra una versione di Game of Thrones girata davanti a un green screen. Nel nostro cinema, le risate maggiori non venivano dagli occasionali momenti comici o leggeri, ma da Dalaran, i cui occhi ritoccati in CGI sembrano particolarmente assurdi quando in realtà è un personaggio che dovrebbe essere preso sul serio. Speravo che Wacraft sarebbe stato almeno un bel passatempo.

The Hollywood Reporter

Se non avete mai giocato al videogioco, può interessarvi il film? Per i non appassionati, questa esperienza di due ore potrebbe durare meno, ma non è un problema. Tuttavia, non si tratta di un film particolarmente coinvolgente. Se non siete già amanti di questa mitologia semiseria, l’effetto può rivelarsi camp se non direttamente noioso, o entrambe le cose, come nel cammeo di Glenn Close (non citata nei titoli di coda) che intona dall’alto delle banalità sull’oscurità e la luce. Detto questo, è indubbio il fatto che il film sia una rivoluzione sia in termini narrativi che artistici nell’ambito dei film tratti da videogiochi.

Screen International

Nelle mani del regista e co-sceneggiatore Duncan Jones (precedentemente osannato per Source Code e Moon), il film ci mette del tempo a costruire una tensione drammatica, e in questo viene interrotto da quelle che sembrano digressioni narrative inutili; alcune di queste forse condurranno verso possibili sequel. La CG con cui sono stati realizzati gli Orchi e buona parte dei set è impressionante – il team degli effetti visivi è guidato dal premio Oscar Bill Westenhofer (Vita di Pi) – ma non sempre si fonde al meglio con i personaggi dal vivo. Il film finisce per essere poco convincente e generico, impossibile da confrontare con la drammaticità della trilogia del Signore degli Anelli o la crudezza di Game of Thrones.

Crave Online

Stiamo ancora aspettando un grande film tratto dai videogiochi. Forse non arriverà mai, anche se un film come Warcraft ci fa capire che almeno ci si sta provando. È un tentativo onesto di catturare le qualità migliori del materiale originale, utilizzando un altro medium. Quando funziona, è godibilissimo. Quando non funziona, diventa una avventura fantasy assolutamente mediocre che si concentra troppo su elementi narrativi familiari e non riesce a colpire. Ma non c’è niente di male a non essere grandiosi, l’importante è non fare schifo. E Warcraft non fa schifo. È una avventura apprezzabile, con tanti problemi, che andrei felicemente a rivedere, possibilmente in coppia con Kaan principe guerriero o Ladyhawke.

Variety

Con i suoi regni meticolosamente ricreati prevalentemente in teatro di posa e con l’aiuto della CGI durante la lunga post-produzione, Warcraft vorrebbe essere originale e visivamente fantastico, e invece finisce per essere già visto e pacchiano. Si inserisce in una lunga scia di scommesse Hollywoodiane, tra successi inaspettati come 300 o Avatar, e grandi flop come The Spirit, Sky Captain and the World of Tomorrow e Sucker Punch. Con più di 2000 inquadrature con effetti visivi, è avvilente pensare al tempo, l’energia, la pianificazione e la precisione che sono stati impiegati in un film come Warcraft quando poi si vede il prodotto finale e si finisce per pensare a una di quelle pubblicità animate per i giochi per iPhone. Duncan Jones era stato bravissimo a rendere completamente credibili anche gli elementi più bizzarri nei suoi primi due film, ma qui non riesce a evitare l’effetto cartoonesco. Il suo approccio affettuoso al materiale originale finisce solo per sottolinearne la stupidità.

The Wrap

Pensate a Battaglia per la Terra senza lo stesso brio e otterrete questa avventura fantasy impacciata e tediosa, un pasticcio che non dovrebbe prendersi sul serio e che in realtà non riesce neanche a provocare risate non intenzionali.Warcraft promette dei sequel (o forse è una minaccia), ma accadeva anche in Super Mario Bros. E ora che ci penso, se dovessi rivedere uno di questi film, preferirei quello sugli idraulici.

Siete rimasti sconvolti? Io sinceramente sono molto amareggiato e arrabbiato, aspettato il film di World of Warcraft dal 2004!

Di seguito vi riportiamo la sinossi ufficiale del film:

Da Legendary Pictures e Universal Pictures arriva Warcraft – L’Inizio, l’epica avventura di un conflitto tra mondi in collisione, basata sul fenomeno mondiale di Blizzard Entertainment. Il pacifico regno di Azeroth è sul piede di guerra e la sua civiltà è costretta ad affrontare una terribile stirpe di invasori: i guerrieri Orchi in fuga dalla loro terra agonizzante e pronti a colonizzarne un’altra. Quando il portale che collega i due mondi si apre, un esercito va incontro alla distruzione, mentre l’altro rischia l’estinzione. Da fronti opposti, due eroi affronteranno un conflitto che deciderà il destino delle loro famiglie, dei loro popoli e della loro terra. Così ha inizio una spettacolare saga di potere e sacrificio, durante la quale la guerra avrà molte facce, ed ognuno combatterà per la propria causa.

 

 

 

 

Iarin Fabbri

Spadin (alias Iarin Fabbri) è uno dei fondatori di Project Nerd. E' socio fondatore di Webbare.it che è l'azienda che si occupa di tutto lo sviluppo software e montaggi video e grafica per Project Nerd. Spadin è esperto di retrogaming e comics, più che esperto, possiamo definirlo memoria storica, e si tiene informato sulle serie tv e i cine-comics

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