Milanoir: pistole e proiettili in salsa italiana

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Se c’è una cosa in cui l’edizione 2016 di Milan Gamesweek ha trionfato alla grande, è stata sicuramente la scelta di dedicare tanto spazio e tanta visibilità agli sviluppatori indipendenti tramite una considerevole “Area Indie” totalmente votata a tale lavoro manufatturiero. Lavoro che, contrariamente a quanto avviene di solito, ha potuto fregiarsi sia di un “sigillo di qualità” che di un bollino “Made in Italy“, dimostrando come anche i developers nostrani ci sappiano fare nel videoludico.
E senza neanche farlo apposta, il perfetto connubio tra questi due elementi lo abbiamo riscontrato in Milanoir, accattivante shooter dallo stile retrò a 16bit ambientato in una Milano criminale degli anni ’70. Contro qualsiasi precedente esempio, i ragazzi di ItaloGames hanno deciso di omaggiare la metropoli lombarda ricostruendone i luoghi più iconici pixel per pixel, facendoli poi diventare scenario di sparatorie serrate tra il protagonista Piero (cazzuto e scanzonato al punto giusto, sempre pronto alla battuta d’effetto) e i gangsters della zona.

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Il solo fatto che nella copertina figuri una Alfetta rende questo gioco epico

In Milanoir veramente nulla è lasciato al caso: il sistema di shooting a puntatore (con tanto di sistema di coperture) funziona perfettamente, mantiene l’adrenalina alta e, alimentato da un taglio trial&error, permette alla difficoltà di attestarsi sempre ad un livello impegnativo. Lo stile grafico, ispirato alle pellicole criminalesche di quasi cinquanta anni fa, tra distorsioni di celluloide e filtri visivi variopinti, ricrea magistralmente l’atmosfera crime-noir a cui fa riferimento il titolo. E ovviamente la soundtrack, un po’ analogica e un po’ digitale, non poteva essere da meno, dimostrando quanta cura ed attenzione sia stata posta nei dettagli.
Il livello da noi testato, ambientato nel Naviglio Pavese di Milano, ci ha già dato un assaggio della varietà offerta in termini di gameplay, passando agilmente per una sezione tradizionale, una bossfight e poi ancora un inseguimento tra gommoni nel tentativo di schivare barili esplosivi.

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Milano è stata ricostruita pixel per pixel in Milanoir

La speranza è che tale differenziazione rimanga intatta anche nel gioco finale e che possibilmente venga sistemato l’unico neo in quadretto altrimenti idilliaco: la poca profondità nella gestione di armi speciali, al momento (apparentemente) poche e forse un po’ troppo simili (l’uso del revolver al posto della pistola tradizionale appare a tratti superfluo, visti i colpi limitati e gli effetti non tanto diversi). Difetti che, comunque, siamo sicuri risulteranno ininfluenti una volta posseduta la versione completa ed ultimata. Attesa con molta impazienza da tutti noi.

E poi che diavolo: non si vede mica tutti i giorni un gioco noir ambientato a Milano!

Abbiamo beccato Italo Games proprio nella città che rappresenta nel suo videogioco di punta, al Milan Gamesweek. Gli abbiamo posto un po’ di domande riguardo a Milanoir e se volete conoscere più da vicino il progetto non dovete far altro che premere “Play” al video di seguito:

 

Di seguito il trailer gameplay del gioco:

Jake Joke

Eclettico e poliedrico, ama fare esperienza di ogni sezione dello scibile umano, specie quando si tratta di videogiochi, dove non disdegna alcun genere. Librofilo, appassionato di Filosofia e abituato a fare pindariche elucubrazioni che spesso non portano da nessuna parte. Sogna di sposare Ken Levine.