Quali saranno i migliori chitarristi di sempre?
La chitarra elettrica o acustica che sia è uno degli strumenti più versatili di sempre, secondo solo alla tastiera.
Questo mirabile strumento è approdato in tutti i lidi musicali immaginabili. Dal Blues al Rock, passando per il Jazz e il Pop, senza dimenticare la Classica e molti altri generi e sottogeneri che avrete sicuramente sentito nominare.
Questa diffusione ha inevitabilmente portato la chitarra ad essere suonata da molti musicisti. E con questo articolo intendo parlare degli Dei, dei Giganti degli Eroi che hanno mostrato al mondo di che pasta fosse fatta la chitarra e quali magie si potessero creare su questo meraviglioso strumento.
L’articolo in questione presenterà quindi tutti i più grandi chitarristi di tutti i generi musicali possibili.
Essendoci solo 10 posizioni è palese che ci saranno delle mancanze ma spero di non finire impiccato per questo (considerato il livello medio di internet dove ogni parola ha un peso talmente importante che in confronto la Luna è fatta di cartapesta).
Anche perché il vero obiettivo non è di certo quello di mettere in mostra le mie conoscenze o imporre la mia visione su questo strumento.
Molto più semplicemente mi piacerebbe ampliare i vostri generi musicali proponendovi artisti di livello che hanno saputo piegare lo strumento al proprio volere regalandoci veri e propri attacchi d’arte immensi!
Cosa intendo per migliori? Semplice, tutti quei chitarristi che hanno: 1) inventato un genere; 2) influenzato generazioni di artisti a seguire e sono ancora dei punti di riferimento imprescindibili; 3) sono i maestri indiscussi di un particolare genere o sotto-genere musicale.
Se siete invece interessati ai bassisti cliccate QUI, per i batteristi invece QUI.
Pronti? VIA!
10 Chuck Berry
Scelta obbligata. Chuck Berry è tra i migliori chitarristi di tutti i tempi per un semplice motivo: ha inventato un genere, il Rock ‘n’ Roll. I suoi riff e i suoi assoli di chitarra per quanto oggi siano da considerarsi facili sono le “basi” della chitarra elettrica contemporanea.
Nessuno di questi signori avrebbe mai preso in mano una chitarra se non ci fosse stato Chuck Berry a infuocare i tasti! Ancora oggi quando si chiede la perfezione nel Rock si grida sempre Rock ‘n’ Roll!
9 Alex Lifeson
Forse lo conoscete. Forse no. Alex Lifeson è un chitarrista canadese colonna portante dei Rush, gruppo progressive-rock degli anni ’70, fondato dall’immenso Geddy Lee, talentuosissimo bassista.
Ebbene il buon vecchio Alex è semplicemente il Jimi Hendrix del progressive-rock, i suoi riff e licks verranno studiati in eterno e YYZ, 2112, Xanadu e La Villa Strangiato sono la prova tangibile della sua mostruosa bravura.
8 Steve Vai
Qui ho sudato parecchio. Ma alla fine non poteva che esserci il mitico Steve Vai, che per la cronaca per me batte in ogni momento Eddie Van Halen e il suo maestro Joe Satriani, senza nulla togliere ad entrambi.
Ogni sua canzone mostra una cura nei dettagli maniacale, una dote che sicuramente gli è stata utile quando era in forze nel gruppo di Frank Zappa. Un punto di riferimento assoluto per originalità e tecnica!
7 Paco De Lucia
Quando si parla di chitarra acustica è inevitabile pensare al mediterraneo e proprio su una di queste sponde si affaccia la splendente Spagna, patria di uno dei giganti della chitarra.
Paco De Lucia che spero molti di voi ricorderanno nell’album Friday Night In San Francisco con altre due leggende quali John McLaughlin e Al Di Meola.
6 Wes Montgomery
Anche qui posizione più che mai combattuta. Quando si pensa al Jazz due sono i nomi che risuanono in perfetta armonia col mondo. Uno è Django Reinhardt e l’altro è Wes Montgomery.
La perfezione stilistica di Wes però mi ha ricordato perché è il miglior chitarrista jazz di tutti i tempi, nonostante il povero Django con sole 2 dita (escludiamo il pollice che sta dietro sul manico) ha plasmato la chitarra jazz dei primi del Novecento.
5 Jimmy Page
Signori e signore. Qua la classifica si fa incandescente come il centro della Terra. Ma quando si parla di Rock di matrice inglese non può che venirmi in mente colui che assieme a John Paul Johns, John Bonham e Robert Plant ha creato l’Hard Rock e le basi per il molto apprezzato Heavy Metal.
La lista di chitarristi che ha influenzato è pressoché infinita e i Led Zeppelin sono secondi solo ai Beatles per il Rock inglese. Stairway to Heaven per molti è la canzone Rock più bella mai eseguita!
4 Stevie Ray Vaughan
E qui si piange. Lacrimoni grossi come torrenti solo a pensare che un gigante come lui non ci sarà più. Uno stregone oserei dire. Già perché il texano con la sua Fender in mano riusciva a smuovere ogni animo.
Il suo Blues è il BLUES definitivo. L’ultima e la prima nota di un genere che ancora oggi è la colonna portante della musica contemporanea. Stevie poteva suonare tutto.
3 Al Di Meola
A qualcuno sarà già scoppiata la testa a metà classifica lo so. Per gli intepidi tra voi che però sono arrivati sino al podio ancora con la testa sulle spalle eccovi della vera dinamite.
Se i generi più difficili da suonare sono il Rock di Hendrix e il Jazz di Davis la Fusion che mescola proprio Rock e Jazz è uno dei generi più belli da ascoltare ma anche tra i più difficili da suonare in assoluto. Esistono infatti ben pochi album Fusion e pochi chitarristi possono meritarsi la nomea di giganti.
Al Di Meola col suo stile tutto Mediterraneo ha ispirato decine e decine di chitarristi che non si avvicinano neanche lontanamente all’immensità di questa leggenda sin troppo sottovalutata.
2 B.B King
Adesso che siete tutti morti si torna alla normalità.
B.B. King è il RE.
Senza di lui tutta la musica contemporanea che affonda le radici nel Blues non esisterebbe. Hendrix, Clapton, Vaughan, Page. Tutti. TUTTI.
Niente RE. Niente CHITARRA.
1 Jimi Hendrix
Chi pensavate ci fosse sul podio? Gesù?
Quasi. Con Hendrix la chitarra segna il suo punto di non ritorno. Il suo anno 0. Prima e dopo Hendrix.
Vi basti sapere che “God” (DIO), ovvero Clapton ai tempi dei Cream era considerato il più grande chitarrista di tutti i tempi. Nessuno poteva avvicinarsi a lui. Ma un giovane ragazzo cresciuto in USA e a Londra da nemmeno 1 settimana si presentò a una festa dei Cream con una richiesta semplice e azzardata: “Suonare con DIO”.
Dopo grasse risate lo accontentarono e DIO morì. Hendrix suonò Killing Floor, pezzo storico di un altro gigante, Howlin’ Wolf, che DIO stesso considerava sin troppo complicata, ma questa non era una semplice cover. Era proprio qualcosa di completamente nuovo. Considerato il classico repertorio di Hendrix (morsicate alla chitarra, suonare dietro la schiena o tra le gambe, a occhi chiusi e con una forza e velocità ineguagliabili).
Finita l’esibizione la gente urlava dal panico “DIO è morto!”. DIO scese dal palco con le mani tremanti e si accorse di non essere altro che un giocattolo nelle mani di quel giovane ragazzo.
Little Wing è la quint’essenza a 6 corde.
BONUS
Frank Zappa
Se King è il RE ed Hendrix è la Forza inarrestabile della NATURA. Zappa è l’Universo.
Non importa che voi siate molto bravi o facciate schifo. Oltre tutti noi c’è solo un chitarrista la cui mancanza è come una voragine che mai si chiuderà.
Vi basti sapere che fu proprio Zappa a consigliare a Hendrix di utilizzare effetti sulla chitarra quali il FUZZ e il DELAY. Con una semplice chiacchierata ha cambiato la musica per sempre mentre con lo strumento in mano l’ha forgiata.
Senza dimenticare che Zappa poteva suonare tutti i generi spesso e volentieri si è divertito a fonderli nei suoi album, ognuno con la propria magica essenza e ironia. Frank è sempre stato 10 passi avanti a tutti, ha misurato la flessibilità della musica e l’ha stravolta facendola divenire un mero giocattolino.
Il più grande dei Geni.
Una classifica con nomi che solitamente non si leggono. Bella!