Robocop di Frank Miller – Recensione

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Robocop Frank Miller, serve dire altro?

STORIA

robocop frank miller

Detroit si sta spezzando. La città è invasa da orde di criminali e corrotti che dettano nuove regole. La polizia non ha mezzi sufficienti per “servire e proteggere” il cittadino e per questo abbandona le strade rifugiandosi nel suo alto castello. Ma non tutti si nascondono.

Robocop infatti, nonostante il continuo attacco dei media e dell’industria, continua ad essere in servizio ma è ormai diventato obsoleto e sta per essere sostituito…a sua insaputa!

Doveva essere la sceneggiatura originale di Frank Miller per il secondo capitolo di Robocop ma purtroppo in quel di Hollywood non volevano un film del genere e così stravolsero l’immenso lavoro del fumettista americano (eccitatissimo di poter collaborare con l’industria del cinema che da sempre ha bistrattato il fumetto e adesso chiedeva proprio aiuto ad uno dei suoi protagonisti!).

Tuttavia Steven Grant ha riadattato i testi di Miller regalandoci una piccola perla davvero incredibile (considerate pure che io ho visto il primo Robocop ma non mi è piaciuto per niente).

Ci tengo a precisare che quest’opera può essere letta tranquillamente senza aver visto neanche mezzo fotogramma del primo Robocop.

Bellissimo il personaggio della dottoressa, il principale antagonista, che vuole trasformare Robocop in un personaggio, un modello e vuole eliminare quanto è rimasto dell’uomo, Alex Murphy, che ora dovrà piegarsi completamente alla nuova società e alle sue nuove leggi, tutte approvate dal nuovo “governo”.

Ma il suo vero obiettivo è sostituire Robocop, l’ultimo baluardo di una giustizia ormai affossata da quel “buon senso civile e politicamente corretto” che sta divorando l’Occidente e non solo…

Miller inoltre, come già fatto in molte altre sue opere rappresenta i media, in particolare i telegiornali, come uno spettacolo dove la verità è l’ultimo dei problemi, il gossip, il sesso e la violenza sono il piatto forte.

Ed è proprio dai media che parte la crociata anti-Robocop…

Chi se ne frega se è esplosa una centrale nucleare in Texas e brucerà per 6 mesi o cosa importa se la vecchia Detroit sarà presto abbattuta e soppiantata dal nuovo paradiso “Delta-City”.

Altra critica aspra di Miller è nei confronti della psicologia che in mano a certe persone è uno strumento di potere al pari della religione (come diceva il buon Machiavelli!).

Insomma tanta ma tanta carne al fuoco!

Robocop Frank Miller

DISEGNI

robocop frank miller

Juan Jose Ryp disegna magnificamente tanto Robocop quanto la Detroit sporca e malata voluta da Miller. Coadiuvato anche da colori accesi ed esagerati in linea tanto con la storia quanto con i disegni.

La ricerca maniacale del dettaglio e la ricaduta nello splatter sono parte essenziale di quella satira e occhio critico che da sempre caratterizzano i lavori del grande Frank Miller.

Da notare poi la frammentazione della tavola davvero spettacolare!

CURA EDITORIALE

robocop frank miller

Volume brossurato di 17×26 cm con 240 pagine tra storia, copertine ed extra il tutto a 20€. Meglio di così non si poteva chiedere! Vi lascio comunque il sito della Magic Press così potete vedere coi vostri occhi.

Robocop Frank Miller

  • 8/10
    Storia - 8/10
  • 8/10
    Disegni - 8/10
8/10

Riassunto

Frank Miller scrisse all’epoca la sceneggiatura per il secondo lungometraggio della nuova serie Hollywoodiana del momento: Robocop. Ma i capoccia di Los Angeles ritennero l’opera di Miller troppo violenta e scomoda, così la tagliuzzarono e riadattarono a modo loro creando quell’aborto che fu Robocop 2. Ma grazie a Magic Press anche in Italia giunge l’adattamento a fumetti di quella violenta e controversa sceneggiatura che si rivela essere Miller al 100%, quindi azione esagerata, dialoghi taglienti e satira sociale pesantissima. Stupendo!

Riccardo Maggi

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