Milan Gamesweek 2017: Intervista a Dead Pixels [Singularis]

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Nello scenario videoludico indipendente è piuttosto comune trovare titoli pensati per la realtà virtuale. La tecnologia lanciata a livello consumer da aziende quali Oculus e HTC suscita da ormai oltre un quinquennio grande curiosità sia da parte del pubblico che da parte di un nutrito gruppo di sviluppatori indipendenti che siano. E’ però vero che la maggior parte di questi progetti proprio non sono riusciti a imporsi sul mercato, ma alla fine è il ruolo dei “pionieri” quello di sperimentare per arrivare, il più presto possibile, alla “terra promessa” (che in questo caso corrisponde a meccaniche di gioco interessanti anche con un casco in testa).

Forti della vittoria al TIM#WCAP, Dead Pixels ha potuto dedicare molte più attenzioni a quello stesso progetto universitario che gli ha permesso poi di vincere la competizione prima citata. Quel progetto si chiamava Singularis e attualmente si manifesta come uno dei videogiochi indipendenti italiani più promettenti del momento.

Sviluppato interamente per sfruttare al massimo la tecnologia Vr, Singularis offre al giocatore un livello tecnico di prim’ordine unito a una direzione artistica molto ispirata. Ambientata nello spazio, l’avventura prevede di sopravvivere ad avverse situazioni che porteranno il giocatore (e il suo alter ego virtuale), a vivere forti emozioni a ridosso di giganteschi pericoli. Abbiamo quindi deciso di incontrare e intervistare Piergianni Pulito, founders di Dead Pixels che nel corso della scorsa Milan Gamesweek ci ha rivelato succose novità riguardo a Singularis.

Di seguito la video intervista con Piergianni, poco sotto il trailer di Singularis.

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.