Bubble Tea

Bubble Tea: la bevanda che sta facendo impazzire l’occidente! Negli ultimi tempi sta spopolando nelle maggiori città italiane e non solo. Ma cos'è, concretamente, il Bubble Tea?

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Da qualche tempo a questa parte, in moltissime città italiane, stanno letteralmente spuntando come funghi un numero imprecisato di negozietti che preparano una dolcissima e divertente bevanda. Una volta quasi esclusiva delle Chinatown italiane e non, ormai si sta facendo strada anche nei centri cittadini più importanti, spopolando tra grandi e piccini.

Ma che cos’è concretamente questo nettare degli Dei che ha fatto prima impazzire America ed Europa e che solo recentemente ha cominciato a prendere piede anche in terra nostrana?

Bubble Tea

(coloratissimi esempi di bubble tea con tapioca)

Il Bubble Tea è un soft drink a base di che vede le sue origni negli anni ’80 (forse per mano della allora manager della Chun Shui Tang Teahouse) nelle vicinanze di Taiwan, e pur essendo un’invenzione relativamente nuova è riuscita ad espandersi in pochissimo tempo anche al di fuori del contesto orientale in cui è nata, tanto che già nel 2000 gli Stati Uniti l’avevano definita come un futuro trend di consumo.

Conosciuto anche come Boba Tea, si pensa che il nome in realtà non derivi dalle coloratissime palline che possiamo aggiungervi sul fondo, ma dalla schiuma e dalle bollicine che si formano una volta che questo viene mescolato per amalgamare il té agli altri ingredienti
Molti lo paragonano ad una sorta di milkshake poiché la bevanda è spesso composta, ovviamente, da una base di té (che può essere verde, nero, oolong e di altri svariati tipi) a cui possono essere aggiunti uno sciroppo fruttato o del latte, per finire con le iconiche palline o “bubbles”.

Le bubbles, invece, possono spaziare dalle classiche sfere di tapioca (dalla texture gommosa e dal sapore prettamente neutro) alle popping boba, create a partire dall’alga agar agar (anch’essa praticamente insapore) e ripiene di succo, famose per “scoppiare” letteralmente in bocca una volta che vengono morse.

Tanti però sono gli ingredienti che possiamo ulteriormente aggiungere come topping del nostro drink, come ad esempio il pudding (o budino), le jelly (gelatine che possono essere alle erbe, più tradizionali, o di gusti più moderni e appetibili come il cocco e l’ananas), così come tanti sono i gusti degli sciroppi che vanno poi ad aggiungere sapore al té.

Bubble Tea

(alcuni esempi di popping bobas)
Ciò che contraddistingue la bibita da tutte le altre che possiamo trovare in circolazione, oltre ovviamente all’origine ed alla sua peculiarità di gusti e composizioni, è il fatto che possa essere gustata in qualsiasi stagione si voglia, poiché può essere preparata sia calda che fredda. Molti punti vendita arricchiscono il loro prodotto con creazioni accattivanti… perché si sa, anche l’occhio vuole la sua parte dopotutto!
E voi, avete già provato il Bubble Tea? Nella sola Milano si possono contare più di una decina di punti vendita, ma ce ne sono svariati anche al di fuori del capoluogo lombardo.

Bubble Tea

(nessuno è immune alla bubble tea mania, nemmeno l’autrice dell’articolo. Foto scattata dalla stessa al Bubble-Lab di Torino.)
Fateci sapere cosa ne pensate!

 

(fonti: the Spruce, Bubblelogy)

Riassunto

Negli ultimi tempi sta spopolando nelle maggiori città italiane e non solo. Ma cos’è, concretamente, il Bubble Tea? Scopriamolo insieme!

Eleonora Mei

Appassionata lettrice e divoratrice di pressoché qualsiasi genere videoludico, gira l'Europa lavorando alle convention del fumetto. Sopravvive bevendo Bubble Tea, venerando Park Choa e sognando un giorno di poter mettere su un allevamento di Shiba Inu tutto suo. Non toglietele Aliexpress, è un avvertimento.