Perche Twilight o si ama o si odia? In occasione del compleanno della Stewart, parliamo della saga cult che ha diviso milioni di fan in tutto il mondo.

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The Twilight saga: sentendo queste parole, tutti noi probabilmente sappiamo di cosa si sta parlando.
Della saga scritta da Stephenie Meyer  diventata cult in tutto il mondo e che ha scatenato la vampiromania.

Ma perché Twilight è tanto amato ma anche tanto odiato?
La Meyer ha senza ombra di dubbio ridefinito i canoni dei vampiri.
Chi era già amante del genere era abituato all’affascinante ma sanguinario Dracula o all’ammaliante Lestat.
Insomma un altro genere di “succhiasangue”.
Ancor prima ricordiamo Bela Lugosi nei panni di Dracula.

Cos’è cambiato?
Le caratteristiche che rendevano i vampiri così affascinanti sono state capovolte, non più le sanguinarie creature notturne che toglievi di mezzo con aglio e acqua santa ma vampiri che brillano alla luce del sole e, dulcis in fundo, “vegetariani“.
No, non mangiano verdure ma si nutrono di sangue animale anziché di quello umano.
Ovviamente nella serie esistono anche questo tipo di vampiri, i più diffusi a parte i Cullen e i loro cugini.

C’è un’altra cosa che ha fatto storcere il naso a molte persone, l’annichilimento di Bella di fronte all’abbandono di Edward. Non solo smette di vivere ma inizia a ricercare il pericolo pur di vederlo nelle sue “visioni”. Questo di certo non è un bell’esempio da seguire. Chi non ha sofferto per amore anche in maniera molto forte? A molti sarà capitato ma molte ragazzine davanti a questa lettura cosa possono imparare?
Senza contare che Bella orbita intorno a Edward, come se egli fosse il suo sole. Se da una parte sembra una cosa molto romantica, dall’altra risulta quasi malata che una ragazza di appena 17 anni rinunci alla sua vita, alle sue passioni e quant’altro in funzione di un uomo.

Detto questo Twilight ci mostra anche dei valori perduti, forse troppo accentuati. Sto parlando di Edward e del fatto che voglia sposare Bella prima di trasformarla o di consumare un rapporto intimo con lei. Un po’ questa cosa ci piace diciamocelo ma dall’altro lato schematizza troppo certe cose (il contrario di 50 sfumature praticamente), relegando la donna (e qui anche l’uomo) all’essere “puri” sino all’unione del matrimonio.

C’è dell’altro però, Bella ha questo forte desiderio di essere trasformata. E qui possiamo vederci un messaggio positivo in realtà.
Non so se fosse o meno nella mente della scrittrice ma anche noi siamo giornalmente alla ricerca della trasformazione e Bella dichiara che dopo di essa sente finalmente di appartenere a qualcosa, non si sente più sbagliata e la troviamo più determinata. Quindi non solo per stare vicino al suo amore per sempre ma la trasformazione vista come cambiamento, come migliorare se stessi e trovare la propria stabilità.

Poi ci sono le altre storie che si intrecciano a quelle dei due protagonisti.
Non possiamo non citare Jacob, il licantropo (in realtà mutaforma, per essere corretti) innamorato di Bella. Anche lei prova innegabilmente qualcosa per lui ma l’amore per Edward è troppo forte.
Ma senz’altro Jake è uno dei personaggi positivi della saga, riporta luce nel mondo della protagonista quanto non ha più speranze.
E poi il colpo di scena: Jacob che si innamora di Renesmee, la figlia di Edward e Bella, per l’imprinting. Infatti anche se è ancora una neonata, Jake diventa una sorta di protettore per lei e capiamo quanto questa forma d’amore sia totalmente pura (sì la purezza sembra essere particolarmente importante nella saga).
Molto interessanti anche le storie di Rosalie, violentata dall’uomo che pensava di sposare e della sua riluttanza nell’essere un vampiro.
Alice e Jasper, la prima uscita da un manicomio e il secondo reduce di varie guerre, sia da umano che da vampiro.
La difficoltà di quest’ultimo nel diventare “vegetariano”, quando nel secondo libro sta per mordere Bella.
Per non dimenticare Carlisle, ormai immune all’effetto del sangue, superato dal desiderio di aiutare le persone grazie al suo lavoro di medico.
Vampiri ma anche persone, con tante sfaccettature e storie alle loro spalle.

Detto ciò, probabilmente questi cambiamenti non sono andati giù ai più puritani del genere che continuano a preferire i libri di Stoker e della Rice (e come dargli torto) ma io ammetto senza vergogna di essere una fan della serie di Twilight.
Certo ero adolescente quando ho letto i libri e iniziato i film ma li guardo sempre con molto piacere e devo dire che ricordo che ne ero veramente ossessionata.
Twilight non solo ha avvicinato tantissimi giovani alla lettura ma ha anche creato una rete tra le persone.
E non si è fermato a questo, ha riportato in auge i vampiri.
Centinaia di libri sono usciti in quel periodo e, per quanto molti non siano degni di nota, ce ne sono stati altrettanti validi.
Per lo più urban fantasy ma citiamo per esempio la serie de L’accademia dei vampiri di Richelle Mead o quella de Il diario del Vampiro di Lisa Jane Smith (almeno i primi 4 libri), o ancora Marked di PC e Kristin Cast.
Potrei andare avanti con la mia lista ma siamo qui per analizzare il fenomeno Twilight e per trarne le dovute conclusioni.
Twilight non sarà forse il migliore libro mai scritto ma senza dubbio è una lettura affascinante, intensa, con personaggi che ti rimangono dentro e una buona dose di romanticismo.
Ma una cosa dopo tanti anni l’ho imparata, è vero… Twilight o si ama o si odia.

Vincenza Lancione

Vincenza Lancione

Viky (alias Vincenza Lancione) è una lettrice compulsiva. Ma siccome questo non le basta, divora serie tv e film a non finire. Da sempre amante del Giappone e di manga e anime (e sushi!). Ha un sito letterario e ha pubblicato vari racconti in delle antologie. Vede il mondo attraverso lenti verdi dalla forma di farfalla.