Doppio Gioco Press

PJN Presenta: Doppio Gioco Press La nostra intervista con Davide Malvestuto di Doppio Gioco Press

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Amici di ProjectNerd, vi do il benvenuto ad una nuova edizione della nostra rubrica PJN Presenta.

Oggi con noi Davide Malvestuto di Doppio Gioco Press.

La Doppio Gioco Press è reduce da un’ottima partecipazione al Modena Play, nel quale ha presentato alcune novità del suo catalogo, parliamo di:

The Frog Kiss – Il Principe Ranocchio di Martino Chiacchera
Un divertente gioco per tutta la famiglia, di destrezza, ingegno e abilità. Scegli la tua rana, salta sulle ninfee, spostandole in modo da bloccare gli altri, e cattura gli insetti che aleggiano nello stagno con la tua lunga lingua srotolabile. E, al momento giusto, non dimenticare di andare dalla Principessa e baciarla!
Tipologia: Destrezza – Target: tutti (gioco family) – Durata: 10-15 minutes Giocatori: 2-5 Età: 6+

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Campus Cafè di Pasquale Facchini
Nel Cafè del campus universitario, in qualità di studente lavoratore, utilizza i tuoi dadi nel miglior modo per ottimizzare la preparazione del cibo e soddisfare le ordinazioni dei clienti nel minor tempo possibile, così da ottenere laute mance. Ma attento, la competizione è spietata: non farti soffiare le commesse dagli altri studenti-lavoratori e cerca di guadagnare il titolo di impiegato del mese (e la conseguente gratifica monetaria)!
Tipologia: Piazzamento Dadi – Target: tutti (mod. Base)/soft gamers (mod. Avanzata) – Durata: 20-30 minuti Giocatori: 2-5 Età: 8+

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Simphony di Angelo Tonin
Porta la tua compagnia sul palco e unisciti alle altre, a formare un’Orchestra! Scegli gli strumenti migliori a disposizione in ogni partita con un draft, piazzali nella posizione ideale per la loro acustica, ed infine suona … la Sinfonia (così da totalizzare più Punti Vittoria)! Ogni strumento suona in un modo diverso, ogni Spartito cambia, ogni partita è sublime!
Tipologia: Strategia – Target: soft gamers (mod. Base) / hard gamers (mod. Avanzata) – Durata: 40-60 minuti Giocatori: 2-6 Età: 12+

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Z: Benvenuto Davide e grazie dell’intervista
D: Grazie a voi per l’opportunità che ci state dando di raggiungere il grande pubblico. Doppio Gioco Press è una realtà recente e, pertanto, non troppo conosciuta, ma ha grandi progetti!

Z: Come nasce Doppio Gioco Press?
D: Nasce da una grande passione e dalla odierna difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro dei giovani italiani. Io ad esempio di formazione sono un fisico, ma sembra che l’unico modo di lavorare dignitosamente nel mio settore sia quello di trasferirsi all’estero (ed un discorso analogo vale anche per i miei soci). D’altro canto siamo tutti giocatori appassionati, ed uno dei nostri sogni nel cassetto era appunto quello di creare una realtà editoriale di qualità. Alla fine ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo dati da fare!

Z: Come è composta la Doppio Gioco Press?
D:
Per il momento c’è una classica divisione dei compiti: io, che play-testo da quasi 15 anni anni giochi editi (vedere ad esempio i ringraziamenti di Terra Mystica, tanto per citare un classico), mi occupo della ricerca e dello sviluppo dei prototipi (inclusa la stesura del regolamento) come pure di seguire la produzione (che ovviamente è operata da soggetti industriali). Invece i miei 3 soci (ma 2 di loro hanno un secondo lavoro) si occupano del lato amministrativo, contabile e della gestione del negozio di Doppio Gioco, che preesisteva alla fondazione della casa editrice, oltre che della segreteria e della gestione del magazzino. Uno di loro è anche un informatico e gestisce il sito online. Oltre a questo vi sono una serie di collaboratori esterni, che speriamo di assumere una volta ingranditi (ad esempio non posso evitare di citare (o mi uccide): la disegnatrice & grafica Marina Fischetti).

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Z: Qual’è stato il vostro primo gioco e quale invece è quello a cui vi sentite più legati, affettivamente parlando?
D: Non abbiamo avuto un nostro primo gioco. Questo perché siamo partiti subito con le idee chiare. Dato che la creazione della società non è stata incidentale, a fine Gennaio ci siamo formati ed a Febbraio, nel giro di una ventina di giorni, ho selezionato i 3 prototipi che sarebbero poi diventati: The Frog Kiss, Campus Cafè  e Symphony, cioè i nostri primi titoli. Affettivamente sono legato a tutti: ci ho lavorato per mesi, facendo decine di partite di play-testing, finché non sono stato del tutto soddisfatto del comparto regolistico e della qualità dei componenti. La maggiore soddisfazione per uno sviluppatore è quando un autore gli viene a chiedere consiglio perché ha dubbi sul funzionamento di una regola del proprio gioco.

Z: Il Play Modena è appena passato, la domanda è obbligatoria… quale vostro gioco è stato il più apprezzato dal pubblico?
D: Questo dovete dircelo voi! In ogni caso, il gioco può venduto è stato, a sorpresa, Symphony. Tuttavia Campus Cafè l’ha seguito di una strettissima misura (4 o 5 scatole in meno). Devo dire che The Frog Kiss è stato un po’ penalizzato dal fatto che quest’anno al PLAY c’era una padiglione riservato ai bambini e di questi, nei padiglioni normali, se ne sono visti pochini. Nonostante questo ha tenuto bene e, dalla vendita diretta ci siamo potuti rendere conto che è valido come gli altri due titoli.  

Z: Considerazioni sul Play Modena appena concluso?
D: In sostanza, ci stiamo facendo le ossa. Nel nostro Padiglione (che era quello dei big) abbiamo visto che mentre i giocatori andavano agli stand delle altre case affermate già ben consapevoli dei titoli in uscita e già pronti all’acquisto, da noi passavamo, si fermavano a provare le demo incuriositi dalle ambientazioni originali e dalla grafica accattivante e poi venivano letteralmente conquistati dal gameplay. Quasi tutti quelli che hanno giocato ai nostri titoli li hanno acquistati, mentre quasi nessuno è venuto a comprare direttamente il gioco senza provarlo. Questo da un lato significa che dobbiamo ancora farci conoscere (e di occasioni ne abbiamo avute ancora poche), dall’altro che i nostri sono titoli di qualità (vox populi vox dei).

Z: Qual è il vostro titolo che, secondo voi, dopo il Play sarà il gioco di punta?
D:  Tutti, o per meglio dire, ciascuno sarà un gioco di punta nella sua tipologia rispetto alle controparti dei nostri concorrenti (e di giochi originali al PLAY se ne sono visti pochini, secondo alcuni recensori). Abbiamo appositamente cercato di aumentare il ventaglio della nostra offerta pubblicando titoli adatti per tutte le tipologie di giocatori: dal family/party gamer, al casual gamer, all’hard gamer. Tutti i nostri giochi hanno regolamenti modulari che permettono di aumentare a piacere la complessità, secondo i gusti del giocatore.  Ovviamente, visto che appartengo alla bella scuola tedesca, ho evitato giochi con una componente, anche minoritaria, di alea (Campus Cafè è un gestionale di dadi: lo dico per chi si astiene dal comprarlo nel timore che sia un gioco di dadi).
Quando ho un gruppo che vuole giocatore sono contento di tirare fuori i ranocchi linguacciuti quando ci sono dei bambini al tavolo (che letteralmente impazziscono per le lingue srotolabili). Oppure corro a servire i clienti al tavolo se ho dei giocatori che hanno iniziato a giocare da poco o che non vogliono impegnarsi a fondo (anche se le Regole Avanzate di Campus Cafè sono adatte a veri hard gamers). Infine prendo il mio Violino e a agito soavemente il mio archetto ogni volta che trovo dei degni avversari ovvero dei games incalliti. Ognuno di questi giochi mi ha dato delle reali soddisfazioni, sia nello svilupparli, sia, soprattutto, nel giocarli.

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Z: Novità per il 2018?
D: Ovviamente tutto dipende dal successo dei titoli appena usciti, visto che dobbiamo monetizzare. Tuttavia, considerando che la prestampa da fiera è andata esaurita in tempi brevissimi, penso di poter fare un quadro ottimistico del 2018.
Per Essen usciranno (forse 2) titoli leggeri, sia per darci tempo di piazzare le 6.000 copie prodotte dei nostri giochi appena editi e fare cassa, sia perché i tempi di sviluppo sono limitati (e quello che vogliamo evitare più di ogni altra cosa è un prodotto difettoso perché fatto in fretta). Inoltre ad Essen ci concentreremo soprattutto sul presentare anche all’estero i 3 titoli usciti a Modena, che, essendo in edizione multilingua, sono pensati anche per il mercato spagnolo, francese, tedesco, anglosassone e nordamericano. Fra i titoli leggeri ci sarà senz’altro un divertente gioco Zombesco di Walter Nuccio (autorità nel campo del game design) e, forse (incrociamo le dita), un party game di Dario Massa. Folgore! Non voglio dire altro!
A Modena PLAY 2019 invece dovrebbero uscire i titoli medi e complessi (purché di durata contenuta: non abbiamo intenzione di pubblicare giochi della durata superiore all’ora). Abbiamo messo l’occhio su un prototipo di Sergio-Enrico Godina che dovrebbe richiamare l’atmosfera di Terra Mystica, ma con meccaniche molto innovative. Abbiamo anche in visione un bel prototipo di Tommaso Battista, l’acclamato autore di Barrage, in cui un gruppo di eroi (con poteri asimmetrici) dovranno svolgere missioni in una terra costellata di tesori e di feroci Draghi (che saranno mossi dai giocatori stessi con lo scopo di ostacolarsi a vicenda). Stiamo valutando anche un prototipo di Federico Marcucci, con ambientazione magica-alchemica e basato sulla gestione della mano e sulla sinergia/combo degli effetti di gioco. Infine il posto del family è ancora vacante (e potrebbe rimanere tale, visto che è un mercato a parte). Probabilmente a Lucca/Essen le demo di questi prototipi saranno in prova (suppongo in una versione non del tutto definitiva).

Z: Progetti Futuri?
D: Tanti. Innanzitutto, ingrandire l’organico. Secondariamente, creare una nostra rete di distribuzione nazionale (e questo processo è già in corso). Infine, fare accordi con partner stranieri, in modo da avere accesso in maniera più o meno stabile anche ai restanti mercati occidentali (con l’idea di espandersi in futuro anche nell’estremo oriente). Il nostro più grande obiettivo è però quello di arrivare a pubblicare una decina di titoli l’anno (e non parliamo di mere localizzazioni, ma di titoli editi). Siamo stufi di vedere case editrici italiane che si limitato a localizzare i successi stranieri, ignorando il genio degli autori italiani, solo perché perseguono guadagni facili e sicuri senza avere il coraggio di investire sul nostro paese.

Z: Ringraziamo Davide Malvestuto per la sua disponibilità
D: Grazie a voi ed un saluto a tutti le giocatrici ed a tutti i giocatori. Per aspera … ad astra!

Vi ricordiamo di seguire Doppio Gioco Press sui suoi canali social e sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sui loro prodotti.

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Ignazio Piras

Da che ha ricordi... ricorda di essere un NERD