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Ignoranza e sfacciatezza bocciano Battlefield V Quando l'utenza è più acculturata delle compagnie che producono videogame

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Sapete, raramente mi capita di voler scrivere articoli simili, questo perché in realtà, do per scontato, che l’utenza non sia così tanto intelligente e non mi faccio sorprendere.

Questa volta però questo tipo di casi sono decisamente rilevanti per essere passati inosservati, e volevo condividere con voi la delusione che si prova nel leggere commenti simili e vedere i Non mi piace che pareggiano i Mi piace.

Analizzando i commenti su Youtube si puo’ notare di come l’utenza si lamenti dell’accuratezza storica inesistente di Battlefield V. Non mi metterò a fare screen, né a scrivere in maniera diretta i commenti, perché tanto li potete trovare cercando il trailer esteso di gameplay sul Tubo di Battlefield V. La cosa che più mi ha sorpreso, è che ci sono persone che si sono indignate nell’aver visto una donna combattere in guerra, pretendendo che queste non abbiamo mai combattuto, di conseguenza che questo nuovo Battlefield non sia storicamente accurato.

Capite che è una cosa che non ha senso; Battlefield si è sempre servito della storia reale per creare mondi fittizi che di analogo con la realtà non avevano quasi nulla, come potete notare dai Tweet del giornalista di Game Informer.

Inoltre la stessa DICE ha dichiarato di aver sempre messo in prima linea il divertimento rispetto all’accuratezza storica.

Come se poi, le donne non avessero mai preso parte alla guerra di loro iniziativa, un primo esempio che mi viene in mente sono i partigiani. Vi ricordo poi che nel trailer di gameplay, vediamo delle uniformi abbastanza grezze, una protesi al posto del braccio e dei tatuaggi sul viso. Non è detto che quel personaggio sia parte dell’esercito ufficiale, potrebbe bensì essere una resistenza.

Non sappiamo molto, anche perché ragazzi, parliamo comunque di un trailer. Esatto, un trailer, ancora nessuno ha il gioco tra le mani, nessuno l’ha provato con mano, non sappiamo nemmeno quante storie saranno presenti nel gioco. Per rinfrescarvi la memoria, DICE ha optato per “War Stories”, frammenti di storie da raccontare e stando a delle concept art parliamo di una Rotterdam devastata, Nord Africa e una Francia distrutta dalle macchine da guerra. C’è persino un soldato tedesco che attraversa una catena montuosa con la neve. Ed una delle storie su cui DICE ha deciso di approfondire è ambientata in Novergia nel 1942 con una giovane donna della resistenza.
Ci sono alcuni che si stanno addirittura lamentando del comparto grafico, “troppi colori, questa è la guerra mondiale?” io penso che, non è che “questa è la guerra mondiale”, io direi piuttosto che questo è come un gioco si evolve. Questa è un ottima resa grafica. Sicuramente c’è un discreto cambio di toni e tonalità rispetto ai precedenti capitoli, ma è una cosa che non mi ha provocato dispiaceri. E’ pur sempre un gioco, alla fine. Se si vuole realismo, in tutti i sensi, grafica compresa, dobbiamo andare a giocarci un ArmA 3.

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Battlefield V sarà disponibile il 19 Ottobre 2018 su PC, PS4 e Xbox One.

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Manuele Musso

Scrittore improvvisato tra romanzi, sceneggiature e testi brevi. Ama i videogiochi, sarebbe capace di scrivere qualsiasi cosa su questi. Tende a guardare di più all'interfaccia di un videogioco piuttosto che al gameplay in sé, senza contare che pensa solo a quanto è smussato un poligono.