Shockdom pubblica un nuovo volume che va ad arricchire la collana YUM! dedicata dedica ai più piccoli: il volume sarà disponibile in fumetteria e libreria a partire dal 10 maggio “Maestro Noah e le paure della Buonanotte“. La storia è stata scritta da Oriana Staiano e Daniele Lombardi e disegnato da Francesco Castelli coi colori di Tommaso Valsecchi.
La storia è dedicata ai più piccoli e ha lo scopo di aiutarli a superare le paure tipiche della loro età, l protagonista è appunto il Maestro Noah: una saggia e anziana tartaruga che insegna nella scuola della Città dei Giocattoli. È circondato da trenini, orsetti, soldatini, robot, bambole e ogni giorno gli aiuterà ad affrontare una paura. In questo volume troveremo due storie:in una il trenino affronterà la paura del buio e nell’altra la tartarughina (nipote del Maestro Noah) vincerà i brutti sogni. Vi ricordo che questo è solo il primo della serie e ne seguiranno altri.
Questa nuova serie è stata presentata ufficialmente durante il Napoli Comicon, vi riportiamo alcune stralci della presentazione.
La responsabile editoriale di YUM! e di Shockdom Chiara Zulian spiega:
“Il momento della nanna è, in molte famiglie, vissuto quasi come un dramma: il bimbo non vuole saperne di andare a letto perché ha paura di fare brutti sogni, la propria bambina sembra terrorizzata al solo pensiero di rimanere da sola perché, appena mamma e papà se ne vanno, le ombre della sera diventano mostri paurosi. Sono alcune delle paure più diffuse dei bambini e, se vi siete riconosciuti, allora Il Maestro Noah potrà aiutarvi. In questo particolare volume vengono illustrate tecniche mentali che aiutano i bambini a trovare in loro stessi la calma e la forza per superare queste paure. Il maestro Noah, una simpatica e anziana tartaruga, spiegherà passo passo come fare.”
“Il progetto Il Maestro Noah lo avevo in mente dal 2009, in tutti questi anni ero alla ricerca di uno sceneggiatore adatto a esprimere nel modo giusto ciò che avevo in mente. Io sono una professionista in PNL e scrivo libri, ma un conto è scrivere libri tecnici e su come fare ad usare la mente: un altro è saper scrivere una storia. Un anno fa conobbi Daniele, lessi una sua sceneggiatura e mi piacque, così gli parlai della mia idea. Insieme abbiamo elaboratore le storie, lui il racconto e io poi perfezionando la linguistica e inserendo la tecnica. Dovevamo scegliere un disegnatore, ne avevo in mente qualcuno, poi visto il curriculum di Castelli scelsi lui. Abbiamo avuto poco tempo per realizzare il tutto, ma la professionalità, la concentrazione e la voglia di realizzare il progetto, hanno fatto sì che tutto accadesse. Io credo in questo progetto. Si può tranquillamente dire che è unico, non esiste un libro strutturato alla stessa maniera. In libreria potrete trovarne a migliaia di simili, ma nessuno, fino a oggi, ha pensato a un progetto uguale. La mia esperienza in generale e quella con i bambini mi ha portata alla realizzazione del Maestro Noah. Ho voluto che i bambini si immedesimassero totalmente nei personaggi che, di volta in volta, devono affrontare le paure. Così al posto del nome del giocattolo principale, ci sarà uno spazio in cui scrivere il nome del bambino a cui si sta leggendo la storia. Ci sono delle indicazioni in verde, proprio dentro la storia, che aiuteranno il lettore a esprimere al meglio la lettura, alcuni movimenti, silenzi aiutano a preparare la mente ad apprendere la tecnica successiva. Ci sono parole messe in grassetto e intere frasi in corsivo, ogni particolare ha un nesso, nulla è lasciato al caso. Sono abituata da 24 anni a lavorare con le persone e ad usare la mia mente in modo consapevole, questo mi permette di scegliere e di costruire nel verbale, paraverbale e non verbale, tutto ciò che è necessario per facilitare l’apprendimento delle persone con cui lavoro. E questo libro ne è l’esempio.”
A Daniele Lombardi il compito difficile di strutturare, insieme a Oriana Staiano, una storia convincente all’interno di un lavoro del genere che non ha davvero precedenti:
“Lavorare a Il Maestro Noah è stato intrigante e nostalgico allo stesso tempo. Sono un grande fan della letteratura per ragazzi: Stevenson è un modello, la Rowling un’ispirazione, Calvino un ponte perfetto tra giovinezza ed età adulta. Retrocedere di una fascia d’età, e affrontare la narrativa d’infanzia, mi ha invece riportato a quelle prime letture voraci di quando bastavano poche parole e pagine coloratissime per immergermi completamente in un altro mondo, approcciando quell’ intimità tra personaggi e lettore che solo la condivisione di storie e avventure può dare.E tuttavia Oriana Staiano, professionista del settore PNL ed esperta formatrice, mi ha coinvolto in un progetto che si rifà sì a quelle storie, ma guardandole sotto una nuova luce. L’idea è quella di dare un insegnamento che si possa apprendere in tempo reale seguendo (e imitando) di pari passo le vicende dei personaggi, sostituendo quindi alla morale finale tradizionale una progressione che unisca racconto e competenze. Personalmente, la sfida maggiore è stata proprio quella di abbinare il linguaggio tecnico alle strutture lessicali semplici richieste dal target d’età, non perdendo mai di vista i grandi obiettivi del libro: fornire strumenti pratici per il superamento delle paure più comuni, intrattenere, imparare divertendosi. E chi meglio di piccoli giocattoli parlanti e tartarughe sagge e rilassanti, per svolgere un compito tanto arduo?”
Francesco Castelli ha dato forma alle idee sviluppate:
“L’entusiasmo di Oriana per questo progetto mi ha subito trascinato in questa nuova avventura. Lavorare su questi personaggi non è stato affatto facile: È stata una bella sfida, creare immagini semplici ma accattivanti e nello stesso tempo relazionabili a momenti ben specifici della vita di un bambino. Ammetto che disegnare un trenino che si abbraccia o che si mette le mani sul cuore non mi era mai successo e Oriana è stata sempre ben attenta che tutto fosse fatto bene e senza lasciare nulla al caso. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta! Ho anche cercato di dare un senso alle forme che descrivono i personaggi ad esempio il maestro Noah che ha delle forme rettangolari per dare l’idea di una persona molto sicura di quello che fa, molto ancorata a terra, un po’ come l’incredibile Hulk ma con la forza dell’esperienza. Ringrazio anche Tommaso (Valsecchi, ndr) per il prezioso supporto che mi ha dato con i colori.”