ATTENZIONE SPOILER: Il seguente articolo contiene SPOILER su Old Man Logan Annual #1 di Ed Brisson, Ryan Cady, Simone Di Meo e Hayden Sherman, in vendita da pochi giorni negli USA
Nel mondo di Old Man Logan, creato originariamente da Mark Millar e Steve McNiven ormai dieci anni fa, i supereroi sono quasi tutti morti e l’iconografia che si sono lasciati dietro è stata presa e distorta da criminali intenzionati ad incutere timore nella gente comune. Si tratta di una tragica corruzione di simboli usati in passato per trasmettere speranza e sicurezza. Un gruppo di feroci malviventi introdotti dopo qualche tempo in questo futuro distopico ha scelto un simbolo che rappresenta l’opposto: la paura. Questi hanno sparso i loro ideali di odio tramite le tattiche usate da Frank Castle, un anti-eroe a lungo creduto morto.
I Punitori, questo il nome che hanno scelto, hanno tolto all’iconico simbolo del teschio quella parte di eroismo, usandolo come monito di morte per tutto ciò che si muova. In Old Man Logan Annual #1, Frank Castle torna per reclamare il titolo di unico e vero Punitore, ricordando ciò che lo aveva spinto ad intraprendere la strada del vigilantismo. Per fare ciò combatterà fianco a fianco con uno dei suoi più vecchi nemici/amici: Logan.
Frank, ormai vecchio e lontano dal toro scatenato che era un tempo, non riesce a resistere molto contro la gang di oppressori che gli hanno portato via tutto. Riesce però a rimanere in piedi abbastanza da aiutare Logan a liberare il bambino rapito dai Punitori e da recuperare i ricordi e le foto della sua famiglia defunta. E infine, invece di morire in un’accesso d’ira spinto dalla sua forza primordiale come ci si aspetterebbe, Frank si lascia semplicemente andare. Una guerra che sembrava non avere fine si conclude così con un sussurro e uno straniante momento di pace.
Anche se è straziante aver visto Frank Castle fare una comparsa così breve e commovente, ciò apre le porte alla possibilità di vedere nuove storie di questo tipo nel mondo di Old Man Logan in futuro. Questo Annual #1 ci ha mostrato come la fine non debba sempre arrivare con un crescendo di ultra violenza o dopo lotte contro nemici letali, anche se è quello che ci si aspetterebbe per la morte del Punitore. A volte tuttavia un eroe può scegliere semplicemente di andarsene in silenzio, donando a quelli che gli sono stati vicino un ricordo piacevole e la speranza che forse la sua storia possa continuare a sopravvivere.
Fonte: CBR