Avengers: Endgame: La recensione del film Marvel il film più atteso del 2019 sbarca in sala, con un carico di aspettative altissime, riuscirà a mantenerle?

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Avengers: Endgame ha finalmente fatto il suo approdo in sala, è sicuramente il film più atteso del 2019 per distacco e lo testimoniano le persone che in questi primi giorni di programmazione hanno preso d’assalto le sale e che, fin dal giorno dell’apertura della vendita dei biglietti in preorder hanno fatto scoppiare i siti delle catene di cinema.

Questo quarto capitolo rappresenta l’apice e la conclusione di quella che è stata una macro-saga dell’universo MCU, ma anche un era per noi spettatori.  Mai prima di oggi, noi che viviamo il cinema seduti sui seggiolini, siamo stati coinvolti in viaggio così lungo, fatto di numerose tappe che ci hanno permesso di conoscere e appassionarci alle storie di personaggi che non tutti conoscevano e provenienti da un universo – quello dei fumetti- che non tutti apprezzano, ma che in questa nuova veste ha saputo coinvolgere tutti in un percorso che parte da Iron Man e che, come il film stesso ci spiega avvicinandosi all’epilogo, ci insegnerà che la fine è parte del viaggio.

Avengers: Endgame, con la sua mastodontica durata, ci prende per mano e ci accompagna lungo il viale dei ricordi, sfrutta l’introduzione di una meccanica nuova all’interno del MCU – anche se da molti già teorizzata – per riportare alla luce come tutto è cominciato e giocare con gli eventi, modificandoli e toccando le corde delle emozioni.
Il film è divisibile in due parti distinte, la prima è assimilabile quasi ad un classico heist movie, con il gruppo che si riunisce e decide di compiere l’impresa impossibile, le complicazioni e la soluzione finale, una parte dove anche i piccolini coloro che solitamente sono spalle dei big 3 come Ronin, Vedova Nera , War Machine e Ant-Man si esaltano e trovano spazio e concretezza.


Poi arriva la seconda parte, dove scendono in campo gli eroi, dove le battutine – ne parleremo più avanti – finiscono in secondo piano e i fratelli Russo decidono che è finalmente il momento di dare vita a una battaglia epica, mettendo al centro i 3 pilastri del mondo MCU  Thor, Cap e Iron Man e portando sullo schermo uno scontro visivamente appagante e complesso. Una guerra dove trova il giusto spazio, in una sequenza per molti fin troppo forzata, anche il lato femminile della casa delle idee, dimostrazione ulteriore di come il mondo dei cinecomics sia intenzionato ad abbracciare ogni genere di utenza senza distinzione alcuna.

La Marvel offre il giusto tributo in termini di tempo al team originale degli Avengers, ma ogni personaggio che abbiamo incontrato riesce a trovare il suo posto al sole,ma chi si aspettava che l’introduzione di Captain Marvel sarebbe stata la pedina fondamentale fondamentale per risolvere la matassa, rimarrà deluso.

L’argomento lasciato da parte, quello delle battutine e delle gag, meriterebbe forse uno spazio maggiore, perchè è una discussione che ha caratterizzato larga parte delle pellicole conclusive di questo viaggio, più e più volte soprattutto nella parte iniziale si ride più di quello che forse si dovrebbe, fortunatamente però come già detto queste vanno scemando con l’avvicinarsi della battaglia risolutiva, dove assisteremo comunque a momenti più “leggeri”, evitando di rovinarne l’epicità.

Il finale di Avengers: Endgame segna non solo la fine di uno story-arch, ma anche quello di una fase cinematografica, chiude alcune questioni rimaste in sospeso, prepara il terreno per il futuro e trova lo spazio per colpire lo spettatore dove è più fragile.

In un solo cinecomics ci siamo trovati a ridere e piangere, a perdere la mascella davanti a una guerra colossale fra bene e male ed esaltarci davanti a momenti attesi da 10 anni, un altalena di emozioni che funziona alla perfezione, cosa possiamo volere di più da questo genere di pellicola ?

Cosa ci prospetta il futuro?

Ora i Marvel Studios sono pronti per una nuova sfida, fino a ora Kevin Feige si è dimostrato “un visionario” indovinando sostanzialmente ogni mossa, dovrà dimostrare d’essere in grado di costruire nuove basi. Il suo MCU ora dovrà fare a meno di alcune pedine considerate fino a ora fondamentali per la riuscita dei film e si ritroverà quindi a ricostruire partendo dalle scene finali e dalle situazioni che presentano alla spettatore.
Spider-Man: Far from home con molta probabilità avrà il compito di fare da ponte introducendoci nel mondo post-endgame, le prossime pellicole sembrano destinate a introdurre nuovi giocatori sulla scacchiera come ad esempio Gli Eterni e Shang-Chi mentre alcuni dei personaggi storici invaderanno il mondo delle serie TV Disney, segno che gli Studios vogliono continuare la loro espansione e che questa sotto sotto non è la fine, ma solo un nuovo inizio.

 

  • Trama
  • Regia
  • fotografia
  • recitazione
  • Colonna sonora
3.5

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD