Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco: La recensione

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Da qualche giorno sulla piattaforma Netflix è finalmente disponibile la prima parte di Rebel Moon, ultimo lavoro del sempre discusso regista Zack Snyder

Dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli braccati dal Mondo Madre.

Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt. Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prima che le truppe nemiche del Mondo Madre arrivino ad annientarli.

Questo Kolossal sci-fi era sicuramente uno dei titoli più attesi di questa seconda parte del 2023, ma dopo le prime anteprime e la sua uscita ufficiale si è confermato anche come titolo in grado di dividere l’opinione tra chi lo ha apprezzato e chi lo ha odiato, cosa ne pensiamo noi di ProjectNerd.it ?

Partiamo dicendo che quello che abbiamo visto è il primo tassello di questo universo, manca ancora la seconda parte in uscita Aprile 2024 per poter dare una visione complessiva del progetto.Quello che abbiamo visto fino ad ora però si è rivelato un po’ al di sotto delle nostre aspettative.
Il caro vecchio Zack mette letteralmente tutto se stesso in questo film, nel lavorarci ha inserito al suo interno tutto il suo bagaglio pregresso e le sue passioni, tutti gli ingredienti che in passato lo hanno portato ad essere apprezzato. Non sempre però tutto il cuore basta quando il progetto si presenta al mondo con grandissime ambizioni come questo Rebel Moon.

Snyder prova ancora una volta a fare Snyder, pesca a piene mani da svariati capisaldi della fantascienza e del cinema, tentando di farli suoi distorcendo e costruendo il tutto con i suoi marchi di fabbrica dietro la macchina da presa, con il suo stile in grado di creare epicità sintetica. Un’opera di questo tipo però avrebbe avuto bisogno di una vena di reale epicità da cui partire, da usare come innesto da boostare con il classic Zack, una base che qui – almeno per ora – manca .

Ci sono dentro fin troppi elementi, in maniera rapidissima Rebel Moon ci trascina in una fase centrale dove introduce in sequenza molteplici personaggi, dandogli poche battute prima di unirli al party e comportarsi un po’ come se fossero tutti li insieme da sempre, arrivando al terzo atto con un gruppo che sembra unito come una boy band, ma per cui proviamo quasi zero empatia da spettatori. La speranza di fondo è che questa parte 1 sia stata concepita come un grosso intro e che la parte 2, priva del peso introduttivo , abbia più verve e una trama più epica e funzionante.

Ovviamente il difetto legato a troppi nomi e poco spazio, porta di conseguenza anche che le prestazioni attoriali non siano poi così giudicabili, emblematico il caso di Djimon Honsou, poco più di un cartonato . Ad altri attori è andata meglio come spazio in scena e background, ma rimane comunque tutto in troppo frenetico . Con tutto il materiale di questo film, se lo avessero gestito dando maggiore spazio dove era necessario, veniva già fuori una parte 2 (senza contare che esiste una snyder cut di questo film)
Dove però non ci sono attenuanti è l’uso selvaggio dello slow motion, che sappiamo tutti quanto piace a zio Snyder, ma qui è fin troppo esagerato e finisce per macellare completamente ogni tentativo di costruire un buon ritmo e della fluidità

Onestamente bisogna dirgli che in tutti i suoi difetti riesce quanto meno ad intrattenere, ma dubitiamo fosse solo quello l’intento di questa prima parte, che quindi tendiamo a considerare non del tutto riuscita, ma allo stesso tempo non una pellicola brutta

Sotto sotto ammettiamo di essere curiosi di sapere come continuerà il progetto nella sua parte Netflix, ma anche in quella crossmediale ( come per esempio quella a Fumetti) .

 

 

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD