Milan Gamesweek 2017: Intervista a Invader Studios [Daymare 1998]

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Il termine “Indie Tripla AAA” è stato recentemente coniato successivamente all’uscita sul mercato di Hellblade: Senua’s Sacrifice, titolo sviluppato e autoprodotto da Ninja Theory che ha ribadito quanto sia importante perseguire le proprie visioni creative. Tale nuovo neologismo (se si può definire tale), può essere applicato anche a Daymare 1998, videogioco creato dalla romana Invader Studios che ha ammutolito la comunità internazionale con un videogioco horror dalle meccaniche “retrò” e dalla grafica pazzesca.

Se è pur vero che l’aspetto tecnico di un videogioco non è effettivamente “il tutto” all’interno dell’opera videoludica, è pur vero che quando si assiste a produzioni qualitative del tutto simili a prodotti ad alto budget, ma prodotte da studios indipendenti dalle finanze modeste, non si può che rimanerne a bocca aperta. Daymare 1998 è un videogioco sviluppato con un Unreal Engine 4 in piena forma e che ricalca perfettamente le meccaniche di gioco che hanno decretato il successo dei Resident Evil moderni (si cita spesso RE 4 e RE 5). Sono infatti molti a definire Daymare come una sorta di tributo ai giochi di Capcom, ma è sbagliato pensare che il titolo di Invader Studios esista soltanto in relazione ai titoli nipponici.

L’opera romana gode infatti di una sua autonoma identità, riesce a distinguersi e soprattutto a farsi giocare divinamente tant’è che è difficile credere che sia una produzione indipendente. Il titolo, in sviluppo da qualche anno, è nato come sorta di alternativa al remake non ufficiale di Resident Evil 2 sviluppato sempre dagli stessi autori romani: dopo che Capcom decise di fermare lo sviluppo del remake, il team Invader non ha perso occasione per rifarsi con una nuova e sorprendente avventura che promette davvero faville.

Abbiamo quindi incontrato Michele Giannone di Invaders Studios nel corso della Milan Gamesweek 2017 per chiedergli alcune informazioni aggiuntive (e curiosità) riguardo al loro incredibile progetto. Di seguito trovate la nostra videointervista e un trailer gameplay del gioco.

Marco Masotina

Tosto come un Krogan, gli piace essere graffiante e provocante per scoprire cosa il lettore pensa dei suoi strani pensieri da filosofo videoludico. Adora i lupi, gli eventi atmosferici estremi, il romanticismo e Napoleone.