Suburra – La serie, è la prima produzione originale Netflix italiana, che riesce a regalare e produrre un buon prodotto, che non raggiunge il capolavoro, ma che alle fine lascia un qualcosa sia a livello tecnico, emotivo ed affettivo, senza pietà o rancore verso lo spettatore che ha assistito ad una piccola parte della vicenda rappresentata.
Prima di scorrere con la recensione di Suburra – La serie, vi invitiamo di cliccare “Play” su questo pezzo, che cambierà l’esperienza della lettura:
Fin dal suo rilascio il pubblico non ha espresso pareri positivi su questa produzione, classificandola come un prodotto mediocre che “inzuppava” troppo dalle produzione che ricalcavano lo stesso genere, non lasciando un impronta decisiva in questo campo che attualmente è difficile superare, vista la grande qualità che regala questo vasto mondo che tratta questi argomenti complessi da gestire e “comporre”.
Ma Suburra – La serie, non è da meno, infatti per quanto possa essere figlia di “Romanzo Criminale”, visto che entrambi sono dei romanzi meravigliosamente scritti da Giancarlo De Cataldo, carica il suo fucile per sparare cartucce con il suo volto stampato sopra, senza l’aiuto eccessivo delle opere precedenti da cui è ispirato, regalando un grande viaggio che ci trascina negli inferi romani, ricalcando e mettendo in scena tutta la violenza e la crudeltà di queste realtà che vengono raccontante con una tenacia e maestria che non invidia alcuna produzione antecedente, anche se non raggiunge livelli o vette anomale. Forse la forza di questa produzione è proprio questa.
Politica, criminali e politici vengono trascinati da eventi più grandi ed immensi di loro, che costringono ad adoperare e compiere azioni estreme e drammatiche, che anche se non sono considerate giuste, forse sono le uniche cose che possono regalare un minimo di possibilità risolutive a queste ultime.
Febbraio, corre l’anno 2008: Dopo l’annuncio delle dimissioni da parte del sindaco di Roma, il criminale noto come Samurai si ritrova in una affare grosso e difficile da risolvere: Ha solo 21 giorni per terminare l’acquisto di alcuni terreni del lungomare che riguarda la zona di Ostia, oltre che far approvare alcuni piani edilizi dal comune. Questi terreni sono infatti nelle mire delle mafie del sud Italia, che vogliono costruirvi un ‘porto’ utile al traffico di droga, che comprendono le zone di Spadino e Aureliano, che ovviamente hanno qualcosa da ridire su questo argomento.
Poche righe per introdurvi nel mondo di Suburra, che racconta le vicende appena citate in maniera argomentata e specifica, facendo vivere allo spettatore un emozione degna delle grandi produzioni, senza tralasciare nulla al caso, confeziona una vicenda intrecciata e particolare, davvero interessante ed attuale, e riesce ad inserire temi importanti che sono ormai all’ordine del giorno. Problemi vecchi come il mondo, ma che ancora oggi sono vivamente presenti e mai smorzati. Nascosti ma ben visibili a chi sa guardare.
Abbiamo accennato alla trama ed alla qualità che contiene una potenza narrativa non indifferente: Il tutto è fuso ad un livello attoriale che salta subito all’occhio, anche quello meno esperto, infatti le vicende sono messe in scena da un cast davvero eccezionale, anche se è abbastanza giovane riesce a trasmettere la giusta potenza, e anche di più, per rendere le sequenze credibili e da brividi. Dando il giusto livello emotivo allo spettatore che assiste al tutto in maniera profondo ed analitica.
Forse il punto di forza più risolutivo di Suburra – La serie, è proprio il livello attoriale e scritturale dei protagonisti, come Aureliano (Alessandro Borghi) e Spadino (Giacomo Ferrara) che riescono a coprire il livello iniziale dei primi episodi di questa produzione, che cade e non mostra i denti durante le prime sequenza, rischiando addirittura di far abbandonare il prodotto allo spettatore, che segue le vicende lente e poco risolutive che si trova di fronte inizialmente, ma per un qualcosa di non definito, c’è chi va avanti ed ammira l’esplodere di Suburra, che prospetta un futuro immenso e pieno di sorprese, non solo per la qualità tecnica, ma anche per il valore affettivo che piano piano cresce insieme ai personaggi raffigurati.
Suburra – La serie, è il primo prodotto originale italiano targato Netflix. Prova superata per quanto riguarda questa produzione, che mette in scena e sbatte in faccia allo spettatore, una Roma cruda e nuda e la racconta in maniera magistrale e drammatica, grazie non solo ad un livello tecnico buono, ma anche per una eccellente scrittura dei personaggi.
Una vicenda che nonostante le prime puntate anonime, ma non di livello inferiore, riesce a portare un buon prodotto italiano targato Netflxi, che si ispira alle produzioni precedenti come “Romanzo Criminale” e “Gomorra – La serie” riuscendo comunque a costruire solide basi che imprimono il tratto distintivo e superbo di Suburra.
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7/10
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9/10
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8.5/10
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8/10
Riassunto
Suburra – La serie è un prodotto degno di nota, e degno di essere una produzione originale Netflix italiana. Trama, fotografia e personaggi sono il filo conduttore raffinato, di una fotografia di Roma che scava nel profondo della capitale, che nonostante la sua letale bellezza, si nascondono vicende drammatiche e violente.