Intervista con l’autore premio Eisner Peter Kuper Le nostre domande al fumettista americano, vincitore con Rovine del prestigiosissimo premio del settore

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Peter Kuper è un autore di illustrazioni e fumetti apparsi sul Time, MAD, The New York Times, e il co-fondatore di World War 3 Illustrated, una rivista a fumetti a tema politico. Ha vissuto a Oaxaca, in Messico, tiene diversi corsi alla Harvard University e ha insegnato fumetto alla School of Visual Arts per oltre 25 anni. Ha inoltre realizzato l’adattamento a fumetti di una delle più importanti opere di Franz Kafka, La metamorfosi. Con Ruins ha vinto l’Eisner Award nel 2016 per il miglior graphic novel, riuscendo a costruire un successo planetario.

Attualmente in giro per l’Italia allo scopo di presentare il suo nuovo volume, Diario di New York , edito da Tunué , noi di PJN abbiamo avuto l’opportunità di fargli qualche domanda.

Quando hai scoperto la tua passione per il disegno? e quando hai realizzato che sarebbe stato il tuo futuro?

Inizialmente volevo fare l’entomologo, ma quando ho scoperto i fumetti a 7 anni, ho cambiato passione ( anche se ancora mi piacciono gli insetti). Ero cosi preso dal mondo del fumetto, ho iniziato a frequentare le convention e quando avevo 11 anni a pubblicare una fanzine Seth Tobocman. Fino ai 15 anni non ho disegnato molto e poi solo un po’ di più sul mio sketchbook. Alla fine del liceo mi sono reso conto che avevo delle potenzialità e che il fumetto era ancora una delle mia passioni, cosi mi sono deciso di fare seriamente e seguire quella rotta. 

Ho pensato di iniziare dall’inizio con l’animazione, mi sono trasferito a New York per questo, ma non è andata bene quindi sono tornato a disegnare. Sono andato alla scuola d’arte (Pratt institute) che mi ha aiutato a prendere il mio cammino futuro.

Quali sono gli autori che ti hanno ispirato?

Ce ne sono troppi! Da Jack Kirby a Robert Crumb, ma anche Robert Crumb. Steinberg, Charlie Chaplin, Picasso, George Grosz, John Steinbeck , Alfred Hitchcock e molti molti altri.

Se potessi scegliere un autore, presente o passato, con cui lavorare, quale sceglieresti?

Ho già scelto. Franz Kafka. Abbiamo appena finito un libro insieme, solo che non l’ho ancora avvisato 

Dove nasce la storia di Diario di New York?

Rappresenta i miei quarant’anni di vita a New York e il mio amore per quella meravigliosa città,nel bene o nel male 

In Italia, l’idea del fumetto è ancora legata a qualcosa di “infantile”, cosa pensi di questo modo di vedere il mondo del fumetto? 

Ho combattuto questa battaglia per tutta la mia vita. I fumetti hanno visto la guerra, ma qualcuno è più lento nel realizzarlo. I fumetti sono infantili se gli artisti scelgono che lo siano. Se un lettore non riconosce la differenza fra Garfield e Maus, peggio per loro.  All’università di Harward, insegno in un corso sulle graphic novels, quindi qualcuno riconosce che i fumetti sono un arte degna di nota . 

Nella tua vita hai avuto modo di viaggiare molto, a quale posto sei più legato? 

è una lista in continua espansione, ma Oaxaca, in Messico, è in cima alla mia lista. Lì ho vissuto 2 anni e trovato ispirazione per altrettanti libri. L’Indonesia è incredibile, cosi come Barcellona e Roma.

Quali sono i tuoi piani per il futuro? 

Ho da poco terminato Kafkaesque ( una collezione di 14 racconti di Kafka) e ora lavorerà su di una trasposizione di Cuore di tenebra. 
Quando posso combatto Donald Trump con i miei cartoon ( alcuni sono visibili sulla pagina del The New Yorker Magazine)

Per finire, cosa suggeriresti ad un giovane che vuole seguire il tuo percorso?

Segui la tua passione, ma prima identifica quale essa sia!! una volta sicuro lavoraci sopra e non sorprenderti dei fallimenti, non lasciare che ti fermino. Propongo le mie idee sui cartoon anche 5 giorni a settimana e molti vengono rifiutati. Se la cosa mi avesse fermato, avrei smesso tanto tempo fa. Se hai una vera passione i soldi non saranno ciò che ti guida e questo li aiuterà ad arrivare al successo.  Fare quello si ama è già un successo, anche se non porta alla fama.

Ringraziamo Peter Kuper  per il tempo che ha voluto dedicarci e gli auguriamo buona fortuna per i suoi prossimi lavori .

 

 

 

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD