L’opera di J.R.R. Tolkien, intesa come serie di pubblicazioni e non riferendoci esclusivamente a Il Signore degli Anelli, è stata la più acclamata raccolta di opere che hanno dato un punto di svolta e un significato diverso alla sociologia della sua epoca. La trilogia è stata acclamata e nominata l’opera letteraria del secolo, per il suo valore di sunto e innovazione di un genere che con Tolkien ha trovato un riscontro storico di tipo antropologico. Non sono segrete le fonti iconografiche a cui l’autore de La Compagnia dell’Anello si è rifatto per la costruzione dei personaggi – come nel caso di Rasputin per Grima Vermilinguo – e le metafore politiche sono sottintese e mai allusive. L’opera, del resto è rimasta nell’immaginario collettivo anche come un manifesto anti bolscevico, tra le altre cose, nonostante rappresenti un’esclusiva vittoria sul male assoluto, piuttosto che sul male ideologico.
La Compagnia dell’Anello
è stata oggetto di molteplici adattamenti nel corso degli anni, a partire dalla versione animata – summa narrativa di più eventi che sconfinano fino a metà de Le Due Torri, a causa della natura originale del cartone che voleva una seconda parte poi mai realizzata – e perfino i Beatles supposero una loro versione cinematografica, sotto la regia di niente di meno che Stanley Kubrick. Il destino volle poi, per fortuna o per sfortuna, che il progetto venne accantonato, fino alla realizzazione del primo capitolo della trilogia di Peter Jackson, uscito nel 2001.
Questa versione ha conservato l’anima visionaria e profondamente ideologica dell’opera letteraria, ma ha dovuto fare i conti col linguaggio cinematografico, limando alcuni passaggi, omettendone totalmente alcuni fino a doverne modificare delle parti, per rendere La Compagnia dell’Anello qualcosa di fruibile ma pur sempre tolkieniano. La famiglia Tolkien non si è mai espressa troppo a favore di questa manovra, ma nel complesso – e considerando la fanbase che la saga ha creato fino a The Hobbit – Peter Jackson ha reso onore sia all’autore che al cinema sperimentale. Di seguito analizzeremo alcune delle differenze principali tra il libro e il film, sia per far chiarezza, sia per fare un paragone oggettivo di due prodotti che hanno sì la stessa anima ma esigenze di linguaggio totalmente differenti.