The Boys: La recensione della prima stagione le nostre opinioni sulla serie di Amazon Prime video che ha sorpreso milioni di telespettatori

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Fin dal suo annuncio The Boys aveva attirato l’attenzione – e molte paure – dei fan della controparte a fumetti, ora la prima stagione dello show è arrivata su Amazon Prime Video e si è assestata come uno dei prodotti di punta dell’intera piattaforma.

La storia ci porta in un mondo dove i supereroi vivono in mezzo a noi, la loro presenza ha avuto un impatto forte sulla società, sono dotati di poteri straordinari che li rendono quasi delle divinità, sono inarrestabili per noi comuni mortali. The Boys però ci parla di un gruppo di antieroi, che hanno l’obbiettivo comune di contrastare i supereroi, mostrandoli per quello che sono, una minaccia.

Gli eroi dello show non sono nient’altro che una visione distorta e corrotta dei personaggi della Justice League, la serie  come il fumetto da cui prende spunto ha il marchio di Garth Ennis, è cruda e violenta, piena di perversioni sessuali e momenti anche grotteschi e splatter, da questo punto di vista non perde nulla nel suo passaggio da carta a piccolo schermo.

Negli ultimi anni il mondo dello spettacolo è stato fondamentalmente invaso dai supereroi, al punto che gli spettatori iniziano a non poterne più. Per questo ci vogliono prodotti che possano rientrare nella fascia dei cinecomic ma che possano allo stesso tempo offrire allo spettatore qualcosa di nuovo. The Boys è esattamente questo, è in grado di attirare sia i fan del fumetto, sia gli spettatori che non hanno voglia di vedere la stessa storia di eroi con il mantello svolazzante, ma qualcosa che per certi versi gli può ricordare Watchmen di Alan Moore

A fare la differenza in questo caso è il punto di vista completamente diverso che questo show ha del mondo supereroistico. Li troviamo in una posizione dominante rispetto a noi “normali” idolatrati come stelle del cinema,della musica o addirittura come santoni religiosi. Episodio dopo episodio però questa patina inizierà a incrinarsi lasciando trasparire la loro natura più umana, resa ancora più pericolosa dai loro poteri e da una mente spesso fragile. Una caduta dall’Olimpo decisamente fragorosa per queste divinità pagane auto-elette.

Nella serie troviamo situazioni leggermente diverse da quelle del fumetto originali, dettagli che sotto alcuni punti di vista ampliano a dismisura il raggio dello show, non più presa per i fondelli del mondo degli eroi da comics, ma anche di quello reale, l’esempio più semplice è la sotto-trama di Abisso – versione distorta di Aquaman – una sorta di rielaborazione del caso #metoo, ma è solo un esempio.

The boys funziona a 360°, ha un comparto grafico squisitamente violento e pop, una colonna sonora ricca e decisa e un livello di recitazione dove ogni attore sembra essere al 100% a suo agio con il personaggio- Karl Urban su tutti.

Se amate il genere The Boys è assolutamente imperdibile

 

 

 

Marcello Portolan

Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD