Il transumanesimo, quella teoria che vorrebbe in grado , in un futuro più o meno vicino, di fonderci interamente con la tecnologia, è da anni uno dei filoni a cui la fantascienza mondiale attinge per costruire le proprie trame.
In questo caso a prendere spunto è Jeffrey Nachmanoff , noto per la sua apocalisse in The Day After Tomorrow , che nel suo nuovo film Replicas prova a costruire un thriller sci-fi partendo da questo spunto ormai non molto originale – basti pensare a Transcendence con Johnny Depp– per mostrarci le implicazioni, soprattutto etiche, di questo possibile sviluppo per la razza umana.
Il neuroscienziato William Foster, nel disperato tentativo di far risorgere la famiglia appena scomparsa, recluta un collega per clonarne i membri, prendendo una decisione nefasta.
Il traino principale dell’interesse dello spettatore è il nome dell’attore protagonista: Keanu Reeves, non nuovo a immergersi in scenari fantascientifici come questo, ma forse non del tutto convinto dal progetto – rimasto in un limbo produttivo per ben 2 anni- al punto da offrire una prestazione “svogliata”
Nonostante tutto il possible approfondimento su temi etici e filosofici legati alla clonazione, alla morte o all’anima, Replicas sceglie la via dell’intrattenimento, diventando sotto praticamente tutti gli aspetti un film passatempo a basso budget, destinato ad essere consumato per poi passare dalla mente dello spettatore senza lasciare molte tracce. Un peccato perchè di argomenti da affrontare – con un piglio decisamente diverso – ce ne sarebbero stati molti. Sicuramente non aiuta la scelta di una CGI decisamente di scarso livello, ma fortunatamente poco utilizzata.
La sceneggiatura decide in maniera poco chiara di virare dallo sci-fi al thriller a base di cospirazioni, di fatto togliendo ossigeno e spazio a tutti gli ingredienti interessanti della prima parte del film, mettendo troppa carne sul fuoco per soli 90 min di scene.
La sensazione è che Replicas sia un titolo uscito con qualche annetto di ritardo rispetto alle sue tematiche, perdendo tutto il suo appeal sul pubblico, ora abituato a vedere e sentire quello di cui parla la trama . Il risultato finale è modesto, non brutto, solo privo del giusto mordente.
Il film è disponibile in Home Video in Italia grazie al lavoro di Koch Media