E’ inutile dire che il gameplay divulgato in rete che ritrae Conan O’Brien alle prese con DOOM 4 mi abbia davvero entusiasmato. Non tanto per DOOM 4, ma per Conan O’Brien. Diavolo! Chissenefrega dei videogames: io adoro il football americano, adoro il fitness, amo le barrette energetiche e le bibite gassate fluorescenti. Davvero: osservare Conan O’Brien giocare a Doom 4 mi ha entusiasmato.
Ma è ora di smettere di assumere droghe e di parlare davvero di ciò che vorrei parlarvi, ovvero di una piccola riflessione sul gameplay di DOOM 4 divulgato in rete. Perché se non l’avevate capito, quando ho scritto di adorare barrette energetiche e Conan O’Brien, vi stavo prendendo per il culo.
I trailer e i trailer gameplay sono molto importanti. Molti li sottovalutano e non prendono mai in considerazione ciò che fanno vedere, ma la visione di un corto promozionale permette a noi intelligenti (quindi a voi che ci seguite dato che siete intelligenti quanto noi di PJN), di comprendere a quali feautures di un progetto videoludico gli sviluppatori hanno dedicato più tempo e spazio. In un trailer non figureranno mai i difetti di un videogames, bensì tutti i suoi lati positivi facendo scorrere sul piccolo schermo di un Pc (o smartphone, o tablet o qualsiasi altro diavoleria per guardare video), fasi di gameplay che vanno ad esaltare la qualità di un gioco.
Ma se ho imparato qualcosa dai trailer, è che se compaiono poche fasi di gameplay rispetto alle fasi di montaggio cinematografico e adrenalinico, allora vuol dire che gli sviluppatori non vogliono assolutamente che tu osserva il gameplay prima di acquistarlo, in modo tale che potrai condannarli all’inferno dopo però aver acquistato il titolo a caro prezzo ingolosito dal trailer cinematografico.
Chissà mai quale serie videoludica utilizza esclusivamente trailer cinematografici per promuovere ogni nuovo capitolo
Il video in cui compare la star del Football americano e qualche giornalista di cui non ce ne frega nulla, fa immediatamente capire che ID Software non ha paura di mostrare un gameplay del quarto e iper-atteso capitolo di DOOM. La storica saga videoludica, la quale ha dato genesi al moderno concetto di sparatutto in prima persona, non riceveva un sequel ufficiale da oltre 13 anni, un lasso di tempo per cui abbiamo visto il mondo cambiare, nuove nazioni sorgere e un sacco di artisti morire.
Il gameplay proposto sottolinea uno stile di sviluppo ibrido, meno tenebroso rispetto al terzo capitolo, ignorante quanto il secondo, ma più raffinato rispetto il primo. Il motore grafico sembra fare il suo dovere, ma si intuisce subito che l’intera produzione si sbilancia completamente su un gameplay totalmente Old School che sembra fregarsene dell’opinione di chi vorrebbe un gioco moderno fatto di soldatini di strani paesi medio-orientali e bruscolini. Tuttavia, moderni effetti volumetrici sembrano impreziosire l’intera opera: perché l’occhio vuole comunque la sua parte.
Lo stile Gore che sembra permeare l’intero trailer gameplay, rimanda sicuramente indietro nel tempo, in un periodo storico in cui i videogames erano ironicamente più liberi di esprimere violenza e sangue in quantità e per certi versi questo nuovo DOOM sembra voler sfidare l’opinione pubblica. Certo è che le nuove animazioni con la motosega, storica arma della serie, sono davvero fantastiche e vederla in azione mentre fa a fette i nostri cari amici demoni è una goduria (almeno nel video). I livelli giocati fanno inoltre intuire una distribuzione spaziale migliore rispetto ai cunicoli di DOOM 3 e sarà molto probabile che ci ritroveremo a girare in grandi sale nell’attesa di sconfiggere tutti i mostri presenti per poi progredire nel livello.
I nemici presenti sembrano inoltre essere vari e pensati per dare la sensazione che siano brutti e cattivi, ma soprattutto pronti per per esplodere a suon di cartucce di fucile a pompa, ma è impossibile non notare le diverse animazioni di ogni nemico che in base al contesto sembrano adattarsi. Se così fosse, la grande varietà di nemici e situazioni non permetterebbe alla noia di acquisire terreno durante una sessione di gioco.
Un concetto di gameplay già declinato in alcune produzioni moderne, quali possano essere Mad Max, Batman: Arkham Asylum e in un certo senso Left 4 Dead.
Se tutto questo sarà confermato, il prossimo 13 Maggio ci troveremo davanti un capolavoro Old School da cui difficilmente riuscirò a staccarmi.
E voi? Quanto attendente il nuovo DOOM?