The Flash
ha visto nella terza stagione adattare alla serie un celebre arco narrattivo che sconvolse ai tempi la DC Comics, ovvero Flashpoint, anche se sul piccolo schermo abbiamo solo potuto assaporare una minima parte di quello che avrebbero potuto fare.
Stando alle recenti dichiarazioni di Grant Gustin (il Barry Allen della serie tv) che ha rilasciato a ComicBook, dovrebbe essere quasi sicuro che prima o poi tutto l’Arrowverse possano confluire nel crossover definitivo Crisi sulle Terre Infinite:
Non ne stiamo ancora discutendo davvero, ma Crisi sulle Terre Infinite è stata certamente menzionata ed è un nostro obiettivo. Ovviamente dovremo andare avanti, credo, per circa una decina d’anni per raggiungerlo, ma di sicuro c’é una possibilità. Sarà divertente arrivare lì.
Manca ancora molto prima di vedere le serie tv dell’Arrowverse impegnate in questo ipotetico immenso ed entusiasmante crossover, ma ci sembra doveroso spiegarvi cosa sappiamo di uno degli eventi più significativi di tutto l’universo DC Comics che in quel periodo sconvolse tutta la continuity.
Crisi sulle Terra Infinite è un crossover distribuito in 12 parti scritta e disegnata da Marv Wolfman (testi) e George Pérez (disegni), e venne pubblicata tra la fine del 1985 e l’inizio del 1986. Il principale scopo di questa saga era quello di mettere ordine alla continuity del multiverso della DC Comics che era diventato troppo frammentato e pieno zeppo di paradossi e di universi paralleli che si intrecciavano e rendevano quasi impossibile percepire il senso di coesione tra di essi.
Si decise quindi di creare una storia che avesse al suo interno tutti i principali personaggi DC Comics che negli ultimi cinquant’anni aveva calcato, chi più e chi meno, le pagine cartacee e che nel corso del tempo si erano inesorabilmente intrecciati senza che originariamente questo fosse realmente pianificato. Infatti il multiuniverso DC Comics era diventato davvero troppo complesso per gli autori ma soprattutto per i lettori, e quindi si decise per un drastico restauro e una prima semplificazione (si perchè, come i lettori di fumetti sanno bene, non sarebbe stata l’ultima).
La trama parte da una premessa, ovvero che all’alba della creazione, presero vita diversi universi paralleli e non solo uno, e quindi fin da subito si ebbe un Multiverso, con diverse realtà parallele e quindi, come è facile pensare, anche diverse Terre, diversi Krypton, e versioni alternative dei personaggi che noi conosciuamo. Per convenienza (dei lettori), ogni universo fu identificato con un numero, ovvero Terra 1, Terra 2, Terra 3 ecc.
All’inizio della saga, noi lettori, veniamo a conoscenza di una misteriosa minaccia che inizia a distruggere progressivamente i vari universi, uno ad uno, vaporizzandoli e cancellandoli dalla realtà, come se non fossero mai esistiti. Ad assistere, apparentemente inerme, alla distruzione degli universi e dei rispettivi miliardi di mondi in ognuno di essi, vi è la figura di Monitor, un osservatore multidimensionale, che però scopriamo ha un piano per interrompere questa distruzione.
Il Monitor recluta alcuni eroi provenienti da diversi universi, ovvero Psico-Pirata, Firebrand, Psimon, Blue Beetle, Solivar, Geo-Force, Firestorm, Killer Frost, Superman, Arion, Dottor Polaris, Obsidian, Cyborg, Aurora, Lanterna Verde (John Stewart) che per mezzo della sua misteriosa assistenza Harbinger, cercano di fermare la fine di tutto, messa in atto dall’Anti-Monitor, nato direttamente nell’universo di antimateria di Qward. Ovviamente questo primo piano fallisce e da qui inizia la Crisi.